Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 4 in Si bemolle maggiore op. 60
Ludwig van Beethoven Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra in Si bemolle maggiore op. 19
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Federico Colli, pianoforte
Claus Peter Flor, direttore
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Dopo tre talentuosi pianisti d’esperienza (Alexander Romanovsky, Alexander Lonquich e Benedetto Lupo), è giunta l’ora di un talento eminentemente giovanile. Il quinto appuntamento della Beethoven Summer, l’iniziativa estiva dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi dal 1° luglio al 30 agosto, vede come protagonista Federico Colli, di cui è stato detto: “A colpire è la profondità con cui scava nella partitura, il respiro sinfonico del fraseggio, la lucidità anche nei momenti più concitati.” Uno dei talenti più clamorosi della sua generazione, capace di unire istrionismo a chiarezza d’intenti a senso critico e profonda comprensione dello spartito. Un pianista bresciano, il cui entusiasmo si unisce perfettamente alla grande festa estiva de laVerdi, che dedica la sua Beethoven Summer proprio alla Regione Lombardia.
Giovanile, del resto, è anche il lavoro che il pianista bresciano si appresta a eseguire sotto la direzione di Claus Peter Flor, mercoledì 29 e giovedì 30 luglio all’Auditorium di Largo Mahler, alle 20:30: si tratta del Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra in Si bemolle maggiore op. 19, scritto da un Beethoven altrettanto giovane, di 25 anni, nel 1795. Ancora intriso di un certo “settecentismo”, come sempre già trasfigurato in uno spirito, quello beethoveniano, che trascende fin dall’inizio lo stile puramente classico, a proposito di questa composizione sono emblematiche le parole di Daniele Spini: “è lecito iscrivere il Concerto in si bemolle nel quadro di una musica «di società», scritta per se stesso da un pianista che deve conquistarsi approvazione il più possibile «unanime», e che ha ben presenti i modelli cui rifarsi: e che in questo caso sono il Concerto di tipo «marziale» (…) determinato da un dialogo ancora equilibrato fra strumento solista e orchestra.” La giovinezza di un grande solista è esaltata dall’esperienza di un grande direttore come Flor e da un’orchestra che conosce assai bene questo autore.
Completa il programma la Quarta Sinfonia op.60, composta nel 1806, e che col Concerto ha in comune la tonalità di Si bemolle maggiore. Questa composizione fu definita da Schumann “una slanciata ragazza greca fra due giganti nordici» (laddove i giganti sono la Terza e la Quinta Sinfonia), mettendo l’accento sul contenuto “sereno” della partitura, corrispondente al momento “felice” attraversato dal Beethoven, innamorato di Teresa Brunswick.
Procede la Beethoven Summer in un Auditorium di Milano “accogliente quasi come un grande salotto”, come afferma la Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, Ambra Redaelli. Un luogo sempre più a misura di spettatore e di musicista, e di cui la Fondazione prova un particolare orgoglio, essendo riuscita a combinare in un felice connubio le esigenze sonore e musicali dell’orchestra con le esigenze tecniche della totale sicurezza in cui i fruitori devono trovarsi al momento dell’ascolto, e non solo.
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Mercoledì 29 luglio 2020, ore 20.30
Giovedì 30 luglio 2020, ore 20.30
Auditorium di Milano, largo Mahler
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Biglietti: euro 15.00 Balconata e Galleria; 20.00 Platea.
La biglietteria di Largo Mahler è attiva dalle 10.00 alle 19.00.
Nei giorni del concerto la biglietteria proroga l’orario di apertura fino alle ore 20.30.
I biglietti potranno essere acquistati esclusivamente presso la biglietteria dell’Auditorium oppure attraverso prenotazione telefonica e/o via mail T. 02 83389401/402 – info@auditoriumdimilano.org (previo pagamento con bonifico da effettuare entro la giornata nella quale si prenota). In quest’ultimo caso, il biglietto verrà inviato in formato telematico.
Ricordiamo al nostro pubblico che non sarà possibile ritirare il biglietto prenotato in loco prima del concerto.
