Venerdì 26 giugno 2020, in doppia replica (ore 18.30 e ore 21.00), presso la Sala Bianca del Teatro Sociale di Como, che, per seguire tutte le normative in vigore, avrà una capacità ridotta (meno di 70 posti rigorosamente contingentati per ogni replica), avrà luogo un concerto straordinario: Dunque, dove eravamo rimasti? Con Davide Alogna, violino e Costantino Catena, pianoforte, una prima riapertura del Teatro Sociale di Como ed il ritorno ad una vita di spettacolo e musica, dopo i mesi di quarantena, dettati dalle norme di contenimento virus, Covid-19.
Dunque, dove eravamo rimasti? Una frase divenuta celebre nella recente storia d’Italia… A simboleggiare oggi la voglia di tutti noi di ricominciare, riaprendo i battenti del Teatro Sociale di Como in occasione di un concerto realizzato in collaborazione tra la Società Palchettisti del Teatro Sociale di Como e il Teatro Sociale di Como / AsLiCo.
Il programma musicale si estende da Wolfgang Amadeus Mozart (con la Sonata per violino e pianoforte n. 21 in mi minore, K 304 del 1778) ad Ermanno Wolf-Ferrari (con la Sonata n. 1 per violino e pianoforte in sol minore, op.1 del 1895), passando attraverso Ludwig van Beethoven, di cui si celebrano quest’anno i 250 anni dalla nascita, (con la Sonata per violino e pianoforte n. 1 in re maggiore, op. 12 n. 1 del 1797/98) e Pëtr Il’ic Cajkovskij (con il Valse sentimentale, op. 51 n. 6), un viaggio nel tempo, da fine ‘700 a quasi inizio ‘900, che descrive attraverso tre sonate ed il Valse sentimentale, il dialogo tra violino e pianoforte e attraversa, in due secoli, un itinerario studiato per un’apertura non solo simbolica.
“L’idea di questo concerto” afferma Claudio Bocchietti, Presidente della Società Palchettisti del Teatro Sociale di Como “è nata durante la fase di lockdown e da settimane è stata coltivata e verificata con il preciso intento che la musica a Como potesse ripartire da uno dei luoghi della città più amati: il Teatro Sociale. E potesse ripartire con la collaborazione fra la Società Palchettisti e AsLiCo, affinché le due istituzioni, congiuntamente, potessero annunciare un programma e riaprire insieme i battenti al pubblico. Nasce così Dunque, dove eravamo rimasti?
Davide Alogna è gloria comasca, un volto a tutti noi noto, già in programma nella stagione 2019/2020 del Teatro Sociale, annunciata circa un anno fa, nel giugno 2019, un appuntamento che tutti noi attendevamo. Como ritorna a fare musica, in Teatro, con un musicista del territorio, che fin da subito ha aderito, fornendo senza riserve la sua disponibilità.
Si tratta di un primo segnale che la musica e la cultura rispondono ad una chiamata, e, se pur con tutte le rigide prescrizioni fornite, si potrà ricominciare a fruire di musica dal vivo, ed i nostri luoghi del cuore potranno ritornare ad essere frequentati e vissuti dalla nostra città e da chi la visita.”
“Era venerdì 21 febbraio 2020; si teneva in quella sera l’ultimo spettacolo andato in scena prima della chiusura dei Teatri per Covid – 19, opera crime a cura di Enrico Melozzi, un progetto innovativo all’interno del programma Opera education” afferma Giovanni Vegeto, Direttore Generale Teatro Sociale di Como / AsLiCo “Erano presenti sovrintendenti e direttori artistici d’Europa, l’indomani impegnati a scegliere il team creativo per il progetto opera domani 2021: Cenerentola. Il giorno dopo spiegavamo ai nostri spettatori e ai nostri dipendenti che avremmo chiuso fino ad una data difficile da pronosticare. Sono passati quattro mesi, in cui non abbiamo mai smesso di rispondere al telefono e in cui abbiamo cercato di mantenere vivo e costante il rapporto con artisti e spettatori. Ora annunciamo un concerto voluto con la Società dei Palchettisti, in Sala Bianca, in doppia replica, in data 26 giugno, con il violinista Davide Alogna ed il pianista Costantino Catena. Nelle 48 ore a seguire, inaugureremo un’edizione speciale di un Festival Como Città della Musica, tra i primi festival a riprendere in Italia ed in Europa, per dare un segnale altrettanto forte sul territorio e far risuonare di musica altri luoghi, in cui siamo da sempre abituati a portare note ed emozioni.”
“La musica per un musicista è un moto perpetuo, qualcosa che non si ferma mai” afferma Davide Alogna, violinista “neppure in tempi imprevedibili ed inaspettati come questo. Sono passati già tre mesi dal mio ultimo concerto ‘in carne, ossa e legno (il mio violino) ’, dall’ultima esperienza con tutti i sensi accesi, ma, nonostante ciò, non ho mai smesso per un solo istante di fare musica. Né con la testa, né con il cuore.
Prima di tutto, perché suonare è per me non è solo una professione, ma un bisogno, una necessità dell’anima. E questa mia esigenza coincide con quella collettiva di rompere il silenzio e l’isolamento forzati di questi mesi.
Era già previsto un mio concerto in Teatro il 28 marzo, Per Elisa, per festeggiare il 250° anniversario dalla nascita di Ludwig van Beethoven, con due colleghi, Giuseppe Greco e Violante Placido. Tornerò quindi con grande gioia nella mia Como, a riportare un po’ di musica, tenendo a battesimo il primo evento post-Covid della città. Dunque, dove eravamo rimasti?”