Sabato 3 Ottobre, nella giornata più importante dei 3 giorni del MEI Festival 2020 di Faenza, mentre Piero Pelù chiudeva sul palco in Piazza del Popolo e Tosca aveva appena suonato nel chiostro interno al Comune, sul 3° palco, in Piazza della Libertà , saliva “dr.gam”.
“Chiudere in Piazza della Libertà, in una manifestazione così importante come il Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, è una gioia indescrivibile…un punto di arrivo, ma anche uno stimolo enorme a continuare in questo lungo, e a volte tortuoso, ma bellissimo viaggio di vita che si chiama musica”.
Queste le parole dell’artista, il quale, dopo poche note, ha subito conquistato il numeroso pubblico presente proponendo brani autografi come la hit “Italian Rastaman”, l’italianissima “LME (Lettera di Mezza Estate)” e la title track dell’omonimo album internazionale “Another Family” (UNIVERSAL).
dr.gam, senza fare sconti, si è presentato al MEI col vestito migliore. Infatti nella line up di musicisti presenti a suo supporto, spiccano fedelmente nomi apicali del panorama musicale Italiano come Marco Rovinelli alla batteria, Danilo Fiorucci al basso ma anche le “new entries” Alex Fiorucci alle tastiere, Pamela Paco e Kia Gamurrini ai cori.
Il risultato, anche in questo strano periodo, non è stato diverso dal solito…l’energia positiva rimbalzante tra palco e pubblico che costantemente si innesca e si amplifica esponenzialmente e vicendevolmente alle performances live di dr.gam era tangibile fin dalle prime note anche Sabato 3 in Piazza della Libertà.
Oltre a Piero Pelù e Tosca, molti sono stati i nomi noti che hanno fatto schizzare gli ascolti streaming a 200.000 nella sola serata di Sabato…da Omar Pedrini e Claudio Simonetti, ai giovani della Indie che hanno scalato le classifiche negli ultimi anni come Colapescedimartino, Galeffi, Ernia e molti altri.
L’eco della Piazza danzante che cantava ”…ev’ry little thing, It’s gonna be alright”, slogan dell’immortale Marley nel brano “Three Little Birds” che dr.gam ha voluto dedicare a tutti prima di congedarsi dal palco, è stata la perfetta chiusura di una giornata memorabile…e riverbererà ancora come un mantra nelle orecchie di chi era presente almeno per qualche giorno, accompagnandoci e scaldandoci in quell’abbraccio di buon auspicio per una salvifica, repentina e risolutiva nuova normalità.