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Biografie
Federico Colli Pianoforte
Federico Colli si è imposto all’attenzione internazionale dopo aver vinto il Primo Premio al Concorso Mozart di Salisburgo nel 2011 e la Medaglia d’oro al Concorso Pianistico Internazionale di Leeds nel 2012. Da allora si è esibito con orchestre quali l’Orchestra Mariinsky, la Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra della Toscana, la Royal Scottish National, la Royal Liverpool Philharmonic, la Wiener Kammerorchester, la Philharmonia Orchestra, la BBB Philharmonic, la Camerata Salzburg, l’Orchestra Nazionale della Radio Polacca, in sale da concerto rinomate quali il Musikverein e la Konzerthaus di Vienna, la Konzerthaus di Berlino, la Beethovenhalle di Bonn, la Herkulessaal di Monaco, la Elbphilharmonie, la Barbican Hall, la Laeiszhalle di Amburgo, la Salle Cortot di Parigi, il Concertgebouw di Amsterdam, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Rudolfinum di Praga, la Royal Festival Hall e la Mariinsky Concert Hall di San Pietroburgo. Ha collaborato con rinomati direttori d’orchestra quali Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Vladimir Ashkenazy, Vasily Petrenko, Juraj Valčuha, Thomas Søndergård, Sakari Oramo, Alan Buribayev, Joji Hattori, Jasper Kaspszyk, Alpesh Chauhan, Sir Mark Elder, Ed Spanjaard, Roman Kofman, Dennis Russell Davies, Ion Marin e John Axelrod. Federico Colli registra in esclusiva per ‘Chandos Records’, etichetta con cui ha pubblicato il primo disco incentrato sulle Sonate di Domenico Scarlatti nel maggio 2018, a cui ha fatto seguito un disco con musiche di Bach e Bach-Busoni nel 2019. Il suo terzo album verrà pubblicato nel marzo 2020. In occasione del suo debutto alla International Piano Series del Southbank Centre nell’aprile 2014, è stato pubblicato il CD di debutto di Federico Colli, prodotto da ‘Champs Hill Records’, con musiche di Beethoven, Scriabin e Mussorgsky. Ha debuttato in concerto a Londra con la BBC Symphony Orchestra e Sakari Oramo, suonando il Concerto per pianoforte n. 3 di Rachmaninov. I suoi concerti e recital nelle ultime stagioni includono il Concertgebouw di Amsterdam, la Wigmore Hall di Londra, il Festival Pianistico di Lucerna, il Lincoln Center di New York, la Konzerthaus di Berlino, la Fazioli Concert Hall, il Ravinia Festival, Ferrara Musica, il Festival Pianistico della Ruhr, MiTo Settembre Musica e il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. Di recente ha suonato con orchestre del calibro degli Hamburger Symphoniker, la Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz, la Philharmonia Orchestra di Londra, la Stamford Symphony e la Filarmonica di Stoccolma. I concerti di Federico Colli sono stati trasmessi da BBC Radio 3, RAI radio e TV, Mariinsky TV, dalla Radio Polacca e da ORF Austria. Federico Colli ha avuto l’onore di condividere il palco con musicisti del calibro di Lang Lang, Martha Argerich, Nelson Freire e Leonidas Kavakos. I momenti salienti delle stagioni 19/20 prevedono recital alla Konzerthaus di Berlino, al London Piano Festival, al Bechstein Festival, alla London BBC Radio 3 e un tour di recital in Nord America (San Francisco, San Josè e Vancouver). Federico Colli suonerà con il Quartetto d’archi alla Scala e il Quartetto Guadagnini, con la Royal Philharmonic Orchestra alla Cadogan Hall, l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI diretta da Valery Gergiev a Torino, la Sinfonica di Atene, la Sinfonica di Sichuan (in tour in Cina) e con la Janáček Filarmonica. Debutterà inoltre alla Philharmonie di Parigi con l’Orchester national d’Île-de-France, con un successivo tour di nove città in Francia. Nato a Brescia nel 1988, Federico Colli ha studiato al Conservatorio di Milano, all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola ed al Mozarteum di Salisburgo sotto la guida di Sergio Marengoni, Konstantin Bogino, Boris Petrushansky e Pavel Gililov. Nel 2011 ha ricevuto un ‘Grosso d’Argento’ dal sindaco della sua città natale, Brescia, come riconoscimento dei suoi traguardi artistici. Nel 2014 Federico Colli è stato selezionato dall’International Piano Magazine come uno dei ‘30 pianisti sotto i 30 anni che domineranno il mondo musicale negli anni a venire’.
