Il Balletto di Roma riparte e lo fa con lo spirito d’intraprendenza che, da sempre, ne contraddistingue l’attività: con oltre mezzo secolo di storia già vissuta e altrettanta da scrivere, la struttura affida al proprio 60° anniversario il valore simbolico della “ripartenza”, ribaltando le incertezze che hanno travolto il settore dello spettacolo dal vivo in una possibile rinascita per tutti.
Interrotti nelle consuete modalità a causa dell’esplosione dell’emergenza Covid-19, i programmi del Balletto di Roma che avrebbero dovuto celebrare in questi mesi la storica fondazione del 1960 vengono riformulati per far fronte alle sfide del presente e per predisporre strumenti adeguati agli scenari futuri. Un “punto di svolta obbligata” a cui il Balletto di Roma ha scelto non semplicemente di “adeguarsi” ma di accogliere nei suoi possibili risvolti come stimolo alla riflessione e all’innovazione per gli artisti, gli operatori e il pubblico della danza.
I valori che guidano la ripartenza sono, da una parte, quelli che hanno segnato la nascita e la crescita della compagnia, ovvero la valorizzazione e la diffusione della danza italiana d’autore, così come, più di recente, la promozione dell’attività di ricerca coreografica e lo scambio di buone pratiche a livello europeo; dall’altra, gli input e le ineludibili questioni sulla “nuova contemporaneità”.
Nell’immediato, il Balletto di Roma conferma i programmi e le attività che lo vedono impegnato sui fronti della formazione e della produzione.
Per quanto riguarda la Compagnia, in attesa del possibile rientro in sala per la regolare ripresa degli allenamenti, si annuncia la riprogrammazione a novembre e dicembre del tour internazionale, in Cina e in Brasile, di Giulietta e Romeo di Fabrizio Monteverde.
Con lo storico riallestimento del 2002 (debutto originale al Teatro Carlo Felice di Genova, 1989), osannato dalla critica e dal pubblico con oltre 300 repliche e più di 200.000 spettatori, il Balletto di Roma torna in Cina dopo i successi nel 2011 ripresentando uno degli spettacoli di danza più visti in Italia, simbolo della qualità artistica della compagnia nel mondo.
Già attiva dai primi giorni di aprile con i programmi di formazione a distanza, la Scuola Online del Balletto di Roma ha continuato a fornire agli oltre 300 allievi un’innovativa modalità didattica a favore della continuità di allenamento ed educazione teorico-pratica. Un modo per continuare a danzare “da casa”, ma anche per predisporre il corpo in vista della riapertura del prossimo 3 giugno 2020.
Nell’“anno zero” di una nuova storia, il Balletto di Roma riparte dalle solide fondamenta del proprio passato e avvia una riscrittura delle proprie attività, sempre attente e allineate all’evolversi della situazione sanitaria globale.
“La Scuola è l’immagine della speranza che guida oggi le nostre idee e iniziative, nella convinzione che proprio dalle nuove generazioni la danza debba ripartire, con ancora più forza e spirito di ricostruzione – sottolinea Luciano Carratoni, general manager del Balletto di Roma – Siamo di fronte ad una situazione epocale, tutta l’umanità riparte in un certo senso da adesso. Il fatto che questo coincida con il 60° anniversario del Balletto di Roma ci impone una profonda riflessione sulla nostra storia e sul nostro futuro, sospesi ma non immobili tra un “prima” e un “dopo” emergenza. La ripresa in questo senso è per noi già iniziata, fondata non tanto sulla concreta ripresa di uno spettacolo, quanto sulla riformulazione del nostro lavoro e delle prospettive della danza in generale. Quello che ci auguriamo nel breve termine è intanto il ritorno ad una graduale “nuova normalità”, dalla quale poter ripartire e continuare nel tempo a realizzare i nostri programmi secondo le condizioni che ci troveremo di fronte.”
Nell’immagine in alto, Giulietta e Romeo, coreografia di Fabrizio Monteverde – Produzione Balletto di Roma – Foto Matteo Carratoni.
Balletto di Roma
Direzione generale Luciano Carratoni
Direzione artistica Francesca Magnini
Piazza San Giovanni Battista de La Salle, 3/5 – Roma