“Questo progetto nasce dalle mie riflessioni come madre, come osservatrice dello sviluppo dei miei figli, dei loro problemi, conflitti, relazioni. Il libro, in particolare, è il risultato della mia ricerca di risposte al comportamento che a poco a poco le ragazze adottano quando crescono”. Così, in una recente intervista, l’autrice e illustratrice sivigliana Raquel Díaz Reguera presenta “Libere di volare”, la storia di tre ragazzine che inseguono i propri sogni. Adriana vuole diventare una pilota, Giulia da grande farà la scrittrice, l’aspirazione di Martina è essere una violinista. Sui loro desideri si combatte però un’aspra battaglia: ad aiutarle c’è il Signor Sevuoipuoi, le cui “ali aiutano ad alzarsi in volo”, mentre a bloccarle a terra, riempiendo i loro zaini, tasche e scarpe di sassi neri, è una banda capitanata da Noncelafarai. Sulle bambine si abbatte un’ondata di pregiudizi: bisogna essere alte e magre, “carine e perfettine”, e comunque – gli ripete il losco figuro Valipoco – si verrà considerati sempre meno dei maschi.
A pubblicare il picture book è Giralangolo, marchio editoriale (fondato nel 2007) della Edt. La casa editrice torinese, oltre alle notissime guide di viaggi Lonely Planet e Marco Polo, pubblica appunto anche libri “per bambini e ragazzi – spiega la direttrice editoriale Luisella Arzani – che in modo spiritoso, ironico, avventuroso, parlano di amicizia, solidarietà, accoglienza, conoscenza di altri paesi e culture, rispetto per la natura e per l’ambiente”. Più di 230 titoli, con un produzione media annuale di 15 novità (di autori sia italiani sia stranieri), divisi in numerose collane, che spaziano dagli albi illustrati (rivolti a bambini dai tre agli otto anni) ai romanzi per gli “young adults”.
Proposte originali come la collana LeMilleunaMappa (vincitrice nel 2012 del Premio Andersen come miglior progetto editoriale “in felice equilibrio fra narrazione e divulgazione”), quelle dedicate al difensore dei diritti dei bambini Léon o alle storie di Milly e Molly (tradotte in 30 lingue), quest’ultime centrate sull’accettazione delle differenze e sullo sviluppo della società multiculturale. L’ultima nata (del 2014) è Sottosopra, una “collana di libri illustrati – riprende Arzani – orientati al principio dell’identità di genere e all’interscambiabilità dei ruoli maschili e femminili, con la volontà di evitare gli stereotipi”. I protagonisti della collana sono “liberi di agire, pensare e comportarsi senza vincoli legati al proprio sesso biologico”, conclude Arzani, rimarcando che si propone “un’alternativa rappresentazione della vita familiare e sociale, ma anche affettiva, all’interno della quale non faranno più scalpore un bambino che gioca con una bambola o una principessa che salva il principe”
A ben rappresentare questa collana è appunto “Libere di volare” di Raquel Díaz Reguera. “Ho voluto mostrare – riprende l’autrice – fino a che punto la società nelle cose semplici e quotidiane, nei dettagli che abbiamo interiorizzato e cui ci siamo abituati senza metterli in discussione, trascura le ragazze e minimizza le loro capacità”. Torniamo alla storia: la banda di Noncelafarai sembra avere la meglio, stereotipi e discriminazione scoraggiano Adriana, Giulia e Martina che si ritrovano tristi e incupite su una panchina. Ma ecco che, arrampicata a un albero del cortile, appare Violetta: ha un anno di meno, è “allegra e coraggiosa, come loro prima che la banda di Noncelafarai entrasse in azione” e grida al mondo che “da grande diventerà marziana”. Un desiderio assurdo, visto che non proviene da Marte, ma Violetta è irriducibile: “non importa, lo voglio e ci riuscirò” ripete alle nuove amiche. Che iniziano a seguirla, a giocare con lei, ritrovando quel coraggio e quella fiducia in se stesse che avevano perduto.
La seconda proposta della Giralangolo è un albo illustrato davvero unico e originale: “Il cuore smemorato” della ravennate (ma torinese d’adozione) Valentina Gazzoni. “Il libro – spiega l’autrice – racconta di un cuore che si dimentica di esserlo, ma inizia a trasformarsi in mille personaggi immaginari che viaggiano, si muovono, si trasformano e scompongono in un continuo divenire per realizzare mille fantasie”. Il picture book nasce dall’esperienza diretta dei laboratori che l’autrice tiene da anni con i bambini (in genere d’età compresa tra cinque e dieci). Attraverso filastrocche e calembour, Gazzoni mostra come “la scomposizione di un cuore non è un cuore infranto ma l’inizio di nuove avventure”. Un cuore rosso, tagliato in pezzetti con una forbice, perde la sua forma e si ricompone in una zampa o in un fiore, una farfalla o una barchetta, un uccellino, un quadrifoglio, un topino o una balena.
“Il cuore è uno dei soggetti più disegnati dai bambini e dalle bambine, ma sempre più spesso si tratta di una forma stereotipo, a volte tracciata per compiacere l’adulto, evitando di mettersi in gioco con la creatività”, argomenta l’autrice, evidenziando che in questo caso “il cuore diventa simbolo di insicurezza, paura del giudizio e blocco della fantasia”. Ecco, allora, che il cuore, affinché “torni a essere quel meraviglioso contenitore di sentimenti, emozioni, sogni e creatività, bisogna che sia pronto a trasformarsi in altro”. Una trasformazione che i bambini possono realizzare davvero. Come in un laboratorio, infatti, alla fine del libro sono allegate due pagine con forme fustellate di cuori e mezzi cuori, staccabili e componibili in vario modo, come in un tangram, per dare giocosamente inizio a nuove avventure.
L’ultimo volume che caldamente consigliamo ai giovani lettrici e lettori è un piccolo gioiello: l’Atlante delle avventure e dei viaggi per terra e per mare. Un picture book di grande formato, organizzato come un “classico” atlante geografico, quindi diviso per continenti e con approfondimenti su zone specifiche. Dalla Siberia alla Scozia, dalle Montagne Rocciose alla Malesia, dall’Antartide al Sudan: ogni parte del mondo è descritta con brevi stralci delle opere di Emilio Salgari. “L’albo illustrato nasce con l’idea di restituire la fascinazione per il viaggio, per la dimensione dell’esplorazione verso luoghi lontani del grande scrittore veronese, amatissimo da molte generazioni”, spiega l’autore Anselmo Roveda (giornalista, scrittore, docente): “Salgari, in realtà, fu un viaggiatore fermo. Tutte le sue narrazioni nascono dalla sua fantasia e dalla documentazione puntuale di chi quei viaggi li aveva compiuti davvero”.
L’Atlante si concentra soprattutto sui paesaggi che Salgari, nelle sue oltre duecento opere, descrive minuziosamente. Pianure “calcinate dagli ardenti raggi del sole equatoriale”, foreste di radici e liane, miniere di carbone, boschi di cedri colossali, campi di ghiaccio “scintillanti ai sanguigni riflessi dell’aurora boreale”: scenari resi splendidamente dalle tavole intense e pittoriche di Marco Paci, che richiamano le illustrazioni d’antan dei romanzi e racconti di Salgari. Concludono il volume un approfondimento specifico sui fari d’Europa e le regole e i consigli del Circolo dei viaggiatori e degli esploratori, immaginando “che le lettrici e i lettori – conclude Roveda – possano accogliere questa visione ideale dell’avventura che è stata di Emilio Salgari”.