ll Teatro di Roma – Teatro Nazionale e la Fondazione Teatri di Reggio Emilia lanciano una Call per attrici e attori professionisti per partecipare a HAMLET Il Silenzio in Shakespeare, due Atelier di creazione teatrale condotti da Alessandro Serra, in programma al Teatro Argentina di Roma, dal 24 agosto al 2 settembre, e al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, dal 25 settembre al 4 ottobre, con restituzione pubblica al termine di ogni workshop.
Al Teatro Argentina la dimostrazione del lavoro aperta al pubblico è programmata il 2 settembre.
«Nel teatro elisabettiano l’immagine irrompe in scena, gli attori muoiono davanti agli spettatori. Tutto è esposto, senza pudore e senza regole. Shakespeare reinventa il teatro. La parola pantomima è fuorviante, si tratta in realtà di azioni mimiche: quando Decroux incarna il falegname non mima alcun gesto ma disegna una figura vibrante in cui tutte le linee convergono in un vortice verticale, astratto e illeggibile – commenta il regista Alessandro Serra – Non si tratta di rappresentare un gesto ma di disegnare l’involucro di un’energia generatrice. L’attore agisce e racconta con il corpo fisico, danza con il corpo sottile, diviene pura energia con il corpo spirituale. Quando la scena è pervasa da un simile prodigio le parole decadono. Restano solo pochi dialoghi, necessari a fornire indizi contestuali. Poche parole, connesse all’emotività del personaggio. Poche voci che possono così divenire musica. I testi non si tagliano per accorciare la durata di uno spettacolo ma per eliminare il transitorio e far emergere l’essenziale. Partire dalle azioni, partire dalle immagini: ciò che accade, ciò che si vede. Lavoreremo su Amleto a partire dal corpo dell’attore come sorgente da cui far scaturire l’opera. Se una cosa accade non è necessario raccontarla in un dialogo. Se un’emozione è radicata in un suono o in un gesto non occorre alcun commento e tanto più commovente sarà l’azione fisica o vocale dell’attore quanto più fastidiosa risulterà ogni notazione verbale. Si parte dal livello narrativo: la parola che racconta e il corpo che agisce. Si attraversa il livello musicale: la parola che canta e il corpo che danza. Si accede infine al livello più profondo, laddove il corpo spirituale incontra il mantra vocale. In questi giorni di ricerca Amleto sarà solo un pretesto. Il pretesto più bello della storia dell’arte drammatica».
Sarà possibile inviare le candidature entro il 28 luglio 2020 all’indirizzo mail atelieramleto@gmail.com
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Modalità di partecipazione
La partecipazione è gratuita previa selezione.
È possibile candidarsi a uno o a entrambi gli atelier.
Al termine di ogni atelier è prevista una dimostrazione di lavoro aperta al pubblico.
Gli interessati dovranno inviare per e-mail:
curriculum vitae, due foto recenti (un primo piano e una figura intera), link video;
il materiale dovrà essere inviato entro il 28 luglio 2020 solo ed esclusivamente all’indirizzo atelieramleto@gmail.com indicando nell’oggetto nome e cognome e specificando a quale atelier si desidera partecipare.
L’esito della selezione sarà comunicato via e-mail entro il 2 agosto 2020.