Undici mesi di programmazione ininterrotta, da fine agosto 2020 a fine luglio 2021. 10 titoli d’opera in stagione e 6 durante il Festival e di questi sono ben 12 i nuovi allestimenti, più di 40 concerti sinfonici (tra stagione e Festival) e poi cinque opere per ragazzi (con 32 recite a loro dedicate) che portano a ventuno gli allestimenti operistici del Maggio, numerosi recital concertistici e di canto, un balletto e le tournée in Italia e all’estero per un totale di oltre 160 giornate di spettacolo.
Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino riparte con grande slancio dopo la pausa estiva e l’ancor più lungo lockdown offrendo al suo pubblico una stagione ricchissima che prende avvio in modo solenne e significativo con un omaggio alle vittime della pandemia il 30 agosto 2020 con la prima di due esecuzioni della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi ( secondo concerto il 31 agosto) dirette da Zubin Mehta con un cast di voci soliste strepitose in piazza della Signoria a Firenze e continua col Festival del Maggio, che si inaugura il 24 aprile, con un programma altrettanto intenso e ricco per i tre mesi successivi fino al 30 luglio 2021. Inizia ingranando sin da subito una marcia molto spedita e intensa, dando un chiaro segnale di ottimismo al pubblico. Il Maggio guarda avanti proponendo un programma di altissima qualità e di altissimo profilo e alla levatura e la celebrità degli artisti i cui nomi tornano a riempire il cartellone.
Zubin Mehta direttore onorario a vita del teatro, che nelle ultime settimane di riapertura del Maggio si è speso come non mai per la ripresa dopo la chiusura dirigendo l’importante ciclo integrale delle sinfonie di Franz Schubert, ha accettato la proposta del sovrintendente Alexander Pereira di prendersi la responsabilità di seguire anche le fasi dei concorsi per i professori d’Orchestra, compagine alle quale, assieme al Coro, è legatissimo e dalle quali è ricambiato profondamente con tutto il “suo” teatro e la città di Firenze. Il Maestro gode dell’affetto e della stima di tutti, è un artista la cui statura, l’esempio, la forza, le sue doti umane lo rendono un punto focale e fondamentale della vita del Maggio, è la guida paterna del nostro teatro. Questo sua ulteriore gentilezza e disponibilità nei confronti del Maggio permetterà al Sovrintendente di proseguire senza fretta e con tranquillità l’individuazione di un direttore musicale sapendo di poter basarsi sempre sulla vicinanza e la collaborazione di Zubin Mehta.
Il Maestro conterà numerosissime presenze sul podio tra stagione e Festival per opere concerti, tra cui, a fine agosto 2020 quello “iniziale” alla guida del Maggio in piazza della Signoria con la solennità di due esecuzioni della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi con le strepitose voci soliste di fama mondiale di Krassimira Stoyanova, Elīna Garanča mezzosprano di classe assoluta, il grande Francesco Meli e la star mondiale Ildar Abdrazakov; le sue direzioni operistiche: l’attesissimo Otello (dal 27 novembre al 19 dicembre), Così fan tutte (dal 28 marzo all’11 aprile 2021), La forza del destino (dal 4 al 20 giugno 2021) e i numerosi appuntamenti sinfonici tra cui l’integrale delle sinfonie di Beethoven, il completamento del ciclo Schubert, e la proposta di un ciclo Brahms.
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Programmazione lirica e balletto 2020/2021
Si alza il sipario operistico il 7 settembre con Rinaldo di Georg Friedrich Händel (altre recite 9, 10 e 13 settembre) sulla stagione lirica 2020/2021 del Teatro del Maggio. L’opera, mai eseguita nelle stagioni del Maggio, in un nuovo allestimento in coproduzione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, sarebbe dovuta andare in scena tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, ultimo titolo della stagione, annullato a causa del lockdown. Rinaldo è la prima opera composta da Händel per il pubblico londinese, su libretto di Giacomo Rossi, liberamente tratto da un episodio della “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso e andata in scena per la prima volta il 24 febbraio 1711 al Queen’s Theatre. A Firenze verrà messa in scena nel fantastico e ormai storico allestimento di Pier Luigi Pizzi (in occasione dei 90 anni del grande regista e scenografo) e racchiude alcune tra le pagine più conosciute di Händel come “Cara sposa”, cantata dal protagonista nel primo atto o “Lascia ch’io pianga”, intonata da Almirena nel secondo atto. L’opera è diretta da uno specialista riconosciuto come Federico Maria Sardelli; gli interpreti principali sono tutti artisti di grande esperienza: Raffaele Pe, Leonardo Cortellazzi, Carmela Remigio, Francesca Aspromonte, Andrea Patucelli e William Corrò.
Si prosegue il 22 settembre con La Rondine musicata da Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Adami (altre recite il 25, 27 e 29 settembre), titolo che il Teatro del Maggio ha “riscoperto” in tempi recenti e riportato all’attenzione del pubblico. L’opera, nell’allestimento del Teatro del Maggio con la regia di Denis Krief, verrà diretta dal maestro Marco Armiliato. Nel ruolo di Magda canterà Ailyn Pérez, famoso soprano statunitense che dopo La Scala, il Metropolitan, il Covent Garden, debutta a Firenze, in quello di Ruggero Roberto Aronica, Lisette sarà Roberta Mameli, Prunier sarà Francesco Castoro.
Il terzo titolo ad andare in scena è Nabucco di Giuseppe Verdi nell’allestimento del Teatro Lirico di Cagliari (4, 7, 10 e 13 ottobre) già messo in scena in passato a Firenze. La celebre opera verdiana, con la regia di Leo Muscato, vedrà sul palcoscenico alcune superstar della lirica come Placido Domingo nel ruolo di Nabucco il cui ritorno finalmente a Firenze è molto atteso, Fabio Sartori come un Ismaele di grande lusso e Maria Josè Siri al suo debutto nel ruolo di Abigaille. Tra gli altri interpreti troviamo il basso Alexander Vonogradov, ospite regolare sui palcoscenici del Bolshoi, della Staatsoper di Berlino, dell’Opéra di Parigi e della Scala, come Zaccaria, e il giovane mezzosoprano Caterina Piva al debutto come Fenena e che in questa stagione ascolteremo al Maggio anche come Emilia in Otello e come Maddalena in Rigoletto . Sul podio il maestro Paolo Carignani, che è stato direttore musicale dell’Opera di Francoforte, è presente nei cartelloni della Staatsoper di Vienna, di Monaco di Baviera, alla Deutsche Oper e alla Staatsoper Berlin, al Metropolitan di New York, al Gran Teatre de Liceu di Barcellona, alla Royal Opera House Covent Garden di Londra, al Concertgebouw e Teatro d’Opera di Amsterdam, a la Bastille di Parigi.
Torna il 23 ottobre (altre recite il 25, 27 e 29) Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini nell’ormai classico allestimento del Maggio con la regia di Damiano Michieletto. A dirigere l’Orchestra del Maggio ci sarà il giovane direttore Michele Gamba, mentre gli interpreti principali saranno lo strepitoso mezzosoprano russo Vasilisa Berzhanskaya come Rosina, già sotto contratto con teatri come il Covent Garden, la Wiener Staatsoper, l’Opèra di Parigi e poi Massimo Cavalletti come Figaro, e come Don Bartolo Fabio Capitanucci; debutta come Conte d’Almaviva la star del Festival di Spoleto, Ruzil Gatin.
Il primo nuovo allestimento della programmazione 2020/2021 è Madama Butterfly di Giacomo Puccini che dal 12 novembre (altre recite 15, 23, 26, 28 novembre e 1 dicembre) la regia è firmata da Chiara Muti. Il Coro e l’Orchestra del Maggio saranno diretti da Francesco Ivan Ciampa e vedrà la talentuosissima Vittoria Yeo interpretare Cio Cio San, Sergej Skorokhodov uno dei tenori favoriti da Valery Gergiev e vera star del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, del nei panni di Pinkerton e Annalisa Stroppa in quelli di Suzuki, Alessandro Luongo sarà Sharpless.
Il 27 novembre sarà il momento dell’attesissimo Otello di Giuseppe Verdi, titolo che sarebbe dovuto andare in scena nel corso del Festival questa passata primavera. Sul podio, a dirigere l’Orchestra del Maggio, il maestro Zubin Mehta. Tre i debutti assoluti nei ruoli principali: da quello atteso da anni di Fabio Sartori come Otello, a Marina Rebeka il famosissimo soprano lettone e già ospite sui più importanti palcoscenici internazionali, che sarà Desdemona e Ludovic Tézier il celebre baritono superstar francese, come il perfido Jago. L’opera, che segna il punto di arrivo dell’eccezionale parabola creativa del maestro di Busseto (debuttò trionfalmente al Teatro alla Scala il 5 febbraio 1887) torna in cartellone a Firenze in un nuovo allestimento con la regia dell’attore e regista cinematografico Valerio Binasco (che ha debuttato al Maggio come regista di un’opera lirica nel maggio 2018 quando firmò Cardillac di Paul Hindemith, titolo di apertura dell’81 esima edizione del Festival). Le repliche sono fissate il 30 novembre, e il 3, 6, 15, 19 dicembre.
Il 23 dicembre (altre recite: 27 e 29 dicembre; 3, 5 e 10 gennaio) sarà il momento di Linda di Chamounix mai eseguita nelle stagioni del Maggio di Gaetano Donizetti in un nuovo allestimento che porta la firma del regista Cesare Lievi. La direzione è affidata a Michele Gamba, annoverato tra i più promettenti giovani italiani, che ha già raccolto successi e apprezzamenti alla Scala ed è stato assistente di Daniel Barenboim e Antonio Pappano.
