Il progetto triennale dedicato all’incredibile viaggio dei #trentannidifortezza, si conclude quest’anno. Percorso, che dopo tre anni giunge al termine, durante il quale l’universo della Compagnia della Fortezza è stato forza propulsiva di una serie di importanti azioni artistiche, di incontro, di ricerca e di studio, che si sono susseguite in maniera incessante durante tutto l’arco di questo periodo di intensa attività.
Finisce qui il progetto dei Trent’anni, tre anni di celebrazioni, scrive Armando Punzo, necessarie per dar corpo e concretezza a un luogo immateriale da segnare sulla mappa infinita della Compagnia della Fortezza, un territorio inesplorato fatto di idee, opere e progetti, di ricerca, di bellezza e armonia. Questo finale, il lasciarsi alle spalle questa emozionante avventura intellettuale e umana, coincide, per il chiaro disegno di un’idea più grande di noi, con l’inizio dei saggi archeologici preliminari all’avvio dei lavori per la realizzazione del teatro Stabile in carcere a Volterra. Si riparte quindi per una nuova avventura, per una nuova spedizione che ci condurrà ancora più lontano, fino ai limiti più estremi della nostra mappa ideale, per dare forma a un territorio sconosciuto oggi ancora inimmaginabile. Ringrazio i rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni che ci sostengono e i miei compagni di viaggio che dall’inizio mi hanno permesso di affrontare questo viaggio di amore. Alle parole di Punzo si uniscono quelle di Cinzia de Felice: Trent’anni di Fortezza, tre anni di iniziative, progetti e azioni artistiche che, con diversi linguaggi, sono servite a raccontare quanto è stato fatto, ma soprattutto a rendere evidente quanto ancora sarà necessario e si potrà fare. Trent’anni durante i quali più volte ho, e abbiamo, avuto la sensazione di lanciarci nel vuoto pur di realizzare i nostri sogni, senza paura, e sorretti solo dalle nostre visioni. Siamo ancora qua, e dopo oltre trent’anni, ci sentiamo ancora come dei giovani che muovono i primi passi, in un cammino ancora lungo da percorrere, con entusiasmo, energia e sempre pervasi da un briciolo di sana incoscienza.
Il progetto SPECIALE TRIENNALE PER I TRENT’ANNI DELLA COMPAGNIA DELLA FORTEZZA, che ha la direzione artistica di Armando Punzo, l’organizzazione generale di Carte Blanche, a cura di Cinzia de Felice, è promosso e sostenuto da: MiBACT – Ministero per i beni le attività culturali, Regione Toscana, ACRI – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Comune di Volterra, Comune di Pomarance, Ministero della Giustizia – Casa di Reclusione di Volterra.
La storia della Compagnia della Fortezza è una storia fatta di impossibilità, continuamente superate. L’Impossibile, per noi, scrivono da Carte Blanche, ha sempre rappresentato una straordinaria opportunità per dimostrare come, invece, esso fosse una luce al cui raggiungimento ambire per la costruzione di un Uomo nuovo, auspicabilmente migliore di quello che la Storia ha voluto consegnarci. E per questo 2020 la storia ha voluto metterci davanti ad una sfida enorme, quella dell’epidemia mondiale di Covid-19. Una situazione inattesa, senza dubbio, che ha colto tutti di sorpresa, impreparati, spesso incapaci di tenere testa a un qualcosa più grande dell’immaginabile. La Compagnia della Fortezza, ancora una volta, è riuscita a cogliere nello scenario drammatico uno squarcio attraverso il quale poter dare forma a quello che prima era impensabile. Invece che abbandonare il campo, ovvero il nostro Teatro Renzo Graziani all’interno del carcere di Volterra, il lockdown ci ha dato modo di inventare nuove forme e modi per continuare a lavorare attorno al progetto Naturae, mantenendo intatto il rapporto tra tutti i componenti di quella casa accogliente che è la Compagnia della Fortezza. Nessuno è stato tagliato fuori, grazie anche alla lungimirante e generosa disponibilità della direzione del carcere (ovviamente restando nei parametri di quanto ammesso dalle nuove disposizioni del DAP), assieme alla quale, quotidianamente, sono state studiate soluzioni che permettessero di non abbandonare il presidio cultural-teatrale che è il pane quotidiano per tanti dei nostri attori reclusi. L’idea di rilanciare è insita nella natura della Fortezza.
