Sabato 24 ottobre alle ore 20.30 il secondo appuntamento sinfonico della Stagione di LuganoMusica porta al LAC la Tonhalle-Orchester Zürich guidata dal suo direttore musicale Paavo Järvi con la partecipazione della pianista portoghese Maria João Pires, tra le musiciste più importanti del nostro tempo, le cui apparizioni sono sempre più rare. Il programma apre il ciclo “Dal Novecento a noi”, un percorso di ascolto di capolavori dell’ultimo secolo che accompagna il pubblico lungo l’intera programmazione. In apertura di seratà c’è la musica del compositore estone Arvo Pärt, e il suo lavoro per orchestra d’archi Trisagion, accostato al Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Chopin, di cui Maria João Pires è ritenuta tra le principali interpreti, e alla Sinfonia n. 39 di Mozart.
Nel corso di una carriera internazionale, Paavo Järvi non ha dimenticato le sue radici nordiche. È fondatore e direttore artistico del Pärnu Music Festival e della Estonian Festival Orchestra, che riunisce musicisti estoni con solisti dalle migliori compagini europee, ama dirigere la musica dei suoi connazionali, in particolare quella di Arvo Pärt a cui è particolarmente legato: Trisagion è un brano strumentale scritto in occasione del cinquecentesimo anniversario della Chiesa di Ilomantsi, in Finlandia, costruito seguendo la sillabazione e l’accentazione della lingua slava, usata per la liturgia ortodossa. Seguono il Concerto per pianoforte n. 2 di Chopin eseguito da Maria João Pires e la Sinfonia in mi bemolle maggiore Canto del cigno, spesso definita “l’Eroica di Mozart” per i tanti elementi che la legano alla Terza di Beethoven, primo fra tutti la comune tonalità.
Maria João Pires si offre raramente in concerto o récital, dopo aver annunciato qualche anno fa il ritiro dalle scene per dedicarsi totalmente al suo Centro per lo studio delle arti di Belgais. Quando torna a esibirsi è sempre una occasione unica. E il suo Chopin incanta tutti, al punto che la rivista Gramophone ha incoronato la sua registrazione dei Notturni come la «migliore versione disponibile» e il Times di Londra ha scritto: «Non si riesce a pensare a un pianista con una padronanza più ideale dello stile di Chopin. Pires viaggia tra le volatine con destrezza filigranata, ma il suo suono è così riflessivo, serio e massiccio che arriva con immensa profondità emotiva».
Il cartellone 2020-2021 di LuganoMusica potrà subire variazioni nei programmi e nella modalità di svolgimento dei concerti qualora sopravvenissero ulteriori necessità di sicurezza.