Secondo appuntamento per la Stagione da camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che vedrà protagonista il Coro istruito e diretto da Piero Monti e Luigi Piovano primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia (giovedì 29 ottobre, Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia ore 20.30) che in ottemperanza alle ultime indicazioni del DPCM del 25 ottobre verrà eseguito senza pubblico in sala.
Il programma, dedicato ad autori russi, si apre con la suggestiva Vocalise, ultimo brano di una raccolta di canzoni con accompagnamento per pianoforte, composta da Rachmaninoff per il soprano Antonina Neždanova tra il 1912 e il 1915. Brano di grande impatto emotivo Vocalise è stato arrangiato per diverse combinazioni di strumenti e lo stesso Rachmaninoff diresse nella prima esecuzione a Mosca una versione per voce e orchestra senza pianoforte seguito negli anni da diverse combinazioni dal trio, alla jazz band. Nel concerto ceciliano il canto sarà affidato alla calda voce del violoncello Alessandro Gagliano (del 1791) di Luigi Piovano.
Sarà Piero Monti – direttore del Coro di Santa Cecilia alla sua seconda stagione in carica – a dirigere il Coro accompagnato dalle percussioni in un brano del compositore georgiano, recentemente scomparso, Giya Kancheli del quale ascolteremo l’evocativo Lulling the sun. Ancora il Coro, accompagnato in un ‘tutti’ finale da violoncello, percussioni e celesta per Sonnegesang di Sofia Gubaidulina, dedicato all’indimenticato violoncellista Mstislav Rostropovich.
Piero Monti Nato a Faenza nel 1957, si diploma al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze con il massimo dei voti in Musica Corale e Direzione di Coro nel 1979. Lo stesso anno vince un concorso al Teatro Comunale di Bologna per Maestro collaboratore e nell’83 diventa Direttore musicale di palcoscenico. Nel 1988, su invito di Riccardo Chailly, assume la direzione del Coro che manterrà per 15 anni, preparando il complesso per le produzioni, le incisioni discografiche e le tournée realizzate con i Direttori musicali Riccardo Chailly (1988-1993), Daniele Gatti (1997-2002), con i Direttori ospiti principali Christian Thielemann e Vladimir Jurowski e tutti i direttori ospiti (tra cui Solti, Abbado, Chung, Gergiev, Muti, Pappano e Sinopoli). Nel 2003 è stato chiamato al Teatro La Fenice di Venezia dove ha partecipato anche alle produzioni per l’inaugurazione del ricostruito Teatro (dirette da Muti e Maazel), collaborando con direttori quali Viotti, Gardiner, Marriner e Prêtre. Dal dicembre 2004 al dicembre 2012 è stato direttore del Coro del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, dove ha preparato le numerose produzioni del Direttore musicale Zubin Mehta e ha potuto collaborare con altri musicisti quali Ozawa, Bychkov, Hogwood, Maazel. Nel 2008 è stato invitato da Vladimir Jurowski a fondere i due cori londinesi Philharmonia Chorus e London Philharmonic Choir, per un totale di 240 cantori, per eseguire il Requiem di Verdi con la London Philharmonic Orchestra. Nel 2013 a Pechino ha preparato il Coro del nuovo Teatro dell’Opera NCPA per una produzione di Les contes d’Hoffmann e a Parigi il Coro di Radio France per il Requiem di Verdi diretto da Daniele Gatti; nel 2014 è tornato per dirigere la Petite Messe solennelle di Rossini nel nuovo Auditorium dell’emittente nazionale. Nel 2014ha preparato il coro della Semperoper di Dresdaper una produzione di Turandot. Dal 2013 al 2019 è stato il Maestro del Coro al Teatro Massimo di Palermo. Dalla scorsa stagione Piero Monti è il nuovo Maestro del Coro e delle Voci bianche.