Fino alla mezzanotte di sabato 18 luglio sarà possibile fare richiesta di autorizzazione all’ingresso in carcere per assistere a Naturae. La vita mancata – primo quadro, versando la donazione che darà diritto a partecipare all’estrazione che assegnerà i 15 ingressi. Il 30% delle donazioni così ricevute verrà devoluta in beneficenza e impiegata per sostenere l’intervento degli scavi archeologici del recentemente scoperto Anfiteatro Romano di Porta Diana di Volterra, considerato uno dei rinvenimenti più sensazionali degli ultimi decenni. Un gesto simbolico anche questo, con il quale renderci partecipi dell’incredibile vocazione culturale millenaria di Volterra, da sempre votata al teatro quale sublime forma d’arte per ripensare l’Uomo, nonché per testimoniare l’inossidabile volontà della Compagnia della Fortezza e di chi la sostiene verso l’apertura e il creare ponti, tessere reti e instaurare mutualistici rapporti di collaborazione finalizzati ad un approccio di “sistema” che proietta la città di Volterra verso la candidatura a Capitale della Cultura Italiana per l’anno 2022 (seguire la procedura online al link http://www.compagniadellafortezza.org/new/storia/30-anni-di-fortezza/spettacoli/naturae-la-vita-mancata/).
Il nuovo lavoro della Compagnia della Fortezza si sdoppia quest’anno in due quadri: Naturae. La vita mancata – primo quadro, in scena dal 28 luglio al 2 agosto 2020 (ore 16.00) nella Fortezza Medicea/Casa di Reclusione di Volterra (ingresso su autorizzazione. La partecipazione allo spettacolo si svolgerà nel rispetto delle previsioni dei DPCM recanti misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19); e Naturae. La valle dell’innocenza – secondo quadro, site specific l’8 e il 9 agosto al Padiglione Nervi dell’ex Salina di Stato, ore 17.30 e 21.30 (Saline di Volterra – ingresso con prenotazione obbligatoria. La partecipazione allo spettacolo si svolgerà nel rispetto delle previsioni dei DPCM recanti misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19).
Così il lavoro nelle parole di Armando Punzo: Stiamo lavorando contro la Genesi, contro la condanna dell’uomo ai suoi limiti, contro il canone occidentale, contro noi stessi e ciò che definiamo realtà. Abbiamo immaginato un Lui che con coraggio si è spinto lontano in questa ricerca. Il viaggio, la fuga in avanti hanno segnato la sua esistenza, hanno dato forma al suo pensiero, alla sua interiorità fin dall’inizio della saga. Nell’opera di Shakespeare aveva intravisto l’affresco dell’umanità da cui sentiva il bisogno di allontanarsi, Beatitudo con Borges ha rappresentato la possibilità del sognarsi diverso, gli ha fatto scoprire una parte sacrificata dentro di sé, luminosa, desiderante. In Naturae si tratta di innestare questa idea nella vita. In questi due nuovi quadri il sogno a occhi aperti dell’innocenza deve mostrarsi in tutta la sua concretezza.
Due i luoghi simbolo per la presentazione di questo visionario lavoro, la Casa di Reclusione di Volterra, dove è nata e cresciuta la Compagnia della Fortezza e il Padiglione Nervi dell’ex Salina di Stato di Saline di Volterra, un grande stabilimento industriale dove viene prodotto il sale più puro d’Italia.
L’azione teatrale site specific del secondo quadro è, infatti, stato scelto un luogo unico, in dialogo con la natura del luogo, l’uomo e il territorio nella gigantesca e magnificente struttura del Padiglione Nervi dell’ex Salina di Stato di Saline di Volterra, circondati da sale che si fa cristallo purissimo e si carica di luce con la sacralità di un elemento che ci lega alla vita e alla natura ancora sopita dell’uomo. Uno spettacolo che si fa opera d’arte, permettendo alle persone di partecipare ad un gesto artistico collettivo, transitorio, momentaneo, immaginato in uno spazio industriale ancora in uso, e che rientra in quel concetto d’arte effimera, quasi impalpabile, che passa e poi scompare, che resta solo nel ricordo di scatti fotografici, video e schizzi preparatori, eppure lascia un segno profondo e indelebile in chi lo ha attraversato.