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Claus Peter Flor direttore
Rispettato in tutto il mondo come direttore d’orchestra con una musicalità istintiva e incisiva, Claus Peter Flor mantiene una prestigiosa carriera internazionale, rinomata in particolare per la sua competenza e per l’interpretazione del repertorio austro-germanico, tra cui Bruckner, Mahler, Strauss, Brahms e Schumann. Il Maestro Flor ha anche una grande affinità con le opere di Shostakovich, così come con il repertorio ceco di Dvorak e Suk, avendo registrato molti dei loro lavori durante il suo mandato come direttore principale della Malaysian Philharmonic. Nato a Lipsia nel 1953, il Maestro Flor ha iniziato la sua carriera musicale studiando violino a Weimar e Lipsia, prima di dedicarsi alla direzione d’orchestra con Rolf Reuter e successivamente con Rafael Kubelik e Kurt Sanderling. Nel 1984 è stato nominato General Music Director della Konzerthausorchester di Berlino, attivando allo stesso tempo regolari collaborazioni con le altre principali orchestre tedesche: la Gewandhaus di Lipsia e la Staatskapelle di Dresda. Nel 1988 ha debuttato con la Filarmonica di Berlino, dove è poi tornato in altre due occasioni. Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi presso un gran numero di importanti orchestre, tra cui la Philharmonia Orchestra di Londra, la Dallas Symphony Orchestra, la Tonhalle Orchester Zürich e la Malaysian Philharmonic Orchestra. Prima di ricoprire la carica di Direttore Musicale della Malaysian Philharmonica dal 2008 al 2014, il Maestro Flor ha ricoperto la carica di Direttore Ospite Principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (2003-08) su invito personale del loro Direttore Musicale Riccardo Chailly, dove è stato successivamente nominato Direttore Musicale dalla stagione 2017/2018, con il compito di sviluppare il lavoro dell’orchestra nel repertorio mitteleuropeo. Nella stagione 2018/2019, il Maestro Flor è nominato Direttore Ospite dell’Het Gelders Orkest. Nelle ultime stagioni, ha diretto con successo di pubblico e di critica concerti con la London Symphony Orchestra (la Sinfonia n. 3 di Bruckner) e l’Orchestra Santa Cecilia di Roma in un programma interamente dedicato a Mozart. Tra i recenti e i prossimi impegni di rilievo la collaborazione con la Het Gelders Orkest così come il ritorno alla South Netherlands Philharmonic, alla Dallas Symphony Orchestra, allo Hyogo Performing Arts Centre Orchestra in Giappone e il debutto con la Philharmonic Orchestra di Sofia. La sua grande esperienza in ambito lirico lo ha portato a instaurare una lunga collaborazione con il Théâtre du Capitôle di Tolosa, dirigendo celebri produzioni di Le Prophète di Meyerbeerbeer, Tiefland di d’Albert e Die Walküre di Wagner. Tra le produzioni passate si ricordano Faust di Gounod, Tristan und Isolde di Wagner, Madama Butterfly di Puccini, Die Zauberflöte di Mozart, Hänsel und Gretel di Humperdinck. Per queste produzioni il Maestro Flor ha collaborato con diversi registi, fra i quali Götz Friedrich, Joachim Herz, Harry Kupfer, Nicolas Joël, Mariame Clément e Walter Suttcliffe. Altri impegni lirici includono una produzione di Siegfried di Wagner, diretto da David McVicar, con l’Opéra National du Rhin a Strasburgo, Le Nozze di Figaro e Die Meistersinger alla Monnaie di Bruxelles, quest’ultimo anche in tournée a Tokyo, Die Zauberflöte di Mozart per la Houston Grand Opera, Euryanthe di Weber per la Netherlands Opera con la Royal Concertgebouw Orchestra, e La Bohème per la Dallas Opera. Ha anche diretto una pletora di altri titoli con la Staatsoper di Berlino, la Deutsche Oper e i teatri lirici di Monaco, Dresda, Amburgo e Colonia. Il Maestro Flor ha una discografia ampia e diversificata, che include una serie di registrazioni di Mendelssohn con la Bamberg Symphony, recentemente ristampata dalla Sony/BMG. Il suo rapporto di lunga data con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ha anche portato l’orchestra a diventare la prima orchestra italiana a registrare tutte le Sinfonie di Mahler come produzioni concertistiche dal vivo per Idagio. Il Maestro Flor ha registrato anche l’Asrael Symphony di Suk (2009) e le Sinfonie n.7 e 8 di Dvorak (2012) con la Malaysian Philharmonic per l’etichetta BIS.