“Attraverso il lavoro dell’artista, lo spazio rimane vitale, parla di sé e delle persone che lo fanno rivivere; così anche il teatro viene messo in luce, nella sua momentanea solitudine, come luogo architettonico di collettività, che si trova oggi svuotato e ha necessità di rideterminarsi”. Con queste parole la coreografa, e ideatrice del progetto, Caterina Mochi Sismondi presenta Solo in Teatro, il primo programma della Fondazione Cirko Vertigo per la nuova Stagione teatrale 2020/2021. Si tratta di un progetto inedito: un laboratorio pensato per e con gli artisti per dare risalto, allo stesso tempo, al corpo del performer e al corpo del teatro, attraverso un’esperienza nuova, fruibile di persona ma anche da casa via streaming, capace di far emergere storie di vita professionali di ciascun artista. Il desiderio è quello di ampliare la fruizione della cultura e dello spettacolo dal vivo, per riportare con più forza – fisicamente e virtualmente – gli spettatori negli spazi del teatro attraverso l’esperienza degli artisti. “Attraverso questa esperienza vogliamo restituire agli artisti e al pubblico tutti gli aspetti di cui sono stati privati – spiega il direttore di Cirko Vertigo, Paolo Stratta – Gli artisti potranno certamente portare in scena il loro lavoro, qualunque sia il contesto esterno, e il pubblico potrà fruire di elementi ulteriori che nella visione tradizionale in teatro non sono accessibili, come il dietro le quinte, la biografia dell’artista raccontata in esclusiva ed altri momenti di intimità e condivisione”.
Agli artisti coinvolti verrà chiesto di presentare una creazione di venti/trenta minuti di un proprio Solo (estratto di lavori precedenti o di una nuova creazione), come manifesto di un’azione performativa e di ricerca che si vuole realizzare davvero solo in Teatro.
Per ogni artista verrà organizzata una residenza di sei giorni consecutivi, insieme ad uno staff tecnico (interno, fonica e luci) di supporto alla creazione.
Con la collaborazione anche di un fotografo e di un operatore video, verranno realizzati materiali di diverse tipologie proprio sul percorso: la presentazione dei contributi video, con immagini del “dietro le quinte” e di interviste, trasmessi poi in streaming prima dello spettacolo in Solo, attraverso un attento lavoro di regia e montaggio delle riprese.
Gli spazi del Teatro Café Müller di Torino si trasformeranno quindi in una sorta di “set cinematografico”, una piattaforma di collaborazione e dialogo tra organizzazione, direzione e staff del teatro e performer, avendo cura di lasciare all’artista il suo spazio e il suo silenzio, per potersi esprimere liberamente, sperimentare e fare esperienza delle necessità dettate dalla situazione contingente nel relazionarsi al proprio di creazione e prove per lo spettacolo. I materiali realizzati durante la residenza avranno come risultato finale una sorta di monografia, tra lo spettacolo dal vivo e il docufilm, che svela al pubblico aspetti inediti della professione dell’artista, creando anche un filo diretto con lo spettatore da casa.
“Il Café Müller apre così le porte per accompagnare l’artista al suo interno, per dar valore e mettere in risalto il corpo del performer e il corpo del teatro – racconta Caterina Mochi Sismondi, direttrice artistica del teatro – attraverso un’esperienza viva e con il contributo e il supporto anche delle immagini di residenza e delle interviste, col fine esperienziale di far emergere storie di vita professionali, espressioni del momento e un personale sguardo al futuro di ciascun artista. Così vivere l’esperienza unica del teatro, tra la scena e il dietro le quinte e portati per mano dall’artista”. La durata complessiva della serata trasmessa sarà in totale di cinquanta minuti.
“La Regione Piemonte nel sostenere la Fondazione Cirko Vertigo che riparte con la nuova Stagione teatrale 2021, evidenzia come questo progetto inedito, pensato per e con gli artisti, e capace di far emergere storie di vita professionali di ciascun artista, abbia come obiettivo soprattutto il comparto dello spettacolo dal vivo, attraverso investimenti che garantiscano il lavoro dei professionisti, aprendosi nello stesso tempo a nuovi e ampi orizzonti”, spiega Vittoria Poggio, assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio della Regione Piemonte.