Una produzione di: Carte Blanche – Tieffe Teatro con il sostegno di: MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Regione Toscana, ACRI-Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Comune di Volterra, Comune di Pomarance, Ministero della Giustizia Casa di Reclusione di Volterra.
Nell’ambito del progetto #trentannidifortezza si svolgono, come da tradizione, incontri, presentazioni, mostre ed eventi legati al mondo della Fortezza.
Dal 23 al 30 luglio si svolge, presso la Fortezza Medicea/Casa di Reclusione di Volterra, la Masterclass di alta specializzazione con la Compagnia della Fortezza rivolta a operatori artistici è una delle azioni previste dal progetto Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza, sostenuto da ACRI – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa. La masterclass della durata di otto giorni alla quale partecipano operatori, provenienti da tutta Italia, per formarsi alla scuola della Fortezza sotto la guida di Armando Punzo insieme agli altri 11 registi delle esperienze partner. Il progetto, a cura di Carte Blanche – Centro Nazionale Teatro e Carcere, nato tre anni fa come esperimento pilota allo scopo di esportare l’esperienza trentennale e il modello operativo della Compagnia della Fortezza di Volterra, è arrivato ora alla creazione di una rete nazionale che coinvolge dieci fondazioni bancarie e dodici strutture teatrali che operano professionalmente nelle carceri. Il progetto è sostenuto e promosso da ACRI-Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa con Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra che è capofila, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Con il Sud, Fondazione CariSpezia, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione di Sardegna, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo. La masterclass sarà condotta da Armando Punzo insieme agli altri registi delle strutture partner del progetto: Daniela Mangiacavallo per Associazione Baccanica/carcere di Palermo; Elisabetta Baro per Teatro e Società/carcere di Torino; Ivana Trettel per Opera Liquida/carcere di Milano Opera; Enrico Casale per Associazione Gli Scarti/carcere di La Spezia; Vittoria Chiacchella per il Teatro Stabile dell’Umbria/carcere di Perugia; Mattia De Luca e Paolo Fronticelli Baldelli per il Teatro dell’Argine/carcere di Bologna; Alessandro Mascia per Cada Die Teatro/carcere di Cagliari; Marco Mucaria per Voci Erranti onlus/carcere di Saluzzo (CN), Mirella Cannata, Sandro Baldacci, Carlo Imparato e Serena Andreani per Teatro Necessario/carcere di Genova, Alessia Gennari per FormAttArt/carcere di Vigevano (PV), Leonardo Tosini e Marco Mattiazzo per il Teatro Stabile del Veneto/carcere di Padova. Un grande progetto, unico a livello europeo, che vede protagonista Volterra, luogo dove da oltre trent’anni si rinnova quotidianamente il miracolo della rigenerazione umana attraverso la cultura.
Il 30 luglio (ore 18.30 – Anti Social Social Park / Parco Archeologico E. Fiumi – Volterra) presentazione di Per Aspera Ad Astra – Come Riconfigurare Il Carcere Attraverso La Cultura E La Bellezza. Un Grande Progetto Di Rigenerazione Umana, progetto nazionale di rete a sostegno del teatro in carcere a partire dal modello operativo della Compagnia della Fortezza, sostenuto e promosso da ACRI – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa. Intervengono: Giorgio Righetti – Direttore Generale di ACRI / Roberto Pepi – Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra / Armando Punzo – regista e direttore artistico Compagnia della Fortezza / rappresentanti di Fondazioni di origine bancaria, associazioni teatrali partner del progetto e istituzioni locali (ingresso libero fino al raggiungimento della capienza massima consentita nel rispetto delle previsioni dei DPCM recanti misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19).
