Il Teatro Comunale Città di Vicenza torna, finalmente, ad essere abitato e così, dopo la riapertura ufficiale del 15 giugno riaprirà i suoi spazi per un’interessante residenza artistica di prosa che vede protagonisti l’attore vicentino Matteo Cremon in collaborazione con Valentina Brusaferro (regista) Stefano Piermatteo (progetto scenografico), Andrea Santini (artista audiovisivo, ricercatore del suono e musicista) e con il sostegno dell’Associazione culturale NIM-Neuroni In Movimento.
La nuova esperienza teatrale, la prima dopo la chiusura forzata delle attività di spettacolo, fa parte del progetto triennale “We Art 3”, un percorso multidisciplinare di teatro, circo e danza dedicato alle residenze artistiche della Fondazione Teatro Comunale di Vicenza che prevede, oltre al periodo di permanenza degli artisti ospitati (a cui è data la possibilità di sviluppare una creazione, dall’ideazione fino alla proposta al pubblico, anche se in forma di work in progress), le restituzioni finali (sharing), le call per gli artisti del territorio (chiamati a partecipare come interpreti) e gli incontri di audience development (i momenti di avvicinamento per gli spettatori attraverso incontri con gli autori e la “restituzione” formativa ed emozionale dell’esperienza con strumenti di comunicazione dedicati) oltre al tutoraggio, realizzato da addetti ai lavori, per fornire agli artisti un confronto diretto con professionisti del settore e un supporto concreto al loro processo creativo.
La residenza artistica di prosa di Matteo Cremon e Valentina Brusaferro al Comunale si articolerà in 15 giorni di lavoro, in programma da martedì 16 a martedì 30 giugno 2020, per concludersi con una restituzione al pubblico, prevista al Ridotto, martedì 30 giugno alle 20.45; i posti sono limitati a 50 (anziché i 380 di cui è dotata la Sala), l’ingresso è gratuito, ma è indispensabile la prenotazione su Google Form https://bit.ly/3eMHZjn. Per i linguaggi proposti e i temi trattati la partecipazione all’evento è consigliata ad un pubblico adulto. Le porte del Comunale saranno dunque riaperte rispettando tutte le misure precauzionali previste dalla normativa anti Covid, in termini di dispositivi di protezione individuale, sanificazione e distanziamento fisico (tra gli attori, tra i lavoratori del dietro le quinte, ed il pubblico), e il Teatro riprenderà le sue funzioni di luogo di riferimento culturale e sociale, dove gli spettacoli, anche se in forma embrionale come di fatto è la restituzione di una residenza artistica, gli spettatori e gli artisti si riappropriano della loro sede naturale.
Il tema della residenza sarà l’analisi drammaturgica del monologo dello scrittore Vitaliano Trevisan “Oscillazioni” condotta da Matteo Cremon con Valentina Brusaferro, per giungere alla costruzione “possibile” del personaggio e alle diverse ipotesi di messa in scena; nello studio teatrale si inseriranno i contributi di Stefano Piermatteo, esperto nell’elaborazione di contenuti multimediali e illuminotecnici, che analizzerà lo spazio scenico in relazione all’interpretazione del testo. Alla pratica attoriale e allo sviluppo di sistemi interattivi per la messa in scena, centrata sulla figura di un uomo che traccia un bilancio della sua esperienza di marito e padre in un’oscillazione di significati che non può fermare, si affiancherà un percorso di analisi, visione e restituzione del processo creativo, realizzato in collaborazione con *Astra*nauti del Teatro Astra di Vicenza, un gruppo di spettatori appassionati e incuriositi dal teatro che affianca La Piccionaia nel monitoraggio del talento emergente. Gli incontri in videoconferenza su Google Meet sono previsti il 26 giugno e il 1° luglio, condotti da Silvia Sette e Sergio Meggiolan. Oltre al percorso di audience development, è previsto un tutoraggio a cura di Annalisa Carrara (consulente per la prosa del TCVI), Sergio Meggiolan (programmatore e progettista culturale de La Piccionaia) e Andrea Porcheddu (critico teatrale, giornalista, docente di metodologia della critica dello spettaco-
lo all’Università La Sapienza di Roma); sempre collegato alla residenza è in programma a fine anno al TCVI un laboratorio per 10 attori, selezionati tramite una call, condotto da Matteo Cremon e Valentina Brusaferro.
Il progetto delle residenze del TCVI, nato sul modello delle grandi residenze nazionali ed internazionali, offre a diversi artisti e compagnie l’opportunità di sperimentare il proprio percorso creativo in uno spazio particolarmente qualificato (il Teatro Comunale Città di Vicenza), fornendo reale accoglienza (sia per quanto riguarda i luoghi deputati sia per le competenze del personale dedicato), promuovendo in modo interattivo la relazione fra artisti, luoghi e spettatori.
Le residenze artistiche del Teatro Comunale di Vicenza, riconosciute a livello nazionale per il loro valore, sono finanziate dalla Regione del Veneto e dal Mibact (con Fondi FUS) e sono frequentate da artisti sempre più conosciuti; lo scorso anno Matthias Martelli ha realizzato proprio nell’ambito delle residenze del TCVI (con restituzione pubblica alla Sala Calendoli del Teatro Civico di Schio) una parte del suo Mistero Buffo – edizione per i 50 anni, regia di Eugenio Allegri, diventato spettacolo cult della stagione artistica 2019.
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Matteo Cremon è attore di teatro e di cinema; dopo essersi diplomato nel 2005 alla scuola del Teatro Stabile di Genova, ha partecipato ad allestimenti teatrali con i registi e autori come Toni Servillo, Cristina Pezzoli, Serena Sinigaglia, Annalaura Messeri, Filippo Dini, Vitaliano Trevisan. In ambito cinematografico-televisivo è stato diretto da Daniele Costantini e Donatella Maiorca, Riccardo Donna, Gabriele Jacovone, Andrea Porporati. È fondatore dello “Spazio Culturale Compos” a Prato con Cristina Pezzoli e Letizia Russo e della compagnia Nim. Ha collaborato con La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale e con Dedalo Furioso.
Valentina Brusaferro è attrice, autrice e regista vicentina. La sua formazione artistica comincia sul palcoscenico, dove inizia giovanissima con La Piccionaia-Centro di produzione teatrale. Studia poi con Mamadou Dioume, Yoshi Oida, Marco Baliani, Cristina Pezzoli, Carlos Alsina, Cesar Brie, Michele Abbondanza, Antonella Bertoni (teatro danza), Antonella Cirigliano (teatro sensoriale). Viene diretta dai registi quali Cristina Pezzoli, Giorgio Fabbris, Mohamed Driss, Carlos Alsina, Michele De Vita Conti, Laura Curino, Antonella Cirigliano. Dal 2009 al 2015 ha collaborato con “Spazio Compost” diretto da Cristina Pezzoli e Letizia Russo.