Quella sua magia indiscussa, capace di trasformarsi in volti e storie che si intrecciano in un unico fantastico sogno. Arturo Brachetti è un poeta contemporaneo dell’arte dell’illusionismo e il suo stile inconfondibile lo ha portato a calcare le più importanti platee internazionali tra giochi di luci e ombre. Una sfida dietro l’altra per il trasformista più veloce del mondo, entrato a pieno titolo nel Guiness dei primati nel 2002.
“E’ la realtà immaginata che ci rende più felici”, ama dichiarare spesso l’artista torinese che il prossimo 3 ottobre, presso il Teatro Basilica, in piazza di Porta San Giovanni 10 a Roma, sarà l’assoluto protagonista di una serata speciale promossa dall’Associazione Culturale Eureka, da anni impegnata nel sottolineare il valore delle autentiche eccellenze nell’ambito della cultura, della musica, dell’arte, dello spettacolo. 41 anni di carriera, milioni di spettatori, 400 costumi e 188 centimetri di altezza “al ciuffo”, caratteristica che lo rende ancor più inimitabile.
L’uomo dai mille volti, considerato The Legend of quick change, un vero mito vivente nel mondo della visual perfoming art, ripercorrerà le fasi salienti della sua carriera a partire dai suoi esordi, appena quattordicenne, insieme a Marco Ghitarrari e Pierluigi Pietricola, presidente e vice presidente del Premio Internazionale “Le Cattedrali Letterarie Europee”, il prestigioso riconoscimento assegnato ad illustri personaggi, tra i quali Ennio Morricone, Carlo Verdone, Salvatore Accardo, David Lynch, ed istituito con lo scopo di porre in evidenza la cultura nella sua accezione più vasta per valorizzare quanti hanno contribuito a consolidare una forte identità europea. Nel corso dell’evento, con ingresso ad inviti e nel pieno rispetto delle misure di sicurezza, sarà consegnato al prestidigitatore Adriano Scarafile, il Premio Excellentissimus che ogni anno riconosce il talento di una giovane promessa. Ingresso ad inviti nel rispetto delle misure di sicurezza previste dalle normative.