Il tenore Francesco Grollo, il Maestro Francesco Sartori e Maestro Diego Basso con l’Orchestra Ritmico-Sinfonica Italiana e i cori Art Voice Academy e Opera House si sono esibiti in occasione dell’inaugurazione del “Giardino Laudato si’” sul Delta del Po.
Un “Giardino Laudato si’” al centro del Parco Regionale Veneto del Delta del Po. E’ il progetto, ispirato alla Laudato si’ e inserito nel percorso di celebrazioni dell’Anno Speciale Laudato si’, indetto dal Papa, che è stato presentato il 4 ottobre a Rosolina (Rovigo), promosso da sette Comuni del territorio (oltre a Rosolina, Ariano nel Polesine, Corbola, Loreo, Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po), dalla Regione Veneto e da Veneto Agricoltura, nonché dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Santa Sede.
Il progetto del Giardino è stato presentato il 4 ottobre nel corso di un evento, che ha visto realizzarsi il felice connubio tra fede, parola, musica, arte e natura, con il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori del territorio (imprese, artigiani, scuole, parrocchie, associazioni della società civile, esponenti del mondo politico-economico). Alla presenza del Card. Peter K.A. Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, nonché di altre autorità rappresentanti il mondo delle Istituzioni a livello locale, nazionale e internazionale, il tenore Francesco Grollo, ha tenuto un “Concerto per l’Ecologia integrale”, a Rosolina, su una piattaforma galleggiante sull’acqua, accompagnato dall’Orchestra Ritmico-Sinfonica Italiana diretta dal maestro Diego Basso, nonché dai cori Art Voice Academy e Opera House. Nel repertorio, brani della tradizione cristiana, come “Panis Angelicus” di C. Franck, ma non solo, “Nessun dorma dalla Turandot di Giacomo Puccini, “Tu ci sei” e Canto della terra”, eseguiti, in via del tutto eccezionale, con la partecipazione del loro stesso compositore; il maestro Francesco Sartori al pianoforte. Un percorso musicale volto a simboleggiare il legame armonioso tra vita, relazioni umane, economia, valori dell’incontro e dell’accoglienza, tutela degli eco-sistemi e delle biodiversità, Al termine, il Card. Turkson ha inaugurato la “Cappella Laudato si’”, realizzata dall’Arch. Mario Cucinella con la collaborazione di alcuni partner tecnici di prestigio internazionale. Hanno inframezzato le diverse esecuzioni musicali e canore alcuni interventi da parte di coloro che hanno seguito e sostenuto il progetto.
Emozionati dall’esecuzione musicale del “Canto della Terra”, come tutto il pubblico presente, anche gli stessi protagonisti del concerto. “L’esecuzione del brano insieme al Maestro Diego Basso e al tenore Francesco Grollo è stata la più intensa tra quelle fatte finora. Un momento che porterò per sempre nel mio cuore. – dichiara il maestro Francesco Sartori, autore del brano – L’ispirazione per la composizione di questo brano mi è arrivato dalla mia famiglia, in particolare dalle mie figlie, che mi hanno fatto capire che noi possiamo vivere su questo pianeta solamente perché siamo accolti da esso e per questa ragione dobbiamo amarlo e rispettarlo. Eseguirla in occasione dell’inaugurazione del Giardino “Laudato sì” è stato come chiudere un cerchio, come se in questo contesto la mia composizione avesse finalmente trovato la sua giusta collocazione”.
“È stata un’esperienza incredibile suonare accompagnati dal moto delle maree. – racconta il Maestro Diego Basso, che arriva a Porto Caleri dopo aver portato la musica di Ennio Morricone ai 2540 metri di altezza del Passo San Pellegrino – Al termine dell’esecuzione ci siamo accorti di aver suonato inclinati perché la dolcezza della natura ci ha accompagnato e portato dove desiderava che fossimo. Come se la musica e il mare si fossero uniti in un abbraccio d’amore. Il “Canto della Terra” è stato la colonna sonora di questo evento che, come ha ricordato anche Papa Francesco nel corso dell’Angelus da Piazza San Pietro, è stato straordinario. È un brano che porta con sé anche l’auspicio, dopo il periodo difficile che abbiamo vissuto, di riuscire a trovare anche una nuova energia dalla terra che ci circonda, dal cielo, dall’acqua. Le persone hanno veramente bisogno di riconciliarsi con la natura e con l’amore. E la musica, soprattutto quando è eseguita e ascoltata dal vivo, diventa uno strumento indispensabile perché questo avvenga”.
Il Tenore Francesco Grollo che, tra l’altro, pochi giorni fa ha tenuto un concerto in Vaticano-aula Paolo VI per Papa Francesco, ha detto: “Il “Canto della Terra” è un brano che racchiude in sé la grande tradizione dell’opera lirica ma con uno sguardo rivolto al futuro. E soprattutto è “La Romanza” che ha riunito il maestro Francesco Sartori e il maestro Diego Basso e me in un progetto comune. –- Mi piace considerarlo la colonna sonora portante di questo meraviglioso progetto “Laudato sì”, un segno di pace e armonia. La musica e il canto ci immergono in questa dimensione di armonia: ci fanno avvicinare tra di noi, ci mettono in relazione con il creato e ci aprono alla lode e alla trascendenza”.
