Vinicio Capossela al Festival delle Nazioni. Il geniale cantautore, ‘ri-trovatore’, ‘immaginatore’ porterà a Città di Castello il suo progetto Pandemonium. Narrazioni, piano voce e strumenti pandemoniali in trio con Vincenzo Vasi a theremin, vibrafono, percussioni e altre diavolerie e Andrea Lamacchia al contrabbasso. Il concerto si svolgerà venerdì 18 settembre 2020 alle ore 21.00, nel Teatro degli Illuminati.
«Il demone a cui mi riferisco in questo Pandemoium – spiega Vinicio Capossela – è il dáimōn dei greci. L’essenza dell’anima imprigionata dal corpo che è il tramite tra umano e divino. Il destino legato all’indole, e quindi al carattere. Pan Daimon, tutti i demoni che fanno la complessità della nostra natura, tutte le stanze di cui è composto il bordello del nostro cuore. (Pan e Daimon, tutti insieme). Il Pandemonium è la somma delle nature nelle loro contraddizioni. Per esempio, ambire all’unione e allo stesso tempo coltivare la clandestinità, avere tensione alla spiritualità e dissiparsi nella carne, ambire all’unità e andare in mille pezzi. Un luogo in cui tutte le nature del nostro carattere hanno voce per esprimersi. Nature che generano cacofonia, il pan panico, la confusione del tutto quanto, l’entropia incessante che ci fa continuamente procedere e separare. Tutti i dáimōn, come in un vaso di pandora liberati nell’isolamento e nell’insicurezza che ci ha colti nella pandemia. Nuove e antiche pestilenze. Ma allo stesso tempo il dáimōn è l’angelo, l’entità che fa da ponte col divino. Perché un po’ di divino nell’uomo c’è, pure se impastato col fango e il dáimōn lo rimesta e solleva. Che musica fa il Pandemonium? Ho sentito parlare di questo enorme strumento, un grande organo fatto di metalli estratti dalle viscere della terra, dalle creature intraterrestri, i nani che battono e forgiano nelle cavità ctonie, il cui rimbombo ci raggiunge col brontolare del tuono, e provoca il frastuono. Il disordine continua il suo lavoro, fino nelle fibre dell’invisibile e ci modifica incessantemente. Noi cerchiamo di mettere un po’ di ordine, salvare qualche emozione pura, forgiandola in canzone e suonandola in solitudine. Una solitudine amplificata. C’è sì un compagno, un rumorista intraterrestre, Vincenzo Vasi, ma è lì per fare sentire la mancanza dell’orchestra, non per colmarla. Funge da amplificatore di echi nella solitudine della pancia della balena, durante l’eclissi. Amplifica le sue volte, le sue caverne e i suoi strati. Batte i metalli delle piastre del vibrafono e li fa espandere, come la goccia provoca cerchi quando cade. Suona le voci fantasma nascoste nel Theremin e rigenera i suoni del mondo. E poi c’è l’intimità del colloquio, così come è avvenuto nella distanza. La narrazione che svela le storie e gli scheletri negli armadi delle canzoni. Un repertorio scelto di volta in volta nei cunicoli scavati in trent’anni di canzoni. Questa è l’intimità che si propone il nostro incontro pandemoniale in musica nell’estate dei ruggenti anni Venti, Venti».
Per informazioni ticket@festivalnazioni.com, 349 8092046 / 075 8555901.
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Cinema, teatro, musica classica e pop, jazz, rap ed elettronica; ma anche danza, arte e la grande novità del ‘palco mobile’ Cricket PE30: è trasversale e ricchissimo il programma degli eventi collaterali del Festival delle Nazioni, che dal 17 al 29 agosto 2020 farà da contorno e da cassa di risonanza ai grandi concerti del cartellone principale. Il tutto in omaggio alla Russia, la Nazione ospite di questa cinquantatreesima edizione.
Dopo l’‘anteprima’ con la proiezione cinematografica del film Nureyev – The White Crow di e con Ralph Fiennes nella splendida cornice del Parco di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, la programmazione degli eventi collaterali si fa sempre più fitta e già nella giornata di domani, mercoledì 19 agosto, proseguirà con una tripletta: tre sono infatti gli eventi che si susseguiranno in quella serata a partire dalle ore 19.30, quando Piazza Gabriotti ospiterà uno spettacolo di poesia e musica dal titolo Matrioska Poetry con letture dei versi dell’artista Irene Vergni e musica elettronica improvvisata di Lorenzo Meazzini. Alle 21.00 ci si potrà spostare in Piazza Matteotti per un concerto imperdibile nato dalla collaborazione del Festival delle Nazioni con Novamusica Concert Halls, con il sostegno di SoGePu SpA: Il Classico incontra il Jazz – questo il titolo dell’evento – vedrà impegnati Claudio Piastra alla chitarra, Simone Pagani al pianoforte, Franco Catalini al contrabbasso e Massimo Melillo alla batteria, in un programma musicale di sicura fascinazione, che proporrà in apertura il tema di Jill da Gabriel’s Oboe di Ennio Morricone, poi la Suite da Cineromanza per chitarra e trio jazz di Joshua Moretti – composta proprio per Claudio Piastra –, il celeberrimo standard Take Five di Paul Desmond nella ‘versione’ per piano trio jazz e infine il Concerto per chitarra classica e piano jazz di Claude Bolling. A seguire, alle ore 22.00, Piazza Gabriotti sarà palcoscenico di un evento tra teatro e danza: Un salotto per Čechov a cura dell’Associazione teatrale Il Castellaccio e Studio Danza Rita e Roberta Giubilei. I tre appuntamenti sono stati resi possibili grazie al contributo del Rotary Club Città di Castello.
Sempre nella giornata di mercoledì 19 agosto, alle ore 18.00, il Festival delle Nazioni proporrà un appuntamento ‘fuori porta’, il concerto del Quartetto Cherubini a Cascia, in Piazzale San Francesco: un progetto speciale nell’ambito delle manifestazioni culturali regionali per la promozione dei territori del cratere sismico. La formazione composta dai quattro sassofonisti Simone Brusoni al sax soprano, Adele Odori al sax contralto, Leonardo Cioni al sax tenore e Ruben Marzà al sax baritono si esibirà in un programma musicale emozionante e suggestivo, che prevede musiche originali e trascrizioni di pagine di Pedro Iturralde, Händel, Mozart, Scott Joplin, Michael Nyman, oltre al loro ormai celebre arrangiamento dalla colonna sonora di Game of Thrones di Ramin Djawadi, a quello dal Castello errante di Howl di Joe Hisaighi e alla prima esecuzione assoluta delle Canções Brasileiras di Filippo Landi.
Nella prima giornata ufficiale del Festival delle Nazioni, sabato 22 agosto, nell’ambito degli eventi collaterali si svolgerà un concerto speciale, all’alba, e in una location altamente suggestiva, il Santuario della Madonna del Belvedere. Ne sarà protagonista ancora una volta il Quartetto Cherubini, che alle ore 6.00 del mattino, sullo sfondo il panorama dell’Alta Valle del Tevere, suonerà pagine di Musorgskij, Glazunov, Grieg e Nyman. Per chi vorrà, l’evento potrà essere ‘raggiunto’ come momento culminante di una passeggiata, con partenza alle ore 5.00 da Piazza Matteotti, organizzata dal CAI Altotevere.
Di pomeriggio, alle ore 18.00, debutterà invece il ‘palco mobile’ Cricket PE30: una novità assoluta per il Festival delle Nazioni e per Città di Castello. Si tratta di una sorta di ‘camioncino dei gelati’, completamente elettrico ed equipaggiato con batterie TAB, realizzato grazie alla sinergia tra Toyota, Simai e K-ARRAY: muovendosi lentamente, non porterà gelati ma melodie, poesie e arte nelle vie del centro storico tifernate. Al suo esordio, diffonderà Se accendono le stelle Zang Tumb, «cortocircuiti poetici tra futurismo italiano e russo» ideati e realizzati grazie alla genialità di Enrico Paci e Maurizio Perugini.
Domenica 23 agosto alle ore 18.30 avrà luogo l’inaugurazione di Tipostesie, l’installazione audiovideo a cura dell’artista tifernate Michele Mandrelli che trasformerà i locali dell’antica Tipografia Grifani Donati (corso Cavour 4) in suono e spazio da esplorare: «una sorta di racconto onirico – spiega Mandrelli – dove la monotonia e l’imprevedibilità vengono trasformate in suono e video». Dopo l’inaugurazione, l’installazione resterà aperta fino al 29 agosto e potrà essere visitata negli orari di apertura del museo (tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00; giovedì 27 e venerdì 28 agosto anche dalle 21.00 alle 22.00).
Nei giorni successivi tornerà in azione per le vie di Città di Castello il Cricket PE30: martedì 25 agosto 2020 a partire dalle ore 21.30 trasporterà la musica della chitarra di Maurizio di Fulvio e le note del suo progetto Mediterranean Flavours – ancora una volta un evento realizzato in collaborazione con Novamusica Concert Halls; mercoledì 26 agosto 2020 sempre alle 21.30 i tifernati ascolteranno invece la live rap music di ELLECI, nome d’arte del giovanissimo cantautore Leonardo Cumbo; sabato 29 agosto 2020 dalle ore 19.00 – e sarà l’evento conclusivo del cartellone collaterale del Festival delle Nazioni – spazio a Le cose importanti, la musica indipendente del gruppo emergente formato da Giada alla voce, Ylenia alla chitarra e Umberto al basso: vincitore lo scorso luglio del contest per Arezzo Wave, la band presenterà al Festival delle Nazioni il progetto nato in collaborazione con l’Associazione Alice.
Grazie al Consorzio ProCentro e alla preziosa collaborazione dei commercianti del centro storico, anche quest’anno si conferma infine l’iniziativa Vetrine in musica: gli spazi espositivi dei negozi della città saranno allestiti con elementi decorativi in omaggio alla Russia.
Gli eventi collaterali del Festival delle Nazioni, tutti a ingresso gratuito, sono realizzati in collaborazione con il Rotary Club e il Lions Club di Città di Castello.