“Nell’affrontare le conseguenze dell’emergenza epidemiologica nel settore della cultura, abbiamo innanzitutto allargato alle imprese e alle istituzioni culturali una serie di misure di natura generale, come gli ammortizzatori sociali e le dilazioni dei pagamenti”. Così ha esordito il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, intervenendo oggi in audizione da remoto alla Commissione Istruzione del Senato per illustrare i provvedimenti finora adottati dal Governo per sostenere il mondo della cultura e dello spettacolo.
Nel suo intervento il ministro ha ripercorso tutte le misure prese nei decreti Cura Italia e Rilancio, dall’estensione ai diversi settori dell’industria creativa e delle istituzioni culturali di misure generali quali il sostegno al reddito e la sospensione dei pagamenti alle misure specifiche, come l’utilizzo delle risorse derivanti dai diritti per copia privata a favore di quegli autori, artisti, esecutori, musicisti con un reddito inferiore ai 20.000 euro, l’anticipo delle risorse del FUS, le deroghe per l’assegnazione del tax credit cinema e i diversi fondi di emergenza.
“Abbiamo istituito un fondo di emergenza per il cinema e lo spettacolo – ha dichiarato al riguardo il Ministro – partito con 130 milioni e arrivato a 245 milioni con il Decreto Rilancio, per il cui utilizzo abbiamo emanato decreti attuativi per 145 milioni. Di questi, 20 milioni per gli operatori del teatro, della danza, della musica, i circhi non finanziati dal Fus. In questo modo copriamo diverse centinaia di piccole compagnie che non avevano accesso al Fus. Sono state fatte tante domande e stiamo ragionando se allargare di circa altri 7 milioni per soddisfare tutte le domande ricevute per i contributi extra Fus”.
“Abbiamo emanato un decreto per 5 milioni per lo spettacolo viaggiante, completamente bloccato – ha aggiunto inoltre il Ministro – e anche in questo caso c’è la possibilità di allargare questo contributo perché le domande sono tante e la situazione è oggettivamente disastrosa. Abbiamo fatto un altro decreto di 20 milioni, che potrà crescere se passerà un emendamento in Parlamento che utilizza risorse finalizzate alle sale cinematografiche. Il bando è aperto, vediamo quante domande arriveranno ma l’idea è di aiutare i cinema. Poi abbiamo fatto provvedimento per 100 milioni di euro che va a integrare il tax credit cinema. Infine – ha detto poi Franceschini – stiamo lavorando per un provvedimento per i teatri privati che non ricevono contributi dal Fus, poi vedremo via via perché una parte di risorse vorremmo non utilizzarla in questa prima fase perché potrebbe essere necessario utilizzarle per coprire lavoratori non coperti”.
“Il fondo emergenza imprese e istituzioni culturali – ha proseguito il Ministro – ammonta a 210 milioni nel 2020. Sono stati già fatti decreti per 40 milioni, di cui 10 milioni per incrementare il tax credit librerie, e abbiamo scelto tra le varie opzioni per dare liquidità alla filiera del libro quella più veloce. Abbiamo già emanato un decreto di 30 milioni di euro per l’acquisto di libri da parte di biblioteche dello Stato, enti territoriali e istituti culturali entro un termine ravvicinato. Questo consentirà di aiutare tutta la filiera. Dovranno comprare almeno il 70% in almeno 3 librerie del territorio quindi si sostengono le librerie, le case editrici, i distributori, i grossisti e gli autori, aumentando il patrimonio librario pubblico”.
“E previsto un fondo di 100 milioni di euro per i musei dello Stato – ha aggiunto Franceschini – che hanno visto la totale scomparsa della bigliettazione. Stiamo individuando i criteri, rapportati alla perdita di incassi dalla bigliettazione, per sostenere i musei non statali, privati o di natura privatistica, in relazione ai mancati introiti. Inoltre ci stiamo confrontando per mostre, fiere, congressi, concerti, tuttora bloccati e lo saranno ancora per qualche tempo. Abbiamo previsto un fondo strategico per la cultura insieme a Cassa Depositi e Prestiti per sostenere le azioni di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale che coinvolgano i privati, mentre è stato esteso l’Art Bonus a molte realtà dello spettacolo finora escluse.
“Sono previsti 10 milioni – ha detto ancora il Ministro – per la nascita di una piattaforma della cultura con Cassa depositi e prestiti, e speriamo Rai, quella che è stata chiamata ‘Netflix’ della cultura, per offrire la possibilità di accesso a pagamento online a tutta la produzione culturale italiana sia nella fase transitoria, quando le sale potranno ospitare meno persone, sia in prospettiva per affiancarla all’offerta tradizionale dello spettacolo dal vivo, che va difesa in tutti i modi, come veicolo di promozione dell’offerta culturale italiana”.
“Si tratta di una serie di misure significative – ha concluso il Ministro – che tengono conto delle diversità nella ripresa delle differenti realtà del mondo della cultura. E di questo dovremo tener conto anche per tutti gli interventi futuri”.