Il 29 luglio (ore 18.30 – Teatro di San Pietro – Volterra) inaugurazione del ristrutturato Teatro di San Pietro, grazie alle azioni di riqualificazione e restauro del Progetto Sogni e Bisogni/Impresa Sociale Con I Bambini. In questa nuova fase post-restauro il teatro vedrà ufficializzare un affiancamento gestionale e una residenza permanente ai ragazzi dell’Associazione studentesca Vai Oltre!, che cureranno in prima persona una serie diversificata di attività culturali, rassegne teatrali e musicali, laboratori, stage e altre iniziative rivolte principalmente ad un pubblico giovane. Per l’occasione, e fino a settembre 2020, il teatro di San Pietro ospita la videoinstallazione In Lucem Le Parole / I Suoni / I Corpi / L’idea, un viaggio nel tempo e nello spazio, dalla rappresentazione alla visione di un’idea di Luca Serasini, artista che vede la luce come elemento principale del suo lavoro, fonte di vita e sinonimo di forza ed energia. Per la realizzazione della videoinstallazione attinge allo sconfinato materiale video dell’archivio della Compagnia della Fortezza per la conclusione del progetto #trentannidifortezza. Progetto sonoro di Andreino Salvadori, cura Cinzia de Felice. Sempre il 29 luglio (dalle 19.30 in poi – Parco Archeologico E. Fiumi – Volterra) Happy Ending Party, nell’ambito di Anti Social Social Park – VaiOltre!
Dal 27 luglio al 10 agosto Via Dalla Pazza Folla – bookshop tematico allestito nella storica Libreria de l’Araldo di Volterra (via Ricciarelli 30). Un luogo sospeso in cui rifugiarsi, tra libri e oggetti vintage, per scomporre e ritrovare le drammaturgie degli spettacoli della Compagnia della Fortezza, approfondendo argomenti e tematiche tramite una selezione speciale di volumi e opere.
Voglio sognare un uomo e imporlo alla realtà – parole, musiche e suoni dal teatro della Compagnia della Fortezza, racconto sonoro in cinque capitoli, a cura di Cinzia de Felice, drammaturgia musicale Andrea Salvadori. Un omaggio alla Compagnia della Fortezza, il 15, 16, 22, 23, 29 agosto (ore 17.00) in onda su STORIE TEATRALI 50 – Rai Radio 3 Pantagruel. Un progetto appositamente creato per Rai Radio 3 che attinge all’immenso archivio storico della Compagnia della Fortezza, allo scopo di renderlo sempre più vivo e condiviso con tutti. Cinque capitoli grazie ai quali si attraverseranno atmosfere di prove e momenti di alcuni degli spettacoli storici della compagnia, si seguirà lo scandire del tempo attraverso l’evoluzione della ricerca artistica e della scrittura drammaturgica di Armando Punzo con l’ascolto di una selezione dei suoi testi più significativi, si riascolteranno le voci di alcuni tra i suoi più straordinari attori nonché le indimenticabili colonne sonore che hanno accompagnato questi anni di vita e di teatro.
Altra tappa significativa (26 settembre – ore 17.00 – Biblioteca Comunale di Volterra) l’inaugurazione dell’Archivio Storico della Compagnia della Fortezza, intitolato all’Avv. Augusto Bianchi Rizzi. Si inaugura presso la Biblioteca Comunale di Volterra la nuova sede ufficiale dell’Archivio Storico della Compagnia della Fortezza, dichiarato nel 2014 “Bene di interesse storico archivistico di particolare importanza” dalla Soprintendenza archivistica per la Toscana. Uno spazio di studio e ricerca che sarà sempre accessibile al pubblico durante gli orari di apertura della Biblioteca e che potrà accogliere le decine di studenti e ricercatori che giungono ogni anno a Volterra per seguire e studiare la Compagnia della Fortezza. L’Archivio storico della Compagnia della Fortezza nasce da una sinergia progettuale tra Carte Blanche, il Dipartimento delle Arti dell’Alma Mater Studiorum – Universitá di Bologna e la Soprintendenza archivistica per l’Emilia Romagna con il coordinamento scientifico della Professoressa Cristina Valenti. In occasione dell’inaugurazione si apre la mostra Dentro La Storia, la storia della Compagnia della Fortezza in un racconto fotografico di Stefano Vaja. Dentro la storia della Compagnia della Fortezza e dentro la storia della città di Volterra. Ma anche dentro la storia del teatro contemporaneo. Le fotografie di Stefano Vaja offrono la possibilità di fare un viaggio a ritroso negli ultimi ventidue anni di attività di una delle più importanti compagnie della scena teatrale internazionale. La mostra resterà in esposizione permanente nei locali dell’Archivio Storico e sarà sempre visitabile negli orari di apertura della Biblioteca Comunale
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