Evento curato da AbstrART
Con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e della Chiesa Evangelica Riformata Svizzera
Maura Chiavacci alla conduzione
Letture drammatizzate di Anna Lucheroni, Letizia Santucci
Saulo D’Isita alle luci
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Edificato solo nei primi decenni del 1800, su una collinetta di campagna appena fuori Porta a Pinti, il cimitero della Chiesa Evangelica Riformata Svizzera, ribattezzato dai fiorentini Cimitero degli Inglesi, vista la concentrazione di ospiti stranieri, diede degna sepoltura a personaggi di diversa cultura e religione, giunti a Firenze da ogni parte del mondo, raccogliendo così, nel tempo, l’ultima testimonianza di vite veramente avventurose che conferiscono a questo luogo, ancora oggi, un’aura di leggendaria memoria.
Qui, al centro di un crocevia trafficato di strade, in questo talismano di pace mistica che accoglie ogni fede nel suo ventre materno di terra franca, vive, eremita, Julia Bolton Holloway, docente universitaria che ha scelto di dedicare la sua vita a Dio attraverso i suoi studi ed è responsabile di una straordinaria biblioteca; qui riposano i resti degli ultimi discendenti di Shakespeare, il fondatore del Gabinetto Vieusseux e la figlia di Arnold Böcklin, che dedicò a questo spazio unico la famosa e celebrata opera de L’isola dei morti; qui l’Associazione Culturale AbstrArt ha organizzato un importante percorso itinerante alla scoperta della storia di alcune personalità femminili che hanno lasciato una preziosa traccia della loro esistenza.
Sono state omaggiate dalle emozionanti riletture dei loro carteggi epistolari e dei loro brani, artiste, poetesse, scrittrici, recluse per aver abbracciato la fede protestante, ribelli osteggiate e criticate dalla mentalità provinciale dell’epoca, trapassate eppure eternamente attuali e intatte nella loro forza di spirito.
Alla luce delle stelle e delle candele, un’esperienza di raccoglimento, riflessione e profondità storica.
Ines Arsì