Luigi Piovano Primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, Luigi Piovano si è diplomato in violoncello a 17 anni col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu, con cui in seguito si è diplomato in violoncello e musica da camera anche al Conservatorio Europeo di Parigi. Per diversi anni ha fatto parte del Quartetto Michelangelo ed è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma. Dal 2000 è regolarmente ospite del Festival di Newport (USA). Ha tenuto concerti di musica da camera con artisti del calibro di Wolfgang Sawallisch, Myung-Whun Chung, Alexander Lonquich, Dmitry Sitkovetsky, Leonidas Kavakos, Veronika Eberle, Katia e Marielle Labeque, Nikolay Lugansky, Malcolm Bilson. Dal 2007 suona regolarmente in duo con Antonio Pappano e dal 2009 al 2019 ha fatto parte del trio “Latitude 41”. Ha suonato come solista con prestigiose orchestre – Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Accademia di Santa Cecilia, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal – sotto la direzione di direttori come Chung, Nagano, Pletnev, Boreyko, Menuhin, Bellugi. Nel 2018 ha riscosso un enorme successo in Giappone eseguendo il Concerto di Isang Yun con la Japan Philharmonic alla Suntory Hall, il Concerto di Dvořák con la Kyoto Symphony diretta da Gianluigi Gelmetti e quello di Saint-Saëns con la Hyogo PAC Orchestra. Fra i suoi dischi più recenti, le Sei Suites di Bach e l’integrale per violoncello di Saint-Saëns e, con Latitude 41, un CD di musiche di Schubert e i due Trii di Saint-Saëns, tutti per Eloquentia. Nel 2012 la Nimbus ha pubblicato le Variazioni Goldberg registrate in trio con Dmitry Sitkovetsky e Yuri Zhislin. Luigi Piovano suona un violoncello Alessandro Gagliano del 1710. Dal 2002 si dedica sempre più alla direzione. Ha collaborato con solisti come Luis Bacalov, Stefano Bollani, Pietro De Maria, Benedetto Lupo, Sara Mingardo, Dmitry Sitkovetsky, Valeriy Sokolov, François-Joël Thiollier e ha registrato per la Naxos tre Concerti per pianoforte di Paisiello (solista Francesco Nicolosi) e per la Eloquentia le Quattro Stagioni di Vivaldi (solista Grazia Raimondi), il Concerto per violino di Britten (solista Livia Sohn) e un CD con Sara Mingardo in cui dirige i Kindertotenlieder e i Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler, premiato in Francia nel 2012 come miglior CD di Lieder dell’anno. Dal 2008 al 2016 è stato direttore artistico dell’Estate Musicale Frentana di Lanciano. Dal 2013 al 2017 è stato direttore musicale di Roma Tre Orchestra. Dal 2012 è direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto, con la quale ha diretto importanti pagine del grande repertorio sinfonico fra le quali l’integrale delle Sinfonie e dei Concerti di Brahms, la Quarta, Quinta e Sesta Sinfonia e i Concerti di Čajkovskij, la Sinfonia in re di Franck, i due Concerti di Ravel. Dopo il grande successo ottenuto a Roma nel 2013 dirigendo gli Archi dell’Orchestra di Santa Cecilia in un concerto di musiche di Schubert e la registrazione del medesimo programma per un CD Eloquentia, Piovano ha avviato una collaborazione stabile alla testa degli Archi di Santa Cecilia. Insieme hanno riscosso entusiastici consensi in diverse sedi italiane e ancora a Roma in Sala Santa Cecilia prima con le due Serenate di Dvořák e Čajkovskij subito dopo registrate da Eloquentia per un CD uscito nel 2016 e ripubblicato da Arcana nel 2019, poi con un affascinante programma dedicato a Rota, Morricone e Piovani (CD Arcana 2017) e con due programmi mozartiani: uno con l’aggiunta di alcuni fiati e la partecipazione della pianista Ingrid Jacoby (il relativo CD uscirà infatti con la dicitura “Orchestra da camera di Santa Cecilia) e l’altro, recentissimo, con l’integrale della musica per archi, registrata per un CD uscito insieme alla rivista “Amadeus” a novembre 2019 e poi pubblicato da Arcana. Nel frattempo Sony Classical ha pubblicato il quarto CD degli Archi di Santa Cecilia sotto la direzione di Piovano, con le Quattro Stagioni e altri Concerti di Vivaldi. Di recente uscita, per Sony International, un CD con la prima registrazione mondiale della versione per violoncello e archi delle Stagioni, realizzata da Luka Šuli.
Fra i suoi impegni più recenti come direttore, concerti sul podio di molte orchestre italiane (Orchestra Sinfonica Abruzzese, Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, Camerata Strumentale Città di Prato, Orchestra del Festival di Bergamo e Brescia, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Sinfonica Siciliana, Filarmonica Marchigiana, Orchestra da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia…), lo Stabat Mater di Dvořák al Teatro Bellini di Catania e, all’estero, il debutto con la New Japan Philharmonic Orchestra. Fra gli impegni nel 2020, Tosca al Teatro Bellini di Catania e il debutto con l’Orchestra Haydn di Bolzano.
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Auditorium Parco della Musica Sala Santa Cecilia
giovedì 29 ottobre ore 20.30
Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Piero Monti direttore
Luigi Piovano violoncello
Andrea D’Amelio e Gian Paolo Fiocchi bassi
Davide Sotgiu tenore
Tiziana Pizzi alto
Sara Fiorentini soprano
Edoardo Giachino percussioni
Andrea Santarsiere percussioni
Mirko Roverelli pianoforte e celesta
Rachmaninoff Vocalise
Kancheli Lulling the sun
Guibadulina Sonnengesang