Ad aprire la stagione dal 15 al 18 ottobre, lo spettacolo “Oh! Diss’Ea”, di Roberto Ciufoli, con Roberto Ciufoli, Simone Colombari e Max Paiella. Ulisse e il suo viaggio senza fine, un esempio per tutti, la curiosità, la voglia di conoscere e di esplorare che c’è o ci dovrebbe essere in ognuno di noi. Roberto Ciufoli, Simone Colombari e Max Paiella, propongono una riscrittura del poema omerico, un’occasione irrinunciabile per un’approfondita analisi comica e musicale, da non perdere, anche per i non curiosi.
Dal 22 al 25 ottobre, “Il vecchio e il mare”, di Ernest Hemingway, nell’adattamento di Lucilio Santoni, la regia di Sebastiano Somma, con Sebastiano Somma e Cartisia J. Somma e al violino il M° Riccardo Bonaccini. Il vecchio Santiago sfida le forze incontenibili della natura nella disperata caccia a un enorme pescespada dei Caraibi, e poi nella lotta, quasi letteralmente a mani nude, contro gli squali che un pezzo alla volta gli strappano la preda, lasciandogli solo il simbolo della vittoria e della riuscita nell’impresa. Forse per la prima volta nella sua vita, mentre ingaggia il corpo a corpo coi suoi nemici acquatici, si scopre coraggioso e fiero. Capisce che si può vincere, anche se dovrà realizzare che nella vittoria si nasconde la sconfitta, eterno dramma dell’essere umano.
Il 1° novembre, il concerto di Silvia Mezzanotte, che porta in scena le grandi voci della musica italiana e internazionale: un viaggio a 360° che spazia da Mina a Mia Martini, da Alice a Giuni Russo, rivisitando in chiave pop-rock grandi classici di Nina Simone, Gloria Gaynor e molte altre.
Dal 5 all’8 novembre, “Callas d’incanto”, scritto e diretto da Roberto D’Alessandro, con Debora Caprioglio.
Una leggenda. Maria Callas è tutto ciò. La sua statura artistica ha diviso il mondo dell’opera in prima e dopo la Callas. La sua capacità di interpretazione ha strappato la scena operistica all’affettazione dei gorgheggi fini a se stessi, ed è riuscita a dare un armonia ai personaggi del melodramma, mostrando sui palcoscenici di tutto il mondo un anima in una voce. La Callas nel nostro racconto non è una voce in una donna, bensì una donna con una voce. Cosi la sua vita aldilà della legenda si consumò nella tragedia, vissuta in maniera totale da eroi.
Dal 19 al 22 novembre, “C’era una volta…la musica”, concerto dedicato al maestro Ennio Morricone, con Giandomenico Anellino.
Dal 26 al 29 novembre e dal 3 al 6 dicembre, “Su con la vita”, con Maurizio Micheli, Benedicta Boccoli, Nina Salerno, Nina Ponz, regia Maurizio Micheli. Gli spaiati e Le belle statuine: due piccole storie di oggi che alternano alla comicità della “commedia all’italiana” la malinconica consapevolezza di vivere un momento difficile, molto difficile.
Dal 10 al 13 dicembre, “Vlad Dracula”, musiche e testi di Simone Martino e Ario Avecone, regia, Ario Avecone e con Leonardo Di Minno, Luca Giacomelli Ferrarini, Myriam Somma, Angelica Cinquantini.
Dal 26 dicembre al 6 gennaio, dopo il sold out dello scorso anno torna per le feste di Natale, l’immancabile appuntamento con la Magia, “Abracadabra, La Notte dei Miracoli”. Uno spettacolo d’illusionismo che offre la possibilità di vedere dal vivo alcuni tra i più grandi artisti della Magia mondiale.
Dal 14 al 17 gennaio, “Vite da Romanzo”, di e con Elena Bonelli, Stefano Reali, pianoforte e voce narrante e con Giandomenico Anellino, chitarra, regia di Stefano Reali. Un divertente, ma commovente, spaccato di vite umane che racconta un secolo di italianità, oltre che di romanità.Elena Bonelli porta in scena le vite rocambolesche di Anna Magnani e Gabriella Ferri, due icone di Roma, donne straordinarie e artiste immense, mettendo a confronto le loro storie ed i loro sentimenti, in prosa e musica, attraverso le loro canzoni, le loro dichiarazioni provocatorie, i loro conflitti. Due donne incredibili, amate in Italia e all’estero, due artiste che vengono raccontate attraverso i loro grandi successi, ma anche e soprattutto le loro grandi sconfitte, gli amori, i tradimenti, la popolarità, la solitudine ed i tanti colpi di scena che hanno caratterizzato la vita di entrambe.
Dal 21 al 24 gennaio, “Il Diario di Anna Frank”, di Frances Goodrich e Albert Hackett, con Antonio Salines, Eleonora Tosto, Raffaella Alterio, Francesca Bianco, Veronica Benassi, Vinicio Argirò, Tonino Tosto, Susy Sergiacomo, Fabrizio Bordignon, Roberto Baldassari, regia di Carlo Emilio Lerici.
Il testo è considerato uno dei capolavori del teatro del ‘900. Rappresentato in tutto il mondo ha avuto prestigiosi allestimenti anche in Italia. La vicenda inizia con Otto Frank, unico sopravvissuto, che ritrova nella soffitta il Diario tenuto da sua figlia Anne. Nell’epilogo lo stesso Otto spiega cosa è successo alla famiglia Frank dopo l’arresto e la deportazione in campo di concentramento. Tra prologo ed epilogo vanno in scena i capitoli del Diario, con le parole di Anne, a volte fuori campo, nella Amsterdam occupata dai nazisti.
Dal 28 al 31 gennaio, “Orgasmo e pregiudizio”, con Diego Ruiz e Fiona Bettanini, regia di Pino Ammendola e Nicola Pistoia. In concomitanza con il debutto dell’edizione inglese a Londra, torna, per festeggiare il ventennale dal suo primo debutto, lo spettacolo che è stato un vero fenomeno teatrale sia in Italia che all’estero. La commedia ha già fatto ridere migliaia di spettatori, curiosi di spiare questa coppia di amici che si ritrova a dover condividere il letto di un motel. Da quel letto non scenderanno mai, ma su quel letto affronteranno le loro più intime paure, le reciproche curiosità, le debolezze mai ammesse, e riusciranno a confessarsi segreti e tabù mai pronunciati prima. Il tutto ridendo delle proprie debolezze.
Dall’11 al 14 febbraio, “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello,con Felice Della Corte, Silvia Brogi, Gino Auriuso e con Francesca Innocenti, Gioele Rotini, Marco Lupi, Titti Cerrone, Luca Vergoni, Andrea Meloni, Jessica Agnoli, Fabio Orlandi, regia Claudio Boccaccini. “Sei personaggi in cerca d’autore” è molto probabilmente l’opera più famosa di Luigi Pirandello e, di sicuro, quella che più di ogni altra ne compendia e sintetizza le tematiche, i climi, le suggestioni. Oggi, a distanza di un secolo, in una società profondamente mutata, è lecito chiedersi cosa rimanga di scandaloso, di disorientante, di sorprendente in quest’opera.
Dal 18 al 21 febbraio, “Sul lago dorato”, di Ernst Thompson,adattamento di Mario Scaletta ,con Gianfranco D’Angelo, Corinne Clery, Fiordaliso, Nicola Paduano, Giuseppe Anelli, regia di Diego Ruiz. E’ una commedia “divertente e sentimentale” che interessa tre generazioni. La ricchezza dei dialoghi, che proviene dalla situazione (affettuosamente) conflittuale tra i personaggi, e il linguaggio del protagonista maschile, completamente spiazzato dal nuovo e moderno modo di parlare adottato dal nipote, creano di continuo situazioni di divertente conflitto tra i diversi antagonisti. Ma è anche e soprattutto un ironico ed affettuoso sguardo a mondi diversi che si ritrovano al di là delle convenzioni sociali e delle età, una commedia di divertente ironia e sentimenti che ha fatto sognare tantissimi spettatori. Emozionarsi non è stato mai cosi divertente.
Dal 5 al 7 marzo, “Edgar Allan Poe: Assassini”, con Gennaro Duccilli. Interpretato da Gennaro Duccilli è il Viaggio allucinato di un attore che, preda dei personaggi di Poe, si ritrova in quella zona intermedia tra la veglia e il sonno, tra la Vita e la Morte. È l’attraversamento della ‘soglia’ che separa il rassicurante mondo della corporeità, della concretezza, della Luce e dei colori dall’inquietante e misterioso mondo delle tenebre oscure della propria anima. Ogni racconto recitato in prima persona, grazie alla potenza espressiva dei personaggi di Poe, è come una frustata improvvisa, inaspettata, intensa e violenta che genera una serie impressionante di visioni agghiaccianti, mostrando chiaramente quello che i personaggi sono: Assassini.
