Nella metà del XV secolo comunità albanesi e croate si insediarono in Molise mantenendo intatta la loro parlata che, pur se inquinata dal tempo, rimane e contraddistingue questi molisani di Campomarino, Montecilfone, Portocannone e Ururi (di origine albanese) e di Acquaviva Collecroce, Montemitro e San Felice del Molise (di origine croata). La lingua parlata nel Cinquecento si può ascoltare nelle piazze dei paesi albanesi e croati.
Anche questa è una risorsa e così il mare Adriatico. Se un giorno fu la via percorsa da Albanesi e Croati per giungere nel Molise, nulla toglie che torni ad essere via di comunicazione per popoli, commerci e idee. Quale veicolo è più indicato dell’Arte per rafforzare i legami tra le sponde dell’Adriatico?
Spinti da questa idea nasce il Festival Futura Memoria Adriatica, un incontro tra artisti dei tre paesi coinvolti che hanno come obiettivo da un lato quello di dare nuova linfa vitale ai paesi molisani in via di abbandono e spopolamento grazie a un nuovo “ripopolamento”, questa volta creativo. Dall’altro lato cucire rapporti culturali con Croazia e Albania per creare quel ponte necessario tra le due sponde dell’Adriatico e dare vita a scambi e rapporti utili all’economia turistica e culturale.
Il programma degli eventi prevede, sabato 26 settembre dalle ore 18.00 a San Felice del Molise e sabato 03 ottobre sempre dalle ore 18.00 a Montecilfone, primi due appuntamenti per il Festival Futura Memoria Adriatica, con la presentazione degli artisti selezionati, provenienti da Italia, Albania e Croazia, per la residenza di sette giorni, dal 03 al 09 ottobre, per ognuna delle due location molisane, volta a produrre performance di teatro danza distinte e contaminati tra loro e che saranno presentate nella fase finale del Festival sabato 10 ottobre a Montecilfone e domenica 11 ottobre a San Felice del Molise.
Durante il periodo di residenza ogni artista curerà un workshop rivolto alla popolazione e a quanti vorranno partecipare.
La prima edizione di Futura Memoria Adriatica, grazie a questa nuova linfa artistica e culturale, propone un’indagine volta a promuovere il riuso e la valorizzazione di un patrimonio abitativo e paesaggistico, dei piccoli comuni molisani coinvolti, vittime di decenni di spopolamento e abbandono, che comprenda una riflessione su architettura, tradizioni orali e artigianali, che possa divenire un campo di sperimentazione artistica e culturale.
L’obiettivo principale del Festival consiste nel valorizzare il territorio molisano di origine albanese e croata nelle sue bellezze più “nascoste”, raccogliendo il germe della tradizione per trasformarlo, nel presente, in un nuovo modo di abitare dei luoghi spesso sconosciuti, perché marginalizzati e abbandonati nel processo di sviluppo contemporaneo.
FMA 2020 è ideato e promosso dall’Associazione Culturale Frentania Teatri con la direzione artistica di Giandomenico Sale, il contributo della Regione Molise nell’ambito del Patto per lo sviluppo della Regione Molise, Area Tematica Turismo è Cultura, Programma integrato per lo sviluppo e la promozione del turismo “Molise che incanta”.
In collaborazione con: comune di Montecilfone, comune di San Felice del Molise, Teatro Nazionale “Alessandro Moissi” di Durazzo, Associazione Culturale Kamastra, Associazione AGIMI albanesi d’Italia, Associazione APS ART – Centar za Pozorisna Istrazivanja di Belgrado.
Giandomenico Sale
Direttore Artistico
FUTURA MEMORIA ADRIATICA