Nell’epilogo della Tempesta Prospero, spezzati tutti gli incantesimi, invoca l’applauso e il sostegno degli spettatori: dateci aiuto con le vostre mani. Oggi, come quattrocento anni fa, il teatro vive grazie al suo pubblico ed è a lui che l’Elfo dedica la stagione 20/21, accompagnando il verso di Shakespeare con un particolare del dipinto murale di Antonio Marras che popola il corridoio del teatro ed evoca una folla in movimento e decine di mani. Lontani ma presenti, i nostri spettatori sono stati indispensabili in questi mesi con il loro sostegno anche concreto.
Dopo questo periodo di chiusura forzata, l’Elfo sceglie di guardare con ottimismo il futuro e di immaginare una nuova stagione che – pur nel rispetto delle regole che tutelano la salute dei lavoratori e del pubblico – metta al centro del palco, ancora una volta, produzioni corali e d’ensemble, com’è nella sua natura e nella sua storia, trovando il modo di preservare e difendere il lavoro e la libertà creativa degli artisti.
Il cuore del programma sono le tre novità dirette da Bruni, De Capitani e Frongia, a cui si aggiunge la coproduzione dello spettacolo di Carrozzeria Orfeo. Ma saranno molte di più le compagnie e i registi che si avvicenderanno nelle due sale Shakespeare e Fassbinder, che consentono il pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale (con capienza ridotta a 250 e 100 persone). Per la riapertura della sala Bausch attendiamo il 2021 con speranza, ma intanto abbiamo chiesto agli artisti legati all’Elfo di mettere in cantiere nuovi progetti.
Ripartiamo dunque da dove abbiamo dovuto interrompere, presentando finalmente al pubblico Diplomazia di Cyril Gely, che era pronto per andare in scena nel marzo scorso. Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani (anche alla regia con Francesco Frongia) si sfidano sul palco e la posta in gioco è la salvezza di Parigi minacciata dalla furia nazista (16 ottobre/22 novembre). In sala Shakespeare è poi atteso Miracoli metropolitani (1/13 dicembre), il nuovo, visionario spettacolo di Carrozzeria Orfeo, scritto da Gabriele De Luca e presentato al Napoli Teatro Festival nel luglio scorso.
È invece una novità assoluta il lavoro di Elio De Capitani, Moby Dick alla prova (7/31 gennaio), un testo scritto e diretto a suo tempo da Orson Wells intrecciando il capolavoro di Melville con il Lear. De Capitani è Achab, ma è anche un impresario che coinvolge un gruppo di attori, impegnati nelle repliche della tragedia shakespeariana, a provare a mettere in scena la caccia alla balena bianca.
Ha debuttato con successo al festival napoletano anche la produzione diretta da Ferdinando Bruni e da Francesco Frongia, che portano in scena la prima versione italiana del celebre Laramie project di Moisés Kaufman, intitolata Il seme della violenza (5 febbraio/7 marzo). Una compagnia di otto interpreti, impegnati in più di sessanta ruoli, ricostruiscono il brutale omicidio per odio omofobico di Matthew Shepard. Per trasformare l’odio e la paura in speranza e comprensione.
In autunno in sala Fassbinder vedremo gli spettacoli ai quali abbiamo dovuto rinunciare nei mesi scorsi e ritroveremo alcuni successi delle passate stagioni. Luca Toracca completa il suo lavoro su Alan Bennett presentando Un letto fra le lenticchie (2/13 dicembre) e riproponendo Aspettando il telegramma (22 ottobre/8 novembre). Vedremo anche lo spettacolo diretto da Massimo Somaglino, Cercivento, che mette in scena l’ultima notte di due giovani soldati, ingiustamente condannati di tradimento (3/15 novembre). E tornano il monologo di e con Cinzia Spanò Tutto quello che volevo (20 ottobre/1 novembre) e il successo che alcuni anni fa ha visto protagonista Angelo Di Genio, Road Movie (19 /29 novembre). È in arrivo dall’ultimo Premio Scenario la novità di e con Carolina Cametti Bob Rapsodhy (17/29 novembre). Infine un dittico di spettacoli di Dimitri/Canessa, anch’essi segnalati in molti festival, da In-Box 2017 a Kilowatt Festival, al 22° FIT di Lugano.
