In occasione dell’uscita del libro “I mostri” – edito da Feltrinelli
Perché siamo insoddisfatti della politica? Da dove viene il vuoto di fiducia che ha allontanato i cittadini dalle istituzioni?
Di quale Europa siamo tanto diffidenti?
Nel pieno della peggiore crisdal Dopoguerra, l’economia italiana rischia di fermarsi. E allora come mai perdiamo tempo a combattere uno scontro ideologico vuoto e posticcio? Secondo Carlo Calenda, negli ultimi decenni gli italiani si sono assuefatti a un modo di
guardare alla politica che li affascina e poi li pietrifica, come se subissero lo sguardo di Medusa, incapaci di tagliare la testa alla Gorgone che incarna i loro vizi. È la politica che ha bisogno di nuovi eroi prepotenti e muscolari. E poi c’è l’insofferenza profonda per le
aspettative tradite: un sentimento bruto e cieco, capace della ferocia del Minotauro. D’altra parte, l’Italia è il paese della grande bellezza:
la classe dirigente e i media sono cinici e nichilisti come Narciso. Oltre alla propria immagine riflessa, tutto il resto è brutto e sporco.
E questo atteggiamento ha spinto il paese nel pantano della rassegnazione.
La frattura tra lo Stato e i cittadini è la stessa che separa il progresso dalla società: se il progresso avanza troppo velocemente rispetto alla capacità della società di comprenderlo e dirigerlo, i cittadini si sentono spossessati del loro destino.
La paura, la chiusura e l’aggressività sono reazioni inevitabili. Per costruire un percorso di cambiamento serve la fiducia.
Calenda per la prima volta scrive un libro politico dedicato all’Italia e alle chimere che dobbiamo vincere. Non possiamo più permetterci di ignorarle, perché viviamo in tempi difficili e imprevedibili. L’Occidente è fragile e noi siamo fragilissimi. La cattiva notizia è che i mostri convengono a qualcuno. Quella buona è che si possono combattere. L’Italia è più forte di chi la vuole debole, e i nostri mostri possono essere sconfitti.
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L’AUTORE Carlo Calenda è il leader di Azione. È stato viceministro dello Sviluppo economico con delega al commercio internazionale, Rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione Europea e da marzo 2016 ministro dello Sviluppo economico, prima con il governo Renzi e poi con il governo Gentiloni. Ha presieduto il Consiglio del commercio dell’Ue, di cui è stato membro per cinque anni, durante il semestre di presidenza italiana, e i G7 Energia e Innovazione. Prima di entrare in politica è stato manager alla Ferrari, a Sky e direttore degli Affari internazionali in Confindustria. Con Feltrinelli ha pubblicato Orizzonti selvaggi (2018)
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ORARIO
21.30
PREZZI
Ingresso gratuito
INFO
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it