Appoggio all’iniziativa arriva anche dall’assessore alla Cultura della città di Torino, Francesca Leon, che afferma: “Solo in Teatro è una stagione multidisciplinare innovativa, l’omaggio dell’artista Caterina Mochi Sismondi a un piccolo prezioso teatro e a tutti i professionisti che lo abitano, la risposta coraggiosa a questa epoca incerta; una iniziativa nella quale si percepisce chiaramente l’attitudine tenace del popolo degli artisti, capaci, perché temprati dalla loro storia, di sfidare le difficoltà della vita, per portare al mondo il proprio messaggio poetico. Un’azione positiva, che si prefigge di donare alla Città, oltre a prodotti teatrali di qualità, ottimismo e leggerezza. A teatro, questa magia è possibile”.
Solo in Teatro è un format a impatto zero: il progetto rispetta gli obiettivi dell’agenda 2030, difende l’autenticità della creazione, portando anche nelle case degli spettatori – grazie ad arte e tecnologia – un prodotto culturale inedito, garantendo ai professionisti coinvolti di non dover annullare il periodo di lavoro e i giorni di presentazione.
Per questo Solo in Teatro è un progetto creativo di sostegno agli artisti, allo staff di un teatro e alla vitalità di una Stagione, per esprimere non soltanto la necessità legata alla situazione contingente di lavorare da soli, ma anche per dare voce ad espressioni artistiche che possono essere realizzate tecnicamente solo in un teatro. Il progetto ha anche e soprattutto uno sguardo attento allo scambio creativo tra realtà differenti – aprendo un dialogo virtuoso tra le compagnie, le creazioni e il pubblico – che, attraverso questa esperienza, possono individuare nuove forme di progettualità per il futuro con il teatro, con la città di Torino e con il territorio, attraverso l’esperienza della danza, del teatro, della musica e del circo contemporaneo. Le compagnie invitate avranno inoltre momenti di incontro e confronto tra gli artisti coinvolti e con il pubblico a distanza, attraverso collegamenti sui nostri canali e con l’intervento di alcuni critici e giornalisti.
Nel caso in cui le misure di contenimento dell’epidemia dovessero protrarsi, il progetto è studiato per evolvere in una vera e propria “stagione digitale”, che rimarrà comunque fruibile a distanza anche al termine dell’emergenza sanitaria. Se invece la situazione dovesse rientrare, portando nuovamente e finalmente il pubblico in sala, gli artisti selezionati rimarranno comunque all’interno della Stagione Teatrale 2020-21.
Il progetto Solo in Teatro è ideato da Caterina Mochi Sismondi. Regista, coreografa e performer diplomata alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, è insegnante del Metodo Feldenkrais e lavora in teatro con attori, danzatori e circensi, sviluppando una propria ricerca autoriale e un proprio percorso di approfondimento su creazione e movimento. Oggi con la sua compagnia blucinQue è residente al Teatro Café Muller di Torino di cui è direttrice artistica, in collaborazione con Paolo Stratta e la Fondazione Cirko Vertigo, di cui è cofondatrice.
“La forza dell’arte risiede nel suo ruolo di testimone, spesso precursore del tempo, e nella sua continua capacità di reinventarsi: la nuova stagione teatrale della Fondazione Cirko Vertigo, che vede ancora una volta il convinto sostegno di Fondazione CRT, sarà inedita, innovativa e a impatto zero – afferma il Presidente di Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Grazie al connubio di arte e tecnologia e al lavoro sinergico dei tanti soggetti coinvolti in questa ‘avventura’, il pubblico verrà portato ‘dietro le quinte’ della produzione artistica dove potrà assistere, alla genesi della performance 2.0: un’esperienza a 360 gradi del teatro e del lavoro artistico che ci regala da sempre bellezza e speranza”.
