Una rete teatrale, tessuta al tempo del Covid-19, e pensata per far ripartire il teatro e il suo futuro. Nel lungo periodo del lockdown alcuni attori, registi, cantori, di cinque compagnie teatrali si sono riuniti insieme dando vita a un’unica massa critica. Alcuni di loro stavano lavorando in Australia, altri in Inghilterra, altri ancora erano in giro per il mondo con i loro spettacoli. Tutti hanno però trascorso la quarantena in Italia, anzi a Padova. Durante il lockdown si sono cercati nella luminescenza degli schermi per sostenersi nel buio e mantenere viva la fiamma della loro arte. E hanno scoperto di parlare la stessa lingua perché avevano tutti le stesse origini: il Teatro di Movimento basato sia sugli insegnamenti del Maestro Jacques Lecoq che sulla gioiosa arte dell’Improvvisazione.
Si tratta di un teatro fisico e spontaneo, dove l’attore è “corpo poetico” e crea storie per immagini grazie all’effetto della fisicità e con l’ausilio delle maschere dell’arte e della partecipazione attiva e vivida del pubblico.
Dai tanti sogni, parole e risate in remoto, ha preso vita un format che vede coinvolte storiche compagnie teatrali, alcune molto note all’estero, altre radicate nel territorio nazionale.
Chi sono?
Si tratta di: “Helikos” di Giovanni Fusetti (già assistente di Jacques Lecoq) che con la sua Scuola di Creazione Teatrale ha ottenuto riconoscimenti e borse di studio in tutto il mondo, dall’Australia alla Finlandia (cfr. www.helikos.com); “The Studio” con Sara Corsini e Mitch Salm, cellula facente capo alla scuola professionale “The School for Theatre Creators by Paola Coletto” (http://theschoolfortheatrecreators.com) che a Padova forma attori provenienti da tutto il mondo; “CambiScena” Associazione padovana che si occupa di formazione e spettacolo promuovendo e diffondendo le filosofie e le tecniche dell’Improvvisazione Teatrale (www.cambiscena.it); i “Venice Vocal Jam” gruppo vocale a Cappella con matrice sonora contemporanea (https://venicevocaljam.business.site) e “Barabao Teatro” una delle poche compagnie professionali attive in Italia ad aver fatto del Teatro di Movimento, Creazione e Improvvisazione il proprio tratto distintivo. Compagnia radicata e amata nel territorio locale e nazionale (www.barabaoteatro.it)
Una massa critica che ha dato vita a un contenitore itinerante, un concept organizzato in brevi scene e racconti, cantate, giochi e ballate.
Per prima cosa: ci voleva un nome.
Nasce così “Atipico” festival, che è l’acronimo di: Associazione Temporanea Impresa Poetica. In inglese “a tip” è anche il soldo che si mette nel cappello dell’artista; e così sarà anche il 19 luglio 2020 quando l’Atipico festival debutterà nella splendida cornice di Villa Roberti di Brugine, in provincia di Padova, con due capsule di eventi teatrali a rotazione per quello che è ufficialmente il manifesto di una giornata poetica e il primo appuntamento di un festival che nasce itinerante, e a cappello.
Una sorta di “Slam” teatrale in formato da viaggio, che oggi ha bisogno di grandi spazi all’aria aperta per poter accogliere il pubblico in totale sicurezza. Per questo si è pensato a Villa Roberti, luogo conosciuto da tutta la città, dai grandi spazi aperti e facilmente accessibile.
Come funziona?
Il pubblico entrerà a Villa Roberti il 19 luglio alle ore 17.30 per essere suddiviso in 3 o 4 gruppi di persone. Proprio come in un viaggio, a ogni gruppo viene assegnato uno “Steward Teatrale” che accompagna il pubblico in una delle location individuate: sotto l’albero, tra le vigne, nel roseto… comunque sempre all’aria aperta, dati gli ampi spazi che permettono il distanziamento. Ogni gruppo assiste a uno spettacolo teatrale della durata di 20 minuti e quindi viene fatto ruotare in maniera itinerante, in modo da poter partecipare a tutti gli spettacoli organizzati. Ogni spettacolo teatrale è a cappello: a seconda dell’indice di gradimento sarà il pubblico a quantificare e premiare gli attori.