Tra i protagonisti alcuni virtuosi belcantisti con la regina del belcanto Jessica Pratt, che interpreterà Linda, Francesco Demuro, che sarà Carlo insieme al grande basso Michele Pertusi che finalmente torna a cantare a Firenze, nel ruolo del Prefetto.
Non manca la danza e quindi il 30 dicembre (altre recite: 4, 8, 9 e 14 gennaio 2021) è in cartellone un balletto al Teatro Goldoni: un nuovo allestimento con coreografie di Massimiliano Volpini e i danzatori del Nuovo BallettO di ToscanA (diretto da Cristina Bozzolini), con una formazione cameristica dei professori d’Orchestra del Maggio e musiche da camera di Franz Schubert e Anton von Webern. Suonare musica da camera interessa molto ai Professori d’orchestra del Maggio in quanto rappresenta un motivo di studio e valorizzazione della loro professione e un tipo di musica alla quale non possono dedicarsi spesso. L’idea nuova di creare dei balletti su musiche da camera favorisce quindi sia i piccoli Ensemble orchestrali dell’Orchestra del Maggio e permette di creare nuove coreografie e nuovi progetti molto interessanti su musiche per quartetti, quintetti, sonate di pianoforte.
Spetta al maestro Marco Armiliato chiudere il 2020 e brindare al 2021 con il concerto straordinario, un vero e proprio Gala verdiano del 31 dicembre che vedrà sul palcoscenico le strepitose voci di Saioa Hernández, Marcelo Álvarez, Ludovic Tézier e Ferruccio Furlanetto con il Coro e l’Orchestra del Maggio.
L’11, 13 e 16 gennaio verrà eseguita La damnation de Faust di Hector Berlioz in forma di concerto, con la straordinaria presenza sul podio di James Levine, direttore d’orchestra statunitense e tra i più celebri al mondo, per 41 anni alla guida dell’Orchestra della Metropolitan Opera di New York. Levine, che con queste sue presenze al Maggio segna il suo ritorno sul podio, dopo aver diretto solamente pochissime e prestigiosissime orchestre europee come Wiener Philharmoniker, i Berliner Philharmoniker, la Philharmonia Orchestra di Londra, la Sächsische Staatskapelle Dresden e al Festival di Bayreuth è al suo debutto assoluto alla conduzione di un’orchestra italiana. James Levine dirigerà – oltre a La Damnation de Faust – anche due importanti concerti sinfonici con Ein deutsches Requiem di Johannes Brahms il 17gennaio e le ultime tre sinfonie di Wolfgang Amadeus Mozart il 21. Nel cast di La damnation le voci di Michael Spyres, il quale ha già inciso Damnation de Faust con Joyce di Donato e il Benvenuto Cellini con Sir John Eliot Gardiner, riconosciuto a livello mondiale come uno dei più grandi interpreti di Berlioz, che sarà Faust, Marianne Crebassa tra i più celebri mezzosoprano francesi, di casa all’ Opéra di Parigi, al Festival di Salisburgo, alla Wiener Staatsoper, al Teatro alla Scala, al Metropolitan, sarà Marguérite e segnerà il suo debutto al Maggio, e il grande Ferruccio Furlanetto assente da anni da Firenze nel diabolico ruolo di Mefistofele.
Il 21 febbraio, Davide Livermore affermato regista di opera lirica e tra le firme d’autore del recente grande successo della Tosca che ha inaugurato la stagione 2019 al Teatro alla Scala, curerà la regia del nuovo allestimento di Rigoletto di Giuseppe Verdi (repliche il 23, 26 e 28 febbraio, 3 e 7 marzo) con il maestro Riccardo Frizza uno dei più importanti direttori italiani, direttore musicale del Festival Donizetti con una intensa attività al Metropolitan, a Monaco, al Covent Garden e che torna finalmente a Firenze dopo qualche anno a dirigere il Coro e l’Orchestra del Maggio in questo allestimento verdiano. Tra gli interpreti: Leo Nucci, baritono dalla straordinaria carriera, nel ruolo di Rigoletto uno di quelli a lui più congeniali e che ha interpretato più di 550 volte in 46 anni di carriera nei teatri di tutto il mondo; poi il pluripremiato tenore statunitense Renè Barbera come Duca di Mantova e il soprano Enkeleda Kamani nel ruolo di Gilda che ha sostenuto proprio in coppia con Nucci recentemente alla Scala riscuotendo un grandissimo successo personale.
Ultima opera in programma durante la stagione 2020/2021 è Così fan tutte, il capolavoro del salisburghese verrà proposto a partire dal 28 marzo (altre recite 1,6, 8 e 11 aprile) in un nuovo allestimento del Maggio Musicale Fiorentino che vedrà il maestro Zubin Mehta sul podio. La regia è affidata a Sven Erich Bechtolf che ha toccato con successo nel corso della sua carriera tutti gli aspetti dell’esperienza teatrale: attore sia teatrale che di cinema, regista di prosa e d’opera, al suo debutto fiorentino. Nello staff creativo figurano anche Julian Crouch (nominato per il Tony Award, vincitore del Drama Desk Award e del Lawrence Olivier Award) che firma le scene e Kevin Pollard che disegna i costumi. Entrambi vincitori di un premio Abbiati nel 2018, collaborano spesso con Bechtolf e le loro lavori si sono concretizzati per La Scala e per la Staatsoper Unter der Linden di Berlino.
Tra gli interpreti: il soprano Valentina Naforniţăche dalla Wiener Staatsoper ha spiccato il volo affermandosi nei più importanti teatri europei e che debutta a Firenze come Fiordiligi, Gaëlle Arquez mezzosoprano in netta ascesa nello star system lirico e recentemente trionfatrice a Bregenz come Carmen, che sarà Dorabella; la nuova stella tra i tenori americani Matthew Swensen come Ferrando, l’affermatissimo Mattia Olivieri come Guglielmo, Benedetta Torre ( già ascoltata al Maggio nella Missa Defunctorum di Paisiello al diretta da Riccardo Muti), come Despina e il carimastico Thomas Hampson come il saggio e filosofo Don Alfonso.
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Stagione sinfonica 2020/2021
La lunga e articolata stagione di concerti prende avvio il 12 settembre quando sul podio salirà il maestro Daniele Gatti con un programma soprattutto novecentesco per un concerto sinfonico corale con musiche di Stravinskij, Maderna, Hindemith e Bach.
L’11 ottobre appuntamento con il celebre direttore d’orchestra israeliano Eliahu Inbal ritenuto uno degli specialisti più importanti della musica di Mahler, Bruckner e Šostakovič, formatosi a Gerusalemme, Parigi, Hilversum e Siena, affiancando fra gli altri Olivier Messiaen e Sergiu Celibidache, che guiderà l’Orchestra nella quinta sinfonia di Anton Bruckner mentre il 15 ottobre sarà protagonista il maestro Adam Fischer, grande e raffinato specialista mozartiano, con un programma di composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Joseph Haydn che lo vedrà solista al pianoforte oltre che direttore d’orchestra.
Il 22 ottobre va in scena il primo appuntamento dell’attesissimo ciclo Beethoven (nell’anno in cui si celebrano i 250 anni dalla nascita del compositore) che il maestro Mehta avrebbe dovuto dirigere durante il Festival del Maggio di quest’anno. Il primo concerto del ciclo integrale vedrà il maestro dirigere l’Orchestra del Maggio nelle Sinfonie n.1, n.2 e n.4, a seguire il 28 ottobre, toccherà alla Sinfonia n.7 (insieme alla Sinfonia n. 2 D125 di Franz Schubert e a Kammersymphonie n. 9 di Schönberg), il 31 ottobre alle Sinfonie n.3 e n.5, il 25 novembre la Sinfonia n.6 (insieme alla Sinfonia n.1 di Franz Schubert e i Cinque pezzi per Orchestra op.16 di Arnold Schönberg), il 5 dicembre il concerto corale sinfonico con le Sinfonie n.8 e n.9 che vedranno sul palcoscenico le voci soliste di Genia Kühmeier, Marie-Claude Chappuis, Micheal Koenig e Thomas Hampson. In questo concerto è prevista anche la prima esecuzione assoluta di Prometeo, o il tacere per coro e orchestra di Salvatore Sciarrino. Si tratta di una commissione del Maggio richiesta appositamente per il periodo marzo-maggio 2020, durante il lockdown e sostenuta grazie a Enel. L’11 dicembre, Lorenza Borrani maestro concertatore per l’Orchestra del Maggio, al Teatro Goldoni in un programma con musiche di Haydn, Ades, Schubert.
Il 22 dicembre toccherà al concerto sinfonico corale diretto dal maestro Manfred Honeck direttore principale della Pittsburg Orchestra, una delle più importanti formazioni statunitensi, che propone, nel programma con la sua direzione la Sinfonia n. 93 in re maggiore di Haydn, il Miserere di James McMillan e la Missa in tempore belli di Haydn.
Nell’anno nuovo 2021 il 17 e il 21 gennaio, subito dopo aver diretto La damnation de Faust di Hector Berlioz in forma di concerto, James Levine si fermerà a Firenze per un doppio concerto che lo vedrà dirigere l’Orchestra nel monumentale Ein deutsches Requiem di Johannes Brahms la sera del 17 gennaio con le voci soliste di Hanna-Elisabeth Müller una delle più raffinate interpreti non solo del repertorio concertistico e Thomas Hampson tra i più celebrati baritoni della scena mondiale; e nelle ultime tre Sinfonie n.39, n.40 e n.41 di Mozart, la sera del 21. Levine è riconosciuto come uno dei più grandi interpreti mozartiani al mondo.
Il 26 gennaio sarà la volta del giovane Lahav Shani a salire sul podio dell’Orchestra del Maggio. Il direttore d’orchestra israeliano, è stato allievo del maestro Zubin Mehta e suo successore alla guida della Israel Philarmonic Orchestra.
Il 20 febbraio è atteso al Maggio Christoph von Dohnányi, direttore d’orchestra di lunghissimo corso depositario tra i più acclamati del grande repertorio tedesco e romantico, che proporrà al pubblico The unanswered question di Charles Ives, il Doppio concerto per flauto, oboe e orchestra di György Ligeti e la Sinfonia n.6 di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Il 27 febbraio tornerà a Firenze James Conlon, direttore dell’Orchestra sinfonica nazionale della Rai per dirigere l’Orchestra del Maggio in due sinfonie di Antonín Dvořák, la n. 5 in Fa maggiore, Op. 76, B. 54 e la romantica n. 7 in Re minore, Op. 70, B. 141.
Il maestro Zubin Mehta riprende il podio il 6 marzo per un concerto su composizioni di Schönberg, Mozart e Mendelssohn che vedrà Rudolf Buchbinder al pianoforte. Il 14 marzo il maestro Ingo Metzmacher di fama internazionale e versatile direttore che spazia con duttilità dal repertorio classico al contemporaneo, dirigerà l’Orchestra nella Sinfonia n.8 di Anton Bruckner.
Prosegue la stagione sinfonica il maestro Mehta che il 27 marzo proporrà Sinfonia n. 3 in do maggiore D 200 di Franz Schubert, il Concerto per violino e orchestra di Ludwig van Beethoven con la solista Vilde Frang, e I pini di Roma di Ottorino Respighi. Il “termine” del calendario sinfonico è affidato il 15 aprile a Christoph Eschenbach, grande pianista e direttore richiesto e presente dalle più importanti orchestre e istituzioni musicali nel mondo da Vienna, Parigi, Londra, Monaco New York, con un programma che prevede la Sinfonia n.49 “La passione” e il Concerto per violino e orchestra in do maggiore di Haydn, con il violoncellista Bruno Philippe e la Sinfonia n. 5 op. 107 “Riforma” di Felix Mendelssohn.
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Altri concerti e concerti straordinari
È molto intensa e nutrita di appuntamenti e grandi nomi del concertismo internazionale anche la programmazione “fuori abbonamento” e di concerti straordinari proposti dal Maggio Fiorentino per il 2020-2021. Il 30 e 31 agosto, sono stati già menzionati i due importanti e molto significativi concerti sinfonico corali: il maestro Zubin Mehta dirigerà la solenne Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, in Piazza della Signoria; le voci soliste saranno di primo piano: Krassimira Stoyanova, Elina Garanca, Francesco Meli e Ildar Abdrazakov.
Il 6 ottobre nel fastoso salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, Zubin Mehta dirigerà Die Schopfung, La creazione di Franz Joseph Haydn. Le voci soliste saranno quelle di Hanna-Elisabeth Müller, Patrick Grahl, Michael Volle. Il concerto che era previsto per lo scorso marzo, per ben due volte è stato rimandato a causa dell’impossibilità di eseguire concerti in pubblico per la pandemia, ed è riprogrammato per non mancare di festeggiare il maestro Mehta a cinquant’anni dal suo debutto al Festival del Maggio Musicale Fiorentino.
Il 18 settembre finalmente si siederà al pianoforte sul palcoscenico del Maggio Maurizio Pollini in un importantissimo concerto realizzato in coproduzione con gli Amici della Musica Firenze e un programma con musiche di Brahms, Schönberg, Beethoven.
Il 3 ottobre i riflettori del teatro e l’attenzione del pubblico saranno puntati sull’attesissimo concerto del grande soprano Edita Gruberová che, accompagnata al pianoforte da Peter Valentinovic, affronterà un programma con musiche di Strauss, Dvorak, Rachmaninov, Donizetti, Bellini.
Il 24 ottobre al Teatro Goldoni, verrà ripreso il recital di Veronica Simeoni che presenterà il cd inciso per la collana “Maggio Live” con brani di Hahn, Berlioz, Massenet, Donizetti, Saint-Saëns. Veronica Simeoni sarà accompagnata al pianoforte da Michele D’Elia e al concerto seguirà una discussione col pubblico con le riflessioni dei critici musicali Elvio Giudici, Alberto Mattioli, Jorge Binaghi.