“Il Banco Azzoaglio è stato fondato a Ceva, in provincia di Cuneo, 141 anni fa nel 1879 dal mio bisnonno Paolo Azzoaglio e oggi la banca ha 19 filiali in Piemonte e Liguria. Siamo e vogliamo continuare ad essere una banca profondamente legata alla comunità in cui operiamo – racconta Erika Azzoaglio, presidente di Azzoaglio – con l’obiettivo di una crescita sostenibile, per cui valori portanti sono la valorizzazione del territorio e la responsabilità sociale dell’azienda. Nel difficile momento che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo legato alla pandemia, il sostegno alla cultura e all’educazione diventa fondamentale. In questo contesto si colloca la collaborazione con la Fondazione Cirko Vertigo, risorsa preziosa per la nostra Regione“.
“La versatilità e la capacità di reinventarsi si dimostra ancora una volta una delle caratteristiche fondamentali per reagire ai momenti di crisi, caratteristiche peculiari della Fondazione Cirko Vertigo – commentano il sindaco della città di Grugliasco, Roberto Montà e l’assessora alla Cultura Emanuela Guarino – Il progetto Solo in teatro racchiude tutto questo e molto altro: la voglia di riconquistare il contatto con il pubblico grazie alle nuove possibilità che la tecnologia ci offre, il bisogno di Cultura che anima tutti coloro che ad essa hanno dedicato la loro vita, la consapevolezza che le eccellenze vanno – comunque – valorizzate”.
Per Solo in Teatro sono stati chiamati professionisti affermati nazionali e internazionali di teatro-danza-musica-circo, che hanno uno sguardo attento sul lavoro del corpo, la ricerca di commistione tra le arti e della creazione sulla scena
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Nicoletta Cabassi, danzatrice e coreografa, Marigia Maggipinto, danzatrice già membro della compagnia di Pina Bausch oggi performer, didatta e coreografa, Jurij Ferrini, attore e regista teatrale, Michela Lucenti, danzatrice e coreografa, capofila di una formazione dei danzatori-attori del Balletto Civile Roberto Zibetti, attore e regista teatrale e cinematografico, Antonio Fazio, giovane attore e cantante, Paolo Oricco, attore protagonista della compagnia Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, Eugenio Allegri, attore di teatro e cinema, già direttore artistico del Teatro Fonderia Leopolda di Follonica, Jacob Olesen attore poliglotta che ha recitato in tutto il mondo, Elisa Mutto, danzatrice ed acrobata aerea di circo contemporaneo, Sandhya Nagaraja, cantante, danzatrice e coreografa di origini italo-indiane, Alex Duarte, artista, acrobata aereo e danzatore portoghese, Salvatore Cappello, artista di circo, attore e danzatore, Delia Ceruti, artista circense e danzatrice, Leo Bassi, artista internazionale, attore e comico, Tiziana Prota, artista di circo, Luisella Tamietto, attrice didatta e comica, Luca Morino, cantante, chitarrista e scrittore, fondatore e leader del gruppo dei Mau Mau, Vladimir Ježić, artista croato di circo contemporaneo, Bea Zanin, violoncellista e musicista elettronica, Alessandra Simone, artista di circo contemporaneo, Erika Urban, attrice teatrale, Sergio Antonino, danzatore fondatore della compagnia Kaiser&Antonino, Gianluca Pezzino, musicista, cantante e performer, Michele Di Mauro, attore e regista teatrale e cinematografico.
“Questo cartellone rappresenta un traguardo importante e una grande soddisfazione:
Caterina Mochi Sismondi con Paolo Stratta hanno realizzato il sogno che raccontai, quasi tre anni fa, il mio primo giorno da presidente – sostiene il presidente della Fondazione Cirko Vertigo Paolo Verri – Allora dissi: sarebbe formidabile avere un nostro canale tv con un nostro palinsesto originale. ‘Solo in Teatro’ è la prima grande tappa, un pezzo di quel Netflix della cultura auspicato dal Ministro Franceschini. Ringrazio tutti gli artisti e tutti i partner, il mio lavoro sarà quello di trovare più risorse possibili per continuare e allargare questo sogno collettivo”.