Cosa vediamo il pomeriggio?
Il 19 luglio a Villa Roberti potremo assistere a due format. Il primo, con ingresso alle 17.30, è un pomeriggio di performance teatrali dedicato ai bambini e alle famiglie. Titola: “Fiabe in testa”.
Si comincia con “Helikos” che accoglie il pubblico con “Covivido” –Giovanni Fusetti- (performance per far attuare, divertendosi, tutte le misure in ottemperanza alle disposizioni governative anti-Covid). A seguire: “The studio” – Sara Corsini-presenta “Yamabamba” al grande albero (nelle sere di primavera o i pomeriggi d’inverno, ma soprattutto nelle calde giornate estive le Yamambe, le terribili streghe della montagna, si aggirano per i boschi, alla ricerca delle loro succulente prede preferite: i bambini); “CambiScena” –Marta Piccolo, Roberta Bianchini, Alberto Catera, Nicola Cendron, Silvio Bortoletto- propone “Fiabe improvvisate” al boschetto (fiabe interattive e coinvolgenti create sul momento grazie al contributo dei piccoli e grandi spettatori); mentre “Barabao Teatro” –Romina Ranzato- presenterà “Il Piccolo Principe” al giardino delle rose, location ideale, per riscoprire insieme la poesia di uno dei capolavori della Letteratura per l’infanzia.
E la sera?
Titola: “Ricordi in Tasca”
Si entra alle 21.00. Gli spettacoli sono dedicati a tematiche più “adulte” e sociali, che affrontano i grandi temi di attualità, dalla violenza alla mafia. La modalità del format è però la medesima. Il pubblico viene suddiviso in gruppi e accompagnato in una dei luoghi teatrali per assistere a una rappresentazione di una ventina di minuti e poi fatto ruotare, accompagnato dagli “Steward Teatrali” e coadiuvato dalla mappa della villa di modo che, raggiungendo le diverse location, possa partecipare a tutti gli spettacoli in programma per la serata.
A partire dalle 21 avremo quindi “Barabao Teatro” con “Donne sotto vuoto” al grande albero (in scena Cristina Ranzato racconta di tre donne molto diverse tra loro, unite però da uno stesso legame); CambiScena con “Pesci rossi” al boschetto (uno spettacolo di improvvisazione teatrale ispirato dai ricordi veri del pubblico e degli attori); i “Venice Vocal Jam” in scena alla scalinata con repertorio a cappella che spazierà dal classico al moderno e, ancora, “Barabao Teatro” con “23 maggio 1992” al giardino delle rose (Ivan Di Noia ripropone un brano tratto dallo spettacolo “Omertà”, pezzo storico della compagnia teatrale, andato in scena al Senato della Repubblica. Uno stralcio teatrale che racconta un imprescindibile pezzo di storia italiana: quella del giudice Falcone e della sua lotta contro la mafia).
Cosa dicono gli attori?
“Sono stati tempi spaventosi per tutti noi, e crediamo che la poesia condivisa sia un magnifico: antidoto, anticorpo, antivirale… per infine uscire a riveder le stelle – commentano gli attori Atipici – Siamo un gruppo di artisti della scena, attori, cantori, narratori. Poeti del corpo e della voce, accomunati dalla rigorosa gioia del teatro all’improvviso”.
Biglietti d’ingresso per accedere a Villa Roberti e ai servizi organizzati: 3 euro a persona, 10 per famiglia. Questo evento è stato creato nel rigoroso rispetto delle regole di sicurezza, fuori e dentro la scena.
———
Info e Prenotazione obbligatoria:
Tel. 392 5226296
In caso di maltempo ampi spazi chiusi di Villa Roberti accoglieranno ugualmente l’A-Tipico Festival, pertanto sarà richiesto l’uso della mascherina.