Il 9 novembre, Zubin Mehta nel concerto sinfonico nel quale sarà alla testa dell’Orchestra Giovanile Italiana rinnovando la sua attenzione e la sua sensibilità verso i giovani artisti, dirigerà Rienzi: Ouverture di Richard Wagner; poi con il pianista Andrea Lucchesini, il Concerto per pianoforte e orchestra in la minore op. 54 di Robert Schumann e la Sinfonia n.9 Dal nuovo mondo di Antonín Dvořák.
L’11 novembre sarà la volta del concerto con il Coro delle voci bianche del Maggio dirette da Lorenzo Fratini che eseguiranno brani da celebri opere: Turandot, Madama Butterfly, Gianni Schicchi, Nabucco, Armida, Carmen, rielaborate per il coro di bambini, più altre composizioni di Strauss jr, Britten, Chilcott, Rutter, Lightfoot espressamente scritte per un coro di voci bianche.
Nell’ambito del ciclo dedicato alla celebrazione per i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven, del quale Zubin Mehta eseguirà l’integrale del ciclo sinfonico, viene proposto un doppio concerto organizzato in coproduzione con gli Amici della Musica Firenze in programma il 9 e 10 dicembre che vedrà Rudolf Buchbinder, direttore d’orchestra e pianista, dirigere l’Orchestra Giovanile Italiana, di nuovo ospite al Maggio, nell’integrale dei concerti per pianoforte e orchestra del compositore tedesco .
Il 14 dicembre appuntamento con il tradizionale e amatissimo Concerto di Natale diretto da Lorenzo Fratini e Samuele Zagara con l’Ensamble Astrolabio e il Coro di voci bianche del Maggio.
Il 2 marzo 2021, fuori dal ciclo di abbonamento, il violinista Michael Barenboim dirigerà il Michael Barenboim&West-Eastern Divan Ensemble nel Rondo in la maggiore, D. 438 di Franz Schubert poi di Benjamin Attahir, Jawb, la Sonata n. 3 BWV 1005 in do maggiore di Johann Sebastian Bach e l’Ottetto in mi bemolle maggiore Op. 20 di Felix Mendelssohn.
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L’83esima edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino
Sei opere liriche (tutti nuovi allestimenti) e dodici appuntamenti sinfonici e concertistici, è questa l’ossatura che compone la prossima edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino che si terrà dal 24 aprile al 30 luglio 2021. Il Festival manterrà come numero l’83 (e non l’84 come sarebbe dovuto avvenire nel 2021) visto che la rassegna del 2020 non ha potuto essere eseguita.
Il titolo che darà avvio alla manifestazione il 24 aprile è Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea (altre recite 27, 30 aprile; 3 e 6 maggio) con la regia di Jürgen Flimm e un cast che vede Fabio Sartori nei panni di Maurizio Conte di Sassonia, Nicola Alaimo che interpreta Michonnet, Maria Josè Siri al suo debutto come Adriana Lecouvreur e il più famoso tra i mezzosoprani russi Ekaterina Gubanova nelle vesti della Principessa di Bouillon.
Nel mese di maggio nei giorni 20, 23, 25, 26 al Teatro Goldoni è riprogrammata in prima rappresentazione assoluta Jeanne Dark, opera commissionata dal Teatro del Maggio al compositore Fabio Vacchi ispirata alle vicende di Giovanna D’Arco. L’opera lirica era parte del programma del Festival 2020, vede Valentino Villa alla regia e il maestro Alessandro Cadario a dirigere il ContempoArtEnsamble. Nel cast figurano i nomi di Elia Schilton, Alexia Voulgaridou, Roberta Mameli, Manuel Amati, Paolo Antognetti, Leonardo Cortellazzi, Giovan Battista Parodi, Gianluca Margheri, Carlo Cigni.
La regia del terzo titolo in programma, La forza del destino di Giuseppe Verdi, è affidata a Carlus Padrissa, grande innovatore e fondatore della compagnia La Fura dels Baus. Il capolavoro verdiano, diretto dal maestro Zubin Mehta rinnova quindi la fortunatissima collaborazione e la grandissima sintonia tra Zubin Mehta e Padrissa quando entrambi portarono a un successo clamoroso, restato tra le pietre miliari della storia del Maggio Fiorentino, la Tetralogia di Richard Wagner.
Questo nuovo allestimento di Forza, andrà in scena il 4, 7, 10, 16 e 20 giugno 2021 e annovererà tra gli interpreti la strepitosa Saioa Hernández, Amartuvshin Enknbat che debutta al Maggio, e di nuovo Roberto Aronica e Ferruccio Furlanetto.