Anche la seconda parte della stagione è ricca e progettata con sguardo ottimistico: nuove produzioni, coproduzioni con artisti che l’Elfo sostiene con convinzione da anni e compagnie ospiti che il pubblico milanese attende di rivedere in scena. Sono in arrivo Orgoglio e pregiudizio nella versione di Arturo Cirillo con Valentina Picello (9/14 marzo), le Baccanti di Euripide per la regia di Laura Sicignano e l’interpretazione di Vincenzo Pirrotta (16/21 marzo), Pescheria Giacalone e Figli di Rosario Lisma (9/14 marzo), Ferdinando, capolavoro di Ruccello portato in scena da Nadia Baldi, che affida il ruolo protagonista a Gea Martire (23/31 marzo), Il Rumore del silenzio, spettacolo di Renato Sarti sulla strage di piazza Fontana, con Laura Curino (11/16 marzo) e Cirano non deve morire del giovane Leonardo Manzan, premiato alla Biennale di Venezia (18/23 maggio).
La compagnia Eco di Fondo, residente all’Elfo Puccini, presenta il suo ultimo, intenso lavoro, La notte di Antigone, un testo di Giacomo Ferraù e Giulia Viana, ispirato alla figura di Ilaria Cucchi (20/25 aprile).
E tornano Rezza e Mastrella con il bestseller Fotofinish (24/28 maggio), sperando in una primavera che permetta di recuperare una maggiore vicinanza, anche fisica, tra attori e spettatori…
Ma in questa seconda parte della stagione, oltre ai già citati Moby Dick alla prova e Il seme della violenza (che prevedono negli allestimenti anche una versione con ‘distanziamento’), sono in cantiere tante altre novità direttamente prodotte dall’Elfo. Il 2021 si apre con una personale dedicata a Nicola Russo, autore e regista dell’inedito Anatomia comparata, che vede confrontarsi in scena Elena Russo Arman e Marit Nissen, al quale vengono accostate le riprese di Io lavoro per la morte ed Elettra (12 gennaio/14 febbraio). Poi tocca ai debutti, tra produzioni e coproduzioni, che erano stati cancellati nel 2020: lo spettacolo di César Brie Nel tempo che ci resta, un’elegia per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino prodotta con Campo teatrale (19 gennaio/7 febbraio); Farfalle, scritto e diretto da Emanuele Aldrovandi e interpretato da Bruna Rossi e Giorgia Senesi (9/14 febbraio). Senza dimenticare gli spettacoli che erano in programma nella rassegna NUOVE STORIE 2020, intitolata Diritto di Cronaca.
E non è finita qui: Elio De Capitani cura la messinscena di un progetto che aveva proposto a Brescia come lettura scenica, Guardie al Taj di Rajiv Joseph, interpretato da Enzo Curcurù e Alessandro Lussiana (26 febbraio/14 marzo); Francesco Frongia porta al debutto il testo di Emanuele Aldrovandi, Robert e Patti, interpretato da Ida Marinelli, Angelo Di Genio e Loris Fabiani (23 marzo/18 aprile); Ferdinando Bruni dirige Luca Toracca nel testo di Mark Farrelly dedicato a Quentin Crisp La speranza è nuda (27 aprile/9 maggio) e dirige Daniele Fedeli in Una stagione all’inferno (18/30 maggio); mentre Cristina Crippa cura la regia del romanzo di Ian Mc Ewan Nel guscio, affidandolo a Marco Bonadei (3/25 giugno).
Si rinnova la collaborazione con l’Accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico, con lo spettacolo di Tommaso Capodanno Una bellissima domenica a Creve coeur (4/9 maggio) e una personale è dedicata al regista Francesco Petruzzelli (18 giugno/2 luglio).
Trovano posto nel programma anche le produzioni che hanno caratterizzato le stagioni passate, da Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, atteso a Milano e in tour, a Open di Invisibile Kollettivo, da I figli della frettolosa di Berardi e Casolari a Cabaret Ceronetti di Corinna Agustoni ed Elena Callegari, fino a un successo dal titolo emblematico, Il vizio dell’arte.
Dunque si ricomincia. Con emozione ed entusiasmo, ma anche con molta attenzione alla salute degli spettatori e dei lavoratori del teatro. Gli spazi del teatro vengono sanificati quotidianamente, l’impianto di condizionamento immette costantemente aria esterna (escludendo il ricircolo), agli spettatori viene chiesto di indossare la mascherina. Queste ad altre regole importanti sono precisate nel nostro Protocollo anti Sars-cov-2 pubblicato sul sito.
GLI ABBONAMENTI ELFO PUCCINI SONO IN PROMOZIONE FINO AL 21 SETTEMBRE E SONO ACQUISTABILI ONLINE SUL SITO www.elfo.org/biglietteria/abbonamenti.html
O PRESSO LA BIGLIETTERIA DEL TEATRO (dal lunedì al sabato h.10.30/19.00)