Come ogni anno la Bernstein School of Musical Theater di Bologna porta in scena i titoli più interessanti del musical internazionale all’interno di A summer Musical Festival, appuntamento imperdibile per gli appassionati del settore. Nonostante le difficoltà e le incertezze dovute al Covid-19, i fondatori della prestigiosa scuola Shawna Farrell e Giuseppe Lombardo hanno voluto dare un forte segnale per la ripresa dello spettacolo dal vivo riprogrammando l’VIII edizione del festival, lasciando i tre titoli originariamente pensati ma riadattando location, spazi, cast e così via.
Dopo Jeckyll & Hide, il primo appuntamento andato in scena nella magnifica location del Teatro Comunale di Ferrara, è la volta di City of Angels, nato e pensato per la scena open air della sede della scuola. Pochi posti a sedere e un palco strutturato su tre livelli sono la cornice del musical del 1989, vincitore di ben sei Tony Awards, musicato da Cy Coleman con le liriche di David Zippel, appositamente tradotte per l’occasione da Franco Travaglio. Fabrizio Angelini, volto noto del musical italiano, dirige un cast di circa quaranta performer, scelti tra gli allievi del secondo e del terzo anno della scuola, che si avvicenda sul palco garantendo (il più delle volte) la distanza di sicurezza. Inutile dire che il mondo del musical è il primo a risentire della regolamentazione scenica anti Covid (per esempio manca del tutto una vera e propria sezione coreografica), ma nonostante le ristrettezze dovute al cambiare lenzuola al letto dove si svolgono gran parte delle azioni, far indossare ad alcune attrici guanti con cui maneggiare gli oggetti scenici e “simulare” scene di baci e pugni, “l’esperimento” nonostante tutto sembra riuscito.
1940. In una fumosa Hollywood che promette ma il più delle volte non mantiene, schiere di attori, cantanti, soubrette, sceneggiatori e chi più ne ha più ne metta cercano la popolarità a tutti i costi. Fra essi si fa strada uno scrittore di polizieschi che vorrebbe fare del suo romanzo più riuscito una sceneggiatura cinematografica. Peccato che il produttore lo costringa continuamente a cambiare le scene in itinere: è qui che prende vita il protagonista della storia, un tenebroso detective alle prese con un caso misterioso da risolvere. La vicenda si dipana su più piani narrativi, con un divertente e intelligente escamotage cromatico che separa la realtà “vera”, in bianco e nero, da quella scritta, piena di colori. Su tutto spiccano senza ombra di dubbio le meravigliose sonorità jazz suonate dal vivo dall’ensemble musicale formato da Alessio Alberghini, Camilla Missio, Claudio Bonora e diretto da Maria Galatino.
Rivedere in scena un cast così numeroso dopo mesi di chiusura fa un certo effetto, un sentito plauso a tutto il cast per la resa e ai fondatori della BSMT per il loro atto di coraggio di esserci anche quest’anno, nonostante tutto. A Summer Musical Festival chiude con il terzo appuntamento sempre nello spazio open air della scuola con Oklahoma!, in scena dal 06 all’08 agosto con la regia di Saverio Marconi.