La storia è stato spesso tacciato di essere un romanzo cupo, negativo, persino disperato nella sua denuncia dello scandalo che dura da diecimila anni. A ben vedere questo capolavoro è invece un’opera straordinariamente vitale e commovente, venata anche di comicità e leggerezza, della “vita nonostante tutto”. La storia è infatti innervata di una potente sotto-trama che si può sintetizzare con le parole del giovane Nino: “Loro nun lo sanno, a mà, quant’è bella la vita”. Da queste riflessioni e da un profondo comune amore verso il romanzo scaturisce il sodalizio artistico che vede Fausto Cabra, attore e regista tra i più talentuosi del teatro italiano, scrivere a quattro mani con Marco Archetti una drammaturgia liberamente ispirata all’opera morantiana, e dirigere tre attori di grandissima bravura – Franca Penone, Francesco Sferrazza Papa e Alberto Onofrietti – in un progetto che vuole attraversare e riscoprire la vicenda di Ida, Nino e del piccolo Useppe. Lo spettacolo non ha alcuna pretesa di sostituirsi o esaurire l’immensa ricchezza del romanzo; vorrebbe invece – con delicatezza ed umiltà – mettersi in ascolto assieme agli spettatori delle molteplici meraviglie che quest’opera custodisce, suddividendo la sua complessa e umanissima materia in due parti, una “in tempo di guerra” e una “in tempo di pace”. Per provare a tracciare le coordinate di un’opera necessaria nel suo rivelare le forze motrici e distruttrici delle cose, e immensamente coraggiosa nel celebrare la vita quando racconta la morte, e la morte quando racconta la vita.
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NOTE DI REGIA
Questo nostro spettacolo non ha l’ambizione di sostituirsi all’esperienza del libro. Anzi lo spettacolo sarà veramente riuscito se accenderà il desiderio di tornare al libro. Il nostro spettacolo sarà veramente riuscito se accenderà il desiderio di tornare al libro. Il nostro lavoro infatti non può che offrirsi, onestamente, come uno dei mille attraversamenti possibili di questo inesauribile scrigno di umanità condensata. In questo senso, nello spettacolo, il romanzo stesso è protagonista. Per questo ho voluto portare in scena l’esperienza di una mente che legge. Abbiamo cioè provato a rendere spaziale la lettura, con la sua libertà e coesistenza di piani e punti di vista; di prima persona e terza persona partecipata; di soggettive, panoramiche aeree, primi piani e campi lunghi; di immagini evocate dalle parole ma al tempo stesso mischiate al vissuto personale del lettore, entità indipendenti, ma profondamente imbevute del nostro intimo… e poi l’agilità di cambi spaziali e temporali… insomma tutto ciò che solo la letteratura può fare. (Fausto Cabra)
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LA STORIA
liberamente ispirato a “La storia” di Elsa Morante edito in Italia da Giulio Einaudi Editore.
By arrangement with The Italian Literary Agency
drammaturgia Marco Archetti
regia di Fausto Cabra
con Franca Penone, Alberto Onofrietti, Francesco Sferrazza Papa
scene e costumi Roberta Monopoli
drammaturgia del suono Mimosa Campironi
luci Gianluca Breda, Giacomo Brambilla
video Giulio Cavallini
regista assistente Silvia Quarantini
consulenza movimenti scenici Marco Angelilli
produzione Centro Teatrale Bresciano