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PRIMI 6 TITOLI IN PROGRAMMA
sabato 3 ottobre 2020 |
MARIGIA MAGGIPINTO – danza |
sabato 17 ottobre 2020 |
ALEX DUARTE – circo contemporaneo |
sabato 31 ottobre 2020 |
PAOLO ORICCO – teatro |
sabato 14 novembre 2020 |
LUCA MORINO – musica |
sabato 28 novembre 2020 |
JURIJ FERRINI – teatro |
sabato 12 dicembre 2020 |
NICOLETTA CABASSI – danza |
A settembre sarà comunicato il calendario di tutti gli spettacoli.
Sabato 3 ottobre 2020 – Danza
La vita nella sua unicità e nella sua molteplicità – MARIGIA MAGGIPINTO
“Percepire i fili invisibili che ci uniscono, vedere un mondo in un granello di sabbia, il paradiso in un fiore di campo, l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora. Il movimento, una donna, il corpo e lo spazio in relazione, attraverso il respiro, il ritmo e la poesia del linguaggio della danza”. Con queste poetiche parole l’artista Marigia Maggipinto descrive quello che sarà il suo lavoro creato ad hoc per la stagione “Solo in teatro”.
BIO
Danzatrice, membro della compagnia del Tanztheater Pina Bausch dal 1989 al 1999, dove danza con Pina in 14 differenti coreografie e partecipa alla creazione di altre sue opere. Lascia la compagnia nel 1999 ma ritorna come ospite successivamente partecipando ai festival del Tanzteather e collaborando nei workshop con la Fondazione Pina Bausch in varie occasioni. Dal 2003 al 2005 insegna nella facoltà dell”American Dance Festival alla Duke University, e inizia a dedicarsi alla creazione e all’insegnamento. Lavora con Emilia Romagna Teatro (ERT) alla realizzazione dello spettacolo diretto da Pippo Delbono, vincitore del premio UBU come miglior spettacolo teatrale italiano del 2011. Oggi conduce masterclass e workshop in Italia e in Europa.
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Sabato 17 ottobre 2020 – Circo contemporaneo
The Newspaper man- ALEXANDRE DUARTE
“The Newspaper Man” nasce nel 2019 come parte di un lavoro autobiografico del suo creatore e interprete, Alexandre Duarte. In scena un alter ego realizzato per mostrare i lati repressi e inconsci dei modelli comportamentali imposti dai media e delle convenzioni della società nella quale viviamo. Dando vita a un’atmosfera completamente immersiva, l’artista mostra il vuoto che c’è dietro il costante bombardamento di informazioni cui tutti siamo sottoposti quotidianamente. The Newspaper Man è una proiezione di tutte le opinioni soggettive, le storie non raccontate, i contenuti reali così come quelli falsi, il consumo compulsivo di notizie, le parole dette e scritte che in realtà non dicono nulla. L’obiettivo dello show è far sì che lo spettatore non si limiti semplicemente a guardare lo spettacolo dall’esterno, ma ci si immerga assieme ad Alex. Tutto ciò viene raggiunto con la fusione di più discipline differenti, tutte portate al loro massimo livello tecnico: danza e arti circensi si mescolano con altri linguaggi artistici al fine di far percepire al pubblico che la contaminazione fra arti diventa a sua volta una forma artistica nuova e unica.
BIO
Artista circense, contorsionista e ballerino di origini portoghesi, amante di tutti gli attrezzi aerei, è specializzato nei tessuti aerei. Dotato di una naturale flessibilità, si dedica da sempre all’esplorazione dei propri limiti, partendo dalla ginnastica fino alla danza, che studia alla Ginasiano Dance School di Porto. Il suo personale percorso lo porta al circo, cui si appassiona alla Codarts, scuola di Circo nazionale olandese, dove inizia a coniugare danza, circo e ginnastica. La ricerca lo porta a studiare anche la danza Butoh giapponese. Ad oggi continua a creare spettacoli e a calcare le scene in Italia, Portogallo e nel resto dell’Europa. Dal 2019 fa parte della compagnia blucinQue diretta da Caterina Mochi Sismondi, con la quale ha preso parte allo show “Off Ballad”.
