Quello andato in scena ieri sera al Teatro Romano di Fiesole, a firma Maurizio Lombardi, con le musiche di Giuseppe Scarpato e la regia di Edoardo Zucchetti, è un moderno varietà, una prima serata degli anni d’oro della tv. Ma dal vivo, oggi, col vento – anche troppo – tra i capelli.
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Puccini per l’Estate Fiesolana, mette insieme racconti, musica, improvvisazione, imitazioni di personaggi reali e interpretazione di personaggi inventati, più reali dei primi.
Le chitarre di Scarpato legano e sciolgono le parole di Lombardi, strumentista vocale, in un concerto teatrale in cui ci si stupisce di come un palco con soli due artisti possa sembrare così affollato. A Fiesole ieri sera c’erano i pilastri del teatro, c’era una famiglia fiorentina alle prese col lockdown, c’era una moglie coi capelli lunghi, parecchio lunghi, c’era un prestigiatore che ci aveva preso la mano, c’era un nonno che apparecchiava una tavola antica. C’era un giudice impomatato, c’era uno che scavava una fossa. C’era la Milano degli anni ’60 dove si faceva la storia della musica italiana. C’era pure un androide che dialogava con Leopardi: una meta-operetta morale rock con cui il pubblico, seduto su scaloni romani, si è visto catapultato nel futuro.
«Tutto è nulla al mondo» scriveva il poeta di Recanati, tra le cui doti non era certo l’ottimismo – sempre ammesso che di dote si tratti. Basta togliere un accento, una lacrima, magari trasformare la vocale in un & commerciale, e il gioco è fatto. Quel tanto di anglosassone che serve a rendersi conto che poi la stand up comedy mica se la sono inventata loro. C’è davvero poco, nel mondo dell’arte che non abbia trovato, se non la nascita, l’adolescenza in Italia. E in Tutto & Nulla c’è la voglia di ripercorrerla, per quanto possibile in novanta minuti, la storia di un paese e dei suoi artisti, poeti e prosatori, cantanti e attori.
Dopo il lungo digiuno degli ultimi mesi, una scorpacciata di note e scenette, canzoni e ricordi, per combattere la nostalgia da palcoscenico con leggerezza. Maurizio Lombardi sembra nato per fare questo – meglio, per fare anche questo – quando ridiamo e ci ritroviamo nelle sue fotografie viventi di oggi e di ieri. Tutto & nulla era nelle testa degli autori già da qualche tempo, ma è figlio di questo periodo tra quattro mura, che gli ha regalato lo spunto e l’occasione.
Il titolo è ripreso dall’epitaffio sulla tomba di Cyrano de Bergerac:
«Fisico, filosofo eccellente.
Musico, spadaccino, rimatore,
del ciel viaggiatore,
Amante, non per sé, molto eloquente,
Qui riposa Cyrano
Ercole Saviniano
Signor di Bergerac,
che in vita sua fu tutto e non fu niente!»
Come nella vita di un attore, che si fa fatica a spiegare. E allora un ragazzo torna alla casa dei nonni, un marito raccatta uno scontrino, una figlia si fidanza, qualcuno canticchia Se potessi avere mille lire al mese e le sfilate, le entrate, gli omaggi, le citazioni, che alla fine torni a casa -Di che parlava lo spettacolo? -Mah, di nulla in particolare, però mi sono divertito tanto!
Dopo il tutto esaurito di ieri sera e una data al Festival Mont’Alfonso sotto le stelle a Castelnuovo Garfagnana il 9 agosto, lo spettacolo tornerà a Fiesole il 2 settembre.