Il progetto del “Giardino Laudato si’” nasce come idea di un nuovo modello di sviluppo, grazie alla collaborazione di sette Amministrazioni locali e delle forze produttive, economiche, educative e sociali del territorio. Esse – a seguito della pubblicazione dell’Enciclica Laudato si’ (2015) – hanno deciso di creare una partnership per la valorizzazione e la cura degli ecosistemi e delle biodiversità presenti nell’area del Delta del Po, integrandole alle attività umane e dando vita anche a un nuovo linguaggio espressivo ispirato all’interconnessione. Gli amministratori locali e i decision makers interessati hanno colto la sfidante esortazione di Papa Francesco nel «chiedere, per favore, a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: siamo “custodi” della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell’altro, dell’ambiente» (Francesco, Omelia nella Messa di inizio del ministero petrino, 19.III.2013).
Dopo la messa in onda del messaggio all’Angelus domenicale del Papa, che a margine della preghiera fa fatto menzione del progetto Giardino Laudato si’, hanno avuto luogo i saluti istituzionali, tra cui quello in video del Presidente della Regione Veneto Sig. Luca Zaia, e l’intervento – anch’esso in video – del Sig. Günter Nooke, Consulente personale per l’Africa della cancelliera tedesca Angela Merkel, hanno preso la parola: Suor Alessandra Smerilli, Coordinatrice della Taskforce economia della Commissione Vaticana per il COVID-19, istituita da Papa Francesco; Sig. Alessio Pecorario, Coordinatore della Taskforce sicurezza della Commissione Vaticana COVID-19; Sig.ra Beatrice Finh, Direttore esecutivo dell’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, premio Nobel per la Pace 2017; Sig. Si Qiuli, artista contemporaneo cinese, che ha mandato un messaggio proiettato sul maxischermo; Don Joshtrom Isaac Kureethadam, Responsabile dell’Anno dell’Anniversario Speciale Laudato Si’ e Coordinatore della Taskforce Ecologia della Commissione Vaticana COVID-19; S.E. Sig.ra Chiara Porro, Ambasciatore dell’Australia presso la Santa Sede; Arch. Mario Cucinella, autore della “Cappella Laudato si’”. L’evento è stato presentato dalla Sig.ra Eugenia Scotti, autrice e conduttrice televisiva.
“Il progetto del Giardino – ha detto il Card. Peter K.A. Turkson, Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale – è un esempio della concretezza che ci chiede costantemente il Santo Padre, e che si ritrova nella Dottrina Sociale della Chiesa: vedere, discernere e mettere in pratica. Esso rappresenta l’idea, il simbolo di un nuovo modello di sviluppo: tutti insieme, come comunità, riusciamo a uscire dalla crisi e a cambiare quanto fino ad oggi non ha funzionato. Non è una “verniciata”, come ha detto il Papa nelle sue recenti Catechesi Covid, ma qualcosa di nuovo, che si costruisce insieme. Insieme, perché “Fratelli tutti”, così è anche il titolo dell’enciclica del Papa pubblicata proprio oggi. Quanto realizzato sul Delta del Po è la buona e felice interconnessione tra risorse del territorio; vita dell’uomo; attività produttive, educative, sociali, economiche, civiche; cura della natura e del creato, nel rispetto degli eco-sistemi e delle biodiversità”.
Don Josh Kureethadam ha spiegato il legame tra la Laudato si’ e la nuova enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”, uscita il 4 ottobre: “Direi che Fratelli tutti è una sorella della Laudato si’: nella Laudato si’ il Papa ci ha invitato a prenderci cura della casa comune; in quest’ultima enciclica Egli ci ricorda che in questa casa abitiamo come una famiglia, siamo tutti fratelli e sorelle”.
Il Delta del Po è oggi uno scrigno di biodiversità. A maggior ragione – ha dichiarato in rappresentanza di tutti i sindaci del Delta del Po veneto Franco Vitale, Sindaco di Rosolina – “siamo grati al Santo Padre e al progetto Giardino Laudato si’, perché così viene altamente riconosciuto quello che da sempre per noi tutti è un patrimonio da rispettare, valorizzare e perpetrare. Oggi assumiamo una grande responsabilità verso i giovani, a cui dobbiamo consegnare il testimone affinchè essi capiscano l’importanza del rispetto e della valorizzazione del territorio e della loro casa comune”. La “Cappella Laudato si’” troverà collocazione all’interno del Giardino Botanico di Porto Caleri, voluto dalla Regione Veneto e gestito da Veneto Agricoltura assieme al Parco del Delta del Po, come sintesi dei valori naturalistici di questa area umida unica.
“Così – ha aggiunto Alberto Negro, Commissario straordinario Agenzia Regionale “Veneto Agricoltura” – se prima era testimone di acqua e terra, da ora, grazie alla benedizione del Santo Padre, questo territorio sarà segno di acqua, terra e cielo”.
E proprio in merito alla “Cappella”, l’Arch. Mario Cucinella ha aggiunto: “Nel contesto del Delta del Po non dobbiamo aggiungere nulla se non costruire una nuova amicizia con la natura. ‘The Living Chapel’ è una luce nella notte del parco, un segno immateriale e un’architettura per guardare lo spettacolo della natura. Anche per questo abbiamo voluto una struttura che non fosse una struttura, ma un segno semplice, leggero, che non intaccasse ciò che di bello e profondo la natura ci offre con il suo essere, ma si fondesse con questa. E il cerchio di luce che sovrasta la “Cappella” rappresenta proprio questo inscindibile legame, questo insieme che racchiude tutto, l’uomo, la terra, l’acqua, il cielo”.
Dopo il 4 ottobre il progetto sulla Laudato si’ vedrà poi una serie di iniziative dedicate a scuole, parrocchie, imprese, università e famiglie, affinché tutti si impegnino a vivere il messaggio dell’enciclica.