Il 28 giugno (altre recite 30 giugno; 3 e 8 luglio) il Teatro della Pergola ospiterà un omaggio alla musica barocca con Il ritorno di Ulisse in patria di Claudio Monteverdi, nuovo allestimento del Maggio che vedrà il maestro Ottavio Dantone dirigere l’Orchestra del Maggio e l’Accademia Bizantina e Robert Carsen recentissimo vincitore del Premio Abbiati 2020, alla regia. Tra gli interpreti Delphine Galou nel ruolo di Penelope.
È Siberia opera rara e mai rappresentata nelle stagioni del Maggio, di Umberto Giordano il quinto titolo in programma durante il Festival. L’opera, composta nei primissimi anni del Novecento, era la preferita del compositore tra i suoi lavori e arriva al Teatro del Maggio per la prima volta dalla sua composizione il 7 luglio (altre recite: 10, 13, 16 e 24 luglio) nel nuovo allestimento con la regia di Roberto Andò non solo regista e sceneggiatore cinematografico e di prosa, scrittore, ma anche lirico e Gianandrea Noseda acclamato direttore alla guida delle più importati internazionali al suo debutto operistico al Maggio Fiorentino. Il cast riunisce stelle di prima grandezza come il soprano Sonja Yoncheva (Stephana) che si cimenterà con uno dei ruoli più impervi e alcune delle arie più ardue di tutto il repertorio sopranile verista, il tenore Arsen Soghomonyan (Vassili) in un ruolo altrettanto impegnativo e il baritono lucchese Gabriele Viviani (Gleby).
Il Maggio è molto felice che per la fine del festival sarà possibile festeggiare l’ottantesimo compleanno del maestro Riccardo Muti che, la sera della sua festa, il 28 luglio sarà sul podio per dirigere una delle opere più amate al mondo delle quali lui è uno dei più grandi interpreti di tutti i tempi il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart. Questo straordinario Don Giovanni va in scena a partire dal 21 luglio (altre recite: 23, 26, 28 e 30 luglio) in un nuovo allestimento in coproduzione con il San Carlo di Napoli con la regia di Chiara Muti e la direzione del grande Maestro. Nel cast Luca Micheletti, conosciuto a Firenze per un suo recente sfavillante Rigoletto e alcuni dei più celebri cantanti del repertorio mozartiano Alessandro Luongo, Mandy Frederich, Mariangela Sicilia, Giovanni Sala, Fatma Said e Vittorio Prato.
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Concerti sinfonici
A Daniele Gatti al quale è stata affidata l’inaugurazione della stagione sinfonica 2021/2021, il 12 settembre 2020, tocca il dare il via al programma sinfonico del Festival il 26 aprile con l’esecuzione di Le Roi des étoiles e Symphonie de Psaumes di Igor Stravinskij, Tod und Verklärung, Op. 24 di Richard Strauss e Preludio e morte di Isotta di Richard Wagner.
Seguono a ruota, il 5 e il 9 maggio, due concerti diretti da Myung-Whun Chung che torna a Firenze per dirigere la Sinfonia n.3 (il 5 maggio) con la voce solita del contralto Gerhild Romberger e la Sinfonia n. 9 (il 9 maggio) di Gustav Mahler.
Il 10 Maggio a salire sul podio fiorentino sarà il maestro Riccardo Muti in uno straordinario concerto in cui dirigerà i Wiener Philarmoniker, tra le più celebri e prestigiose orchestre al mondo, ospiti del Maggio, nell’esecuzione di Meeresstille und glückliche Farth di Felix Mendelssohn, la Sinfonia n.4 di Robert Schumann la Sinfonia n.2 di Johannes Brahms. Il concerto è realizzato grazie al sostegno di Rolex.
L‘8, il 12, il 18 giugno e il 6 luglio il maestro Zubin Mehta sarà impegnato con l’Orchestra del Maggio nell’esecuzione del “Ciclo Brahms”. L’esecuzione delle quattro sinfonie: n. 1 in do minore Op. 68, n. 2 in re maggiore Op. 73, n. 3 in fa maggiore Op. 90, n. 4 in mi minore Op. 98, seguirà l’ordine cronologico di composizione. Con il maestro Mehta i solisti Pinchas Zukerman (8 e 12 giugno) e Amanda Forsyth (12 giugno). L’integrale del ciclo sinfonico brahmsiano si sposerà con l’esecuzione dei suoi grandi concerti per strumento solista e orchestra quali il concerto per violino, il concerto per violino e violoncello e i due concerti per pianoforte.
Il 20 giugno al Teatro della Pergola è previsto il concerto di Frank Peter Zimmermann al violino, con Martin Helmchen al pianoforte per l’esecuzione della Sonata n. 2 op. 100, la Sonata n. 2 op 120, la Sonata n.3 op 108 per violino e pianoforte di Johannes Brahms, la Sonata n.2 Sz 76 di Béla Bartók per violino e pianoforte.