Dall’11 al 14 marzo, “Lucio incontra Lucio”, di Liberato Santarpino, con Sebastiano Somma e Martucci Ensemble Vocal, regia Sebastiano Somma. “Lucio incontra Lucio” è un progetto musicale che si ispira ad uno dei capitoli più belli della storia cantautorale italiana: le vite di Lucio Dalla e Lucio Battisti. Scritto da Liberato Santarpino e diretto da Sebastiano Somma, lo spettacolo, di grande impatto emotivo e musicale, mette in scena un’originale lettura della vita dei due grandi cantautori italiani. Due uomini accomunati dalla stessa passione per la musica, due uomini nati a distanza di dodici ore, il 4 marzo 1943 Lucio Dalla e il 5 marzo 1943 Lucio Battisti.
Dal 18 al 21 marzo e dal 25 al 28 marzo, “Casalinghi disperati”, di Cinzia Berni e Guido Polito, con Nicola Pistoia, Gianni Ferreri, Max Pisu e Danilo Brugia, regia, Diego Ruiz. Quattro uomini, separati e piuttosto al verde, si dividono un appartamento districandosi tra faccende domestiche, spese al supermercato e una difficile convivenza. Una commedia frizzante e coinvolgente, un ritratto divertente e scanzonato di una realtà sociale che ultimamente è saltata più volte agli onori della cronaca.Uno spettacolo esilarante che, con sguardo attento e sensibile, affronta tematiche importanti in cui tante persone, troppe, si possono riconoscere.
Dal 9 all’11 aprile, “OmicidioRock – Murder Ballad”, scritto da Julia Jordan, musiche e testi di Juliana Nash, regia, Ario Avecone, con Arianna Bergamaschi, Fabrizio Voghera, Myriam Somma, Ario Avecone.
Dal 15 al 18 aprile, “A letto dopo Carosello”, scritto da Michela Andreozzi, Giorgio Scarselli e Max Viola, regia di Paola Tiziana Cruciani, con Michela Andreozzi. Raffaella Carrà duettava con Topo Gigio, le domeniche erano solo in bicicletta, dalla Malesia arrivava Sandokan, l’Italia ancora perdeva i Mondiali, si passavano le serate con Sandra e Raimondo, pane burro e zucchero a merenda, l’Almanacco del giorno dopo, gli amici del cortile. E si andava sempre a letto dopo Carosello. Era la metà degli anni 70, il decennio più rivoluzionario, entusiasmante ed emozionante della nostra storia. In un esilarante viaggio interattivo accompagnato dalle musiche, atmosfere e i colori dell’epoca, Michela Andreozzi dà il suo personale omaggio alle icone di quegli anni, da Franca Valeri a Gabriella Ferri, passano dal bianco e nero al colore, dalla comicità leggendaria del sabato sera al sinistro fascino degli sceneggiati, dai motivetti delle pubblicità alle sigle dei telefilm, dalle rubriche ai varietà che hanno reso indimenticabile la nostra televisione. Sullo sfondo la vita reale di quegli anni intensi, così vicini e diversi, le tragicomiche vicende di una bambina qualsiasi e della sua famiglia, la scuola, gli amici, le vacanze.
A chiudere la Stagione, dal 6 al 9 maggio, “Minchia signor tenente”, con Antonio Grosso, Natale Russo, Antonello Pascale, regia Nicola Pistoia. Minchia Signor tenente è la commedia cult degli ultimi 8 anni, si parla di mafia ma in maniera totalmente comica e originale, si ride tanto e alla fine si riflette. Minchia signor Tenente è uno spettacolo che nasce nel 2008, scritto da Antonio Grosso a soli 23 anni, ha vinto anche il premio Cerami (come miglio drammaturgia contemporanea) e sullo stesso spettacolo è stata scritta una tesi di laurea dal titolo “Il teatro come strumento educativo per la promozione della legalità”.
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Ingresso a partire da 20 euro
Teatro Ghione, via delle Fornaci, 37, Roma
Info: 06 6372294