Continua martedì 22 settembre con la musica di Terry Riley (ore 18.30 e 21.30) il ciclo di tre concerti di Sentieri selvaggi alla Casa degli Artisti Extreme minimalism, parte della stagione 2020 Elettricità. Gli altri appuntamenti monografici sono dedicati a Philip Glass (lo scorso martedì 15 settembre) e a Steve Reich (il prossimo martedì 29 settembre, ore 18.30 e ore 21.30). Con i tre concerti di settembre Sentieri selvaggi torna al minimalismo – corrente artistica che ne ha segnato profondamente la storia – a partire dalle rivoluzionarie intuizioni dei suoi pionieri. Proprio agli “amici americani” l’Ensemble aveva dedicato la sua prima stagione nel 1998, inaugurata al Teatro di Porta Romana con la premiere mondiale di Proverb di Steve Reich e la prima esecuzione italiana di A madrigal opera di Philip Glass, e conclusa con In C di Terry Riley. La nuova stagione torna ai loro lavori della seconda metà degli anni ’60: il materiale musicale si riduce, il tempo diventa terreno di sperimentazione e la musica un flusso di energia. All’ascoltatore è richiesto un cambio di prospettiva, occorre prestare attenzione, fin nei minimi dettagli, a un apparentemente semplice “gesto” musicale e il suo dispiegarsi nel tempo.
La rassegna Extreme minimalism è realizzata in collaborazione con Casa degli Artisti / Milano.
Come per In C, ideato nel 1964 e diventato una sorta di manifesto del minimalismo, nei suoi primi lavori per tastiera Terry Riley costruisce degli “eventi del suono”: la partitura è una serie di pattern da combinare, ad ogni esecuzione il brano è diverso, definito dalle interazioni tra gli interpreti. Dopo aver portato In C alla Triennale di Milano, alla Metropolitana di Brescia e alla Mole Antonelliana di Torino, i musicisti di Sentieri selvaggi si immergono nelle «lunghe meditazioni sonore» dei Keyboard Studies, così definiti dal loro autore. Good Medicine – ultimo quartetto del monumentale ciclo Salome Dances for Peace, scritto nel 1986 per il Kronos Quartet – appartiene a un periodo successivo, in cui il compositore si lascia guidare da un elemento narrativo, in questo caso Salome, tornata a danzare duemila anni dopo la vicenda biblica.
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- martedì 22 settembre, ore 18.30 e ore 21.30
Casa degli Artisti
Extreme Minimalism #2
TERRY RILEY
Keyboard Study n. 1 (1965)
per due tastiere
Good Medicine (1986)
per quartetto d’archi
Keyboard Study n. 2 (1965)
per due tastiere
Sentieri selvaggi
Andrea Rebaudengo tastiera
Giovanni Mancuso tastiera
Daniele Richiedei violino
Stefano Raccagni violino
Elena Favilla viola
Aya Shimura violoncello
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Biglietti
Intero € 10
Ridotto Over 65 e Under 30 € 8
Ridotto Amici selvaggi € 5
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- martedì 29 settembre, ore 18.30 e ore 21.30
Casa degli Artisti
Extreme Minimalism #3
STEVE REICH
Phase Patterns (1970)
per quattro tastiere
Violin Phase (1967)
per violino e nastro magnetico
Come out (1965)
per nastro magnetico
Four Organs (1970)
per quattro tastiere e maracas
Sentieri selvaggi
Carlo Boccadoro tastiera
Andrea Rebaudengo tastiera
Giovanni Mancuso tastiera
Valentina Messa tastiera
Mirco Ghirardini maracas
Piercarlo Sacco violino
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Biglietti
Intero € 10
Ridotto Over 65 e Under 30 € 8
Ridotto Amici selvaggi € 5
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Note di sala
Nel 1965, un anno dopo aver partecipato alla prima performance di In C di Terry Riley, Steve Reich scopre per caso l’effetto musicale causato dal lento sfasamento nel tempo di una stessa frase: due identiche tracce, riprodotte all’unisono, con la voce del predicatore Brother Walter che apostrofa i fedeli dicendo “It’s Gonna Rain”, iniziano progressivamente a sfasarsi a causa dell’imprevista accelerazione di uno dei registratori. It’s Gonna Rain e Come out sono i primi esperimenti di elettronica in cui Reich esplora il phase shifting, trasposto poi in diversi brani di musica strumentale. Tra essi Sentieri selvaggi sceglie Violin Phase, dove il solista dialoga con le voci di quattro violini riprodotte da un nastro magnetico, e due lavori per tastiere del 1970: Four Organs, il più lungo e celebre prolungamento di un unico accordo nel tempo, e il meno conosciuto Phase patterns, in cui i tasti dell’organo sono utilizzati come fossero tamburi intonati.
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CAMPAGNA AMICI SELVAGGI
Per coloro che desiderano sostenere l’ensemble in tutte le sue attività e contribuire alla commissione di nuova musica, è possibile partecipare alla Campagna Amici Selvaggi 2020, secondo tre diverse modalità:
AMICO da 20 a 50 €
biglietto ridotto per i concerti della stagione 2020
SOSTENITORE da 50 a 2.000 €
1 biglietto omaggio per un concerto della stagione 2020
biglietto ridotto per gli altri concerti della stagione 2020
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MECENATE > 2.000 € (aperto a persone fisiche e imprese)
citazione in qualità di sponsor sui materiali
pacchetto di biglietti omaggio per i concerti della stagione 2020
Tutte le informazioni per aderire alla campagna sono disponibili all’indirizzo: www.sentieriselvaggi.org/amici-di-sentieri-selvaggi/