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Sabato 31 ottobre 2020 – Teatro
Una relazione per l’accademia – di Franz Kafka – PAOLO ORICCO
Il testo di Kafka “Una relazione per l’accademia” è il punto di partenza dello spettacolo proposto da Paolo Oricco Marcido, diretto da Marco Isidori. All’indagine scenica si accosta la constatazione della necessità di ridurre l’esistenza umana al grottesco, tipica del pensiero novecentesco. Su questo Kafka fu maestro indiscusso. Tradurlo in teatro, far risuonare la sua scrittura, darle un corpo vivo che ne potenziasse i significati, è stato quanto la compagnia dei Marcido, di cui Paolo fa parte, hanno tentato di fare. Paolo Oricco aderisce con rara sensibilità interpretativa alle linee di una regia che, attraverso una Scimmia umana – nel testo di Kafka il protagonista, parlando ad un folto uditorio per l’inaugurazione di una conferenza scientifica, comincia a descrivere quella ch’è stata la sua vita precedente in qualità di scimmia – ha voluto dare corpo al disgregamento della nostra parte più istintiva e animale in favore della galoppante civiltà.
BIO
Dal 2000 Paolo Oricco è uno degli attori di punta della Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, una visionaria compagnia teatrale torinese, nata nel 1984. Viene diretto in numerosi spettacoli dal capocomico dei Marcido, Marco Isidori, con le scenografie di Daniela Dal Cin. Dal 2019, attraverso la fondazione dello spazio teatrale MarcidoFilm!, si dedica anche all’insegnamento. Paolo, in qualità di attore, è stato più volte candidato all’Ubu, considerato il riconoscimento teatrale più importante in Italia, al pari del David di Donatello per il Cinema. Occorre citare, fra le altre, la performance di Paolo Oricco ne “Dialoghi con Leuco”, di Cesare Pavese, che ha debuttato al Teatro Marcidofilm! il 12 novembre 2019. Attualmente i Marcido stanno lavorando alla nuova produzione: “David Copperfield Sketch Comedy, un carosello dickensiano”.
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Sabato 14 novembre 2020 – Musica
Dewest – Deserti immaginari per lupi solitari – LUCA MORINO
Il lavoro si inserisce nell’ambito di uno studio sul tema della solidarietà e sulla trasfigurazione dell’immaginario generato dai cosiddetti spaghetti western, cinema che ha visto il suo apice nel lavoro di Sergio Leone ed Ennio Morricone nel periodo a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. “Dewest” è un concerto di circa 25 minuti in cui la voce del protagonista non sarà accompagnata solo dal suono, ora crudo, ora liquido ed evocativo, della chitarra elettrica, ma risulterà immersa in un paesaggio sonoro di suoni elettronici e registrazioni sul campo.
BIO
Cantante, chitarrista e scrittore torinese. Luca Morino, da membro fondatore e leader del gruppo dei Mau Mau, diventa esponente di spicco negli anni Novanta della musica underground. Nel 2003 intraprende un progetto solista di musica elettronica ribattezzato LUCAMOR, che comprende un libro e un album MISTIC TURISTIC/ MOLESKIN BALLADS. Il suo lavoro spazia da atmosfere scarne ed acustiche sfiorando l’elettronica per arrivare fino al reggae e allo spaghetti western. All’inizio del 2020 ha realizzato “Macaia – Sulla rotta dei cantautori liguri-piemontesi”, uno spettacolo sulla musica e la narrazione dei cantanti che, negli ultimi cinquant’anni, hanno costituito l’ossatura della canzone d’autore italiana. Attualmente sta scrivendo un nuovo album di canzoni e musiche incentrate sulla trasfigurazione dell’immaginario dei cosiddetti “spaghetti-western”, con la collaborazione del regista/artista Licio Esposito.
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Sabato 28 novembre 2020 – Teatro
Vladimiro – JURIJ FERRINI
Jurij Ferrini è Vladimiro, un attore confuso e perso nella solitudine di un teatro chiuso, quasi ne fosse prigioniero. C’è solo una telecamera, forse una spia rossa, o più di una, con cui inizia a rapportarsi come se quello strumento fosse il mondo che lo può ascoltare. Da quella piccola luce è come se arrivasse una soluzione al suo problema, il fatto di non avere nessun essere umano a cui raccontare alcunché. E lui, attonito, crea un patchwork di frasi che provengono dal testo simbolo dell’assenza di senso dell’esistenza umano, “Aspettando Godot”, opera teatrale di Samuel Beckett, scritto verso la fine degli anni Quaranta, e mai come oggi tanto attuale. Vladimiro resta privo di una sequenza logica, muovendosi nello spazio del teatro quasi fosse un cimelio di un’epoca passata. Lo tocca. Lo accarezza. Dice il testo che ricorda. Si domanda e si risponde da solo.
BIO
Attore, regista teatrale e fondatore del Progetto U.R.T., una Compagnia Teatrale Indipendente, che nel 1999 ottiene il riconoscimento dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Jurij Ferrini, 50 anni, è legato al Teatro Stabile di Genova sia da studente, che da attore emergente, fino al 2004. Dal 2005 lavora con il Teatro stabile di Torino collaborando con importanti registi italiani come Gabriele Vacis, Beppe Rosso e Cristina Pezzoli. Vincitore del Premio Gassman e del Premio Olimpico di Vicenza organizzato dall’ETI. Fonda e dirige dal 2016 la Shakespeare School, una scuola di perfezionamento per attori, con sede a Moncalieri (TO) con il patrocinio e il sostegno della Regione Piemonte.
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Sabato 12 dicembre 2020 – Danza
In divenire / In becoming – NICOLETTA CABASSI
“Il rapporto musicale tra corpo, luce e spazio, quest’ultimo considerato a partire dal corpo, come suo luogo ma anche come estensione tridimensionale del movimento di punti-massa che non hanno alcun luogo caratterizzato, bensì possono trovarsi in qualsiasi punto dello spazio”. Si tratta del capitolo conclusivo di “Sol”, creato anni fa da Nicoletta Cabassi su “Esoconcerto”, allora ancora inedito lavoro di Ezio Bosso, che il compositore diede espressamente a Nicoletta per un assolo. Lo show di Nicoletta per la stagione Solo in teatro non sarà un pezzo definitivo ma continuerà e svilupperà la stessa ricerca linguistica ed estetica di “Sol” formando un unicum in due parti che seguono un processo umano ed artistico intimo.
BIO
Danzatrice, coreografa e docente di formazione classica e contemporanea. Nicoletta ha lavorato come ballerina per numerosi teatri d’opera, con varie compagnie, coreografi/e e registi in Italia e all’estero. Ha inoltre collaborato con video-maker e visual artists. Dal 2010 collabora strettamente con il regista lirico Stefano Poda, partecipando a molti dei suoi allestimenti nazionali e internazionali, in Cina, Belgio, Francia, Italia, Israele. Negli anni ‘90 fonda la “Lubbert Das Dancetheatre” e con questo progetto crea ed interpreta circa una quindicina di produzioni e performance, presentate in Italia e all’estero. Ad oggi continua il suo lavoro di danzatrice, ma si dedica anche all’insegnamento delle varie tecniche di danza, e ai workshop di ricerca coreografica.
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Gli autori saranno supportati da giornalisti e critici del settore per le interviste agli artisti:
Chiara Castellazzi del Corriere della Sera per la danza
Silvia Francia de La Stampa per il teatro
Tommaso Chimenti di recensito.net e Hystrio per il teatro
Guido Andruetto de La Repubblica per la musica.
