«La musica di Schumann è come un’avventura».
Una definizione che ben si addice perfino alla rappresentazione stessa di Conoscendo Schumann, avendo rischiato più volte l’annullamento a causa dei capricci atmosferici dell’11 luglio 2020. Ma Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci, impavidi e avventurosi, hanno voluto sfidare la sorte, mettendo in scena tutto quello che le imprevedibili condizioni del cielo hanno permesso.
Lo spettacolo ha animato la scena, nonostante tutto, a partire dalla considerazioni sul segno zodiacale di Robert Schumann, nato l’8 giugno 1810 sotto il segno dei Gemelli, quindi volubile e malinconico come il cielo grigio-azzurro che sovrastava l’Arena del Teatro Ragazzi. D’altra parte, ci fanno notare Pisci e Buonarota, neanche il violino (Eleonora Minerva), il violoncello (Gabriele Marchese) e il pianoforte (Elena Brunello) che hanno accompagnato la narrazione eseguendo l’Opera 63 di Schumann possono dirsi definiti da un carattere univoco. La tensione tra emozioni contrastanti e tra opposizioni ritmiche fa della musica di Schumann una narrazione a sé; un’avventura, appunto, un periplo, un viaggio.
Robert Schumann scrisse la sua musica caratterizzandola di colori diversi e contrastanti, abbracciando tutta la sfera dei sentimenti e attribuendo agli strumenti d’orchestra – come i personaggi di una storia – la stessa ambivalenza psicologica che la letteratura dei suoi tempi cominciava ad esplorare.
Con una sensibile simile a quella dell’Astrologia, la vicenda raccontata dalla musica si dipana affianco ai cenni biografici, che Pisci e Buonarota riconducono al suo particolare carattere, contraddistinto da sbalzi d’umore, tentennamenti e decisioni repentine. Una biografia che diventa un racconto avvincente, nella cornice di un cielo brontolante e minaccioso che si fa metafora della vita continuamente sfidata dalla sorte.
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Conoscendo Schumann
a cura di Unione Musicale Onlus
con la partecipazione del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino
Eleonora Minerva violino
Gabriele Marchese violoncello
Elena Brunello pianoforte
Robert Schumann (1810-1856)
Trio in re minore per violino, violoncello e pianoforte op. 63
Mit Energie und Leidenschaft (Con energia e passione)
Lebhaft, doch nicht zu rasch (Animato, ma non troppo presto)
Langsam, mit inniger Empfindung (Lento, con intimo sentimento)
Mit Feuer (Con fuoco)
accompagnamento all’ascolto a cura di Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci