Ritorno alla Scala. Il Teatro ritorna con l’opera lirica, con La traviata, uno dei titoli scaligeri più significativi nella sua storia, anche se privata della sontuosa, recente cornice scenografica, così come prescrivono le norme indicate per la difesa dall’attuale pandemia.
Secondo la genesi dell’opera, Traviata nacque in un periodo che Paolo Gallarati definisce di “laboratorio” ossia quando Verdi elaborò una nuova idea di teatro, cercando nuovi libretti dove fossero assenti forti contrasti, ma si verificasse una più attenta visione generale dell’opera. Questa, su libretto di Francesco Maria Piave, si basa su La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio: si dice che Verdi fosse rimasto molto colpito dal soggetto dopo aver assistito a una rappresentazione della commedia, tanto che la composizione dell’opera avvenne in breve tempo, subito dopo la lettura del testo inviatogli da Marie Escudier, in stretto contatto con il librettista in “una specie di euforia”. Verdi, più che mai convinto del suo lavoro, scrisse a Cesare De Sanctis: “A Venezia faccio La Dame aux camélias, un soggetto dell’epoca. Un altro forse non l’avrebbe fatto per i costumi, per i tempi…”.
Ci sia consentita una domanda: cosa avrebbe fatto Verdi in questi nostri difficili tempi?
La traviata nello spettacolo storico di Liliana Cavani avrebbe dovuto segnare il grande ritorno della Scala in Giappone, dal 15 al 27 settembre. Le ben note vicende non hanno consentito una imponente trasferta; l’opera apre invece il cartellone operistico d’autunno diretta, come del resto sarebbe stato a Tokyo, da Zubin Mehta, considerato tra i più autorevoli direttori verdiani, per il capolavoro di un autore molto amato.
Prende quindi un particolare, affettuoso significato la dedica scritta da Mehta in occasione del suo ritorno: “Sono ben consapevole di quanto siano stati terribili i momenti che tutti a Milano e alla Scala hanno passato negli ultimi mesi e sono molto felice che i miei colleghi abbiano il coraggio e la forza di riaprire questo meraviglioso Teatro per permettere a tutti di tornare ad ascoltare splendida musica. In questa difficile situazione auguro al nuovo Sovrintendente tutto il meglio e tanto successo”.
Si potrà ascoltare alla Scala “la splendida musica” nei giorni 15, 18, 22, 25 e 28 settembre. Tra gli interpreti Marina Rebeka e Leo Nucci.
Nell’incontro “Un dramma breve di molto interesse, di molto movimento, di moltissima passione”, con ascolti e video, parla de La traviata Raffaele Mellace, Professore di Musicologia e Storia della Musica all’Università di Genova.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti