Una lectio del botanico, accademico e saggista italiano in occasione dell’uscita di La pianta del mondo (Laterza)
in memoria di Giulia Maria Crespi
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Direttore del laboratorio internazionale di Neurobiologia Vegetale, Mancuso ipotizza un mondo vegetale con delle regole che ricalcano il mondo umano. Nella nostra visione antropocentrica dell’universo è difficile immaginare a qualcosa di simile a noi perché noi guardiamo l’universo solo dal nostro punto di vista. In realtà le piante compiono processi e attuano meccanismi molto simili al nostro. Per esempio nello spostamento e nella migrazione sono pioniere per eccellenza: a noi esseri umani sembra incredibile, ma è così. Se noi guardiamo alla singola pianta, il procedimento è sicuramente stanziale, ma dobbiamo invece osservarle in termini di comunità perché nel mondo vegetale non esiste il puro individuo. Così le piante migrano in una maniera che non ha eguali nel mondo degli esseri viventi e si alzano, migrano, viaggiano per sopravvivere. Per farlo usano dei semplici vettori, i semi, e approfittano di ciò che ha reale possibilità di movimento: l’acqua, l’aria, gli animali e gli uomini. Si muovono per chilometri e per anni, raggiungono continenti lontani e lì si adattano a vivere. Mancuso ci conduce così per mano in un mondo meraviglioso, sperduto e sconosciuto e lo fa attraverso La pianta del mondo.
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ORARIO
19.00
PREZZI
Biglietto cortesia 5€
INFO
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it