Al via la prima edizione di “Leggere in Appennino” formato festival: da venerdì 31 luglio a domenica 2 agosto, nello splendido borgo di Palazzuolo sul Senio, tre giornate “covidfree” – dove il virus non è arrivato – nel segno di anteprime culturali, dialoghi, degustazioni, passeggiate nei boschi, e sul filo rosso di un tema – “Metamorfosi” che ci guiderà a leggere il nostro tempo e a prospettare scenari futuri di sostenibilità. L’evento, a cura di Massimo Cirri e Daniela Poli, apre domani alle 18 in piazza Ettore Alpi con l’intervento del Sindaco di Palazzuolo sul Senio, Gian Piero Moschetti, e con l’intervista di Massimo Cirri a Roberto Barni, artista di caratura internazionale – pittore, scultore con personali dal Moma di New York a Basilea e Monaco di Baviera. Sarà l’occasione per presentare in anteprima il suo nuovo libro “Lib(e)ro”, edito Gli Ori: un avvincente amarcord generato durante le settimane del lockdown fra ricordi, aneddoti, racconti, immagini. Barni “sfoglierà” la sua vita come fosse un album di vecchie foto, mentre l’attore Sax Nicosia leggerà alcuni brani tratti dal libro. In serata (alle 21.15, piazza Strigelli), l’incontro di Massimo Cirri con la scrittrice Simona Baldanzi, che ha esordito per Fazi con il romanzo “Figlia di una vestaglia blu” e ha firmato per Laterza “Mugello è una trapunta di terra. A piedi da Barbiana a Monte Sole”. Domani sera, a “Leggere in Appennino”, la scrittrice anticiperà il prossimo libro che si proietta fra Toscana ed Emilia Romagna, nei luoghi delle maggiori stragi nazifasciste commesse nel nostro paese. Una ideale passeggiata letteraria per conoscere la storia e le storie di un territorio, fare pace con la propria storia e con le storie degli altri. Il muovere passi per trovare il posto alla memoria, riscoprire l’importanza del fare insieme per cambiare le cose, per non stare a guardare e ascoltare invano. Fra un incontro e l’altro, una degustazione imperdibile alle 19.30: per scoprire il raviggiolo, formaggio fresco tipico dell’appennino tosco-emiliano, di pasta bianca e tenera consistenza, dal sapore delicato e leggermente burroso.
Sabato primo agosto, alle 18.30 in piazza Ettore Alpi, si prosegue parlando della natura e di biodiversità con Alberto Maltoni, “l’uomo dei boschi”, saggista e ricercatore appassionato di castagneti e architettura delle piante, docente presso l’Università di Firenze. Un incontro sottolineato dalla lettura di brani tratti da “L’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono, a cura di Sax Nicosia. Subito dopo l’invito è a scoprire i “corpi-alberi” delle Metamorfosi di Ovidio con il commento di Federica Anichini, italianista, medievalista, docente presso la Fordham University di New York,
La partecipazione agli eventi è gratuita con accesso libero. L’organizzazione vigilerà con attenzione perché durante gli eventi i partecipanti indossino la mascherina e mantengano le distanze di sicurezza come da disposizione delle sedie. Tutti gli eventi saranno fruibili in diretta streaming sulla pagina facebook del festival.
Per info e prenotazioni info@leggereinappennino.it