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Da settembre sarà disponibile la vendita online, sia per gli spettatori presenti in Teatro,
sia per lo streaming, su www.solointeatro.it
Biglietti da 4 a 15 euro
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Solo in Teatro è un progetto di Fondazione Cirko Vertigo e compagnia blucinQue
Con il sostegno di Città di Grugliasco, Regione Piemonte,
Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT
Sponsor: Iren, Banco Azzoaglio
In collaborazione con Fondazione LINKS e Art Hub Live
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STAFF del progetto Solo in Teatro
Paolo Stratta direzione generale
Caterina Mochi Sismondi autrice regista
Stefano Rogliatti videomaker e collaboratore al progetto
Fabio Melotti video e montaggio
Andrea Macchia fotografo e web
Ivano Larocca grafica
Massimo Vesco luci e fonica
Davide Bertorello e Paolo Starinieri rigger
Melissa Trojanovic e Federica Bonani organizzazione
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L’AUTRICE
Caterina Mochi Sismondi regista, coreografa e performer, studia al Dams di Torino e si diploma alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Insegnante del Metodo Feldenkrais, lavora in teatro con attori, danzatori e circensi, sviluppando una propria ricerca autoriale e un proprio percorso di approfondimento su creazione e movimento e guardando in modo trasversale alle arti, in un percorso di ricerca continua. Il lavoro è svolto attraverso residenze e workshop del proprio metodo in relazione alle diverse realtà e agli artisti coinvolti. Da sempre interessata alla ricerca coreografica e teatrale, collabora con molti professionisti, presentando progetti e spettacoli in Italia e all’estero. Vince Rigenerazione con il primo progetto di compagnia e a seguire altri premi e date con il progetto dei Deplacé e con il lavoro Vertigine di Giulietta, ispirato a Shakespeare e alle note del balletto di Prokofiev, avendo il focus sempre acceso a partire dalle origini e dai classici. Con il suo “Studio sulla Vertigine” vince il bando Next nel 2015, che porta la compagnia in creazione al Piccolo Teatro di Milano per la personale ricerca tra teatrodanza e circo contemporaneo e recentemente vince il bando Boarding Pass Plus, per cui crea lo spettacolo “Off Ballad” nel 2019, sempre attraverso un’attenta idea di commistione tra le arti. Oggi con la compagnia blucinQue è residente al Teatro Café Muller di Torino di cui è direttrice artistica, in collaborazione con Paolo Stratta e la Fondazione Cirko Vertigo, di cui è cofondatrice.
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IL DIRETTORE GENERALE
Paolo Stratta è nato a Torino nel 1972 e si è laureato al DAMS di Bologna con Marco De Marinis e Giuliano Scabia con una tesi in Storia dello Spettacolo, ora alla terza riedizione editoriale. Attore, regista, saggista e organizzatore teatrale ha creato l’Associazione Qanat Arte e Spettacolo, nel 1999, riconosciuta dal MIBACT quale prima compagnia italiana di circo contemporaneo. Fondatore e direttore della Fondazione Cirko Vertigo; direttore artistico del Festival Internazionale Sul Filo del Circo e del Festival diffuso di arte performativa contemporanea Living Circus. Si è formato artisticamente a Torino con Anna Bolens, David Hykes e Mamadou Dioume (artista con Peter Brook), con la Compagnia Marcido Marcidorjs e presso il Wibbelstezt Zircus (Koeln – Germania) e la Scuola di Pantomima di Volgograd (Russia). Ha collaborato con il Teatro Regio di Torino e di Parma, Arena di Verona e Teatro alla Scala di Milano e il Piccolo Teatro Strehler, relativamente al tema del circo e del movimento acrobatico, con registi del calibro di Luca Ronconi, William Friedkin, Stefano Poda, Hugo de Ana, la Fura dels Baus. È membro del Consiglio di amministrazione della FEDEC (Fédération Européenne des Ecoles de Cirque Professionnelles), partner di CIRCUS NEXT, programma europeo di supporto alle nuove generazioni di autori di circo contemporaneo, è Presidente di ACCI (Associazione Circo Contemporaneo Italia) e dirige la collana Sircus della casa editrice Il Funambolo. Dal 2017 è condirettore artistico del Café Müller di Torino.