Grande attesa infine per la serata del 27 giugno quando sul palcoscenico del Teatro del Maggio si accenderanno i riflettori sul celeberrimo soprano Anna Netrebko, protagonista di un concerto verdiano con l’Orchestra del Maggio. Sul podio Marco Armiliato.
E’ allo studio inoltre un progetto del Maggio con la società LNDF “Le nozze di Figaro” per un concerto straordinario che potrà tenersi sul palco “inedito” della Visarno Arena, nell’ambito di Firenze Rocks.
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Maggio dei ragazzi 2020/2021
Si conferma anche per la prossima stagione la grande attenzione per il pubblico più giovane, caratteristica che ha sempre distinto il Teatro del Maggio e che si continua a rafforzare con più proposte.
Sono infatti cinque i titoli, per trentadue recite, dedicate ai bambini e ragazzi che vanno a comporre una stagione nella stagione 2020/2021, permettendo ai giovanissimi 14 apprezzare alcuni capolavori della lirica adattati in modo da risultare cuciti su misura, comprensibili e apprezzabili per questo piccolo-grande pubblico.
Il 23 ottobre (altre recite: 24, 25, 29 e 30 ottobre) torna l’Elisir d’amore per i bambini, riduzione del capolavoro di Gaetano Donizetti in un allestimento del Teatro alla Scala ridisegnato per il Maggio Musicale Fiorentino. L’edizione dell’Elisir per giovanissimi spettatori (accorciata da Alexander Krampe) conserva il patrimonio di melodie orecchiabili, ora brillanti ora malinconiche per cui l’opera è conosciuta in tutto il mondo. La regia è di Grisha Asagaroff e sul podio salirà Gianna Fratta per dirigere l’Orchestra Giovanile Italiana e i solisti dell’Accademia del Maggio.
A novembre (il 19, 20, 21, 22, 24, 25 e 26) al Teatro Goldoni e dedicato alle scuole, si apre il sipario su Così fan tutti! L’amore è un gioco – in prima rappresentazione assoluta e in coproduzione con Venti Lucenti- tratto dal celeberrimo titolo della trilogia Mozart-Da Ponte in un nuovo allestimento del Maggio con la regia di Manu Lalli e i solisti dell’Accademia del Maggio che anticipa l’allestimento “per grandi” di Così fan tutte che andrà in scena sul palcoscenico maggiore a fine marzo 2021 con la direzione di Zubin Mehta e la regia di Sven Erich Bechtolf. L’adattamento e le musiche originali sono di Luca Giovanni Logi. A dicembre (il 9, 10, 11, 12, 13 e 15) va in scena il divertente The (van) Beethoven game che coinvolge i più piccini nella scoperta del repertorio del compositore tedesco. Regia di Manu Lalli e allestimento del Maggio Musicale Fiorentino.
Il primo appuntamento dedicato ai più piccini nel 2021 sarà La Cenerentola per bambini di Gioachino Rossini, un allestimento del Teatro alla Scala con la regia di Ulrich Peter – e sul palco gli Artisti dell’Accademia del Maggio – che sbarca a Firenze il 25 febbraio (altre recite 2, 4 e 5 marzo). Chiude la programmazione per i più piccoli, il 30 marzo (altre recite il 31 marzo e il 2 aprile) La principessa di gelo, nuovo allestimento con la regia di Manu Lalli (era in programma per questa primavera) ispirato alla Turandot di Giacomo Puccini e in coproduzione con Venti Lucenti.
L’Elisir d’amore per i bambini e La Cenerentola per bambini sono realizzati con il sostegno Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
Gli spettacoli in coproduzione con Venti Lucenti sono realizzati in collaborazione con l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e il contributo dell’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze.
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Tournée
Saranno numerosi anche gli appuntamenti fuori sede del Maggio Musicale Fiorentino che è un testimone prestigioso della cultura musicale italiana sia nel nostro Paese che nel mondo. Per l’importanza e l’eccezionalità di molte di queste occasioni e collaborazioni internazionali e in rispetto agli altri promotori, le notizie relative alle tournée verranno comunicate nel più prossimo futuro.
Il Teatro del Maggio ringrazia per il sostegno i Soci di diritto Fondatori Pubblici, e i Soci privati Fondazione CR Firenze, Intesa SanPaolo, Enel; Baker Huges, Allianz, Kuehne+Nagel, Gucci, Publiacqua, Toscana Aeroporti, Unicoop Firenze, Salvatore Ferragamo, Toscana Energia, Università di Firenze, Pitti Immagine, Rolex.
Un ringraziamento va anche agli associati Mecenati aziende e privati, ai Sostenitori, ai Benemeriti, agli Effettivi, agli Effettivi junior, ai Soci, ai Soci Corporate. Grazie a tutti gli Abbonati e al pubblico. Un grazie agli Amici del Maggio.