Un viaggio nel labirinto delle suggestioni musicali del presente. Un festival multiforme che si dipana attraverso una ventina di appuntamenti, che coinvolgono interpreti e musicisti creativi di primo piano. È Laborintus 2.0 edizione n. 57 del Festival Nuova Consonanza che inizialmente programmato con concerti dal vivo in varie sedi a Roma, a seguito degli ultimi DPCM per l’emergenza Coronavirus, si riformula per essere interamente live streaming, con dirette gratuite dal canale youtube dell’Associazione Nuova Consonanza dal 27 novembre al 20 dicembre.
Le dirette saranno trasmesse principalmente da Roma, ma anche da altre città italiane ed estere, come Colonia e Vienna dove risiedono alcuni ensemble che sarebbero dovuti essere presenti al Festival. “Il fatto di dover tenere il festival a distanza – spiega Lucio Gregoretti presidente di Nuova Consonanza – impone certamente dei limiti sia allo svolgimento che alla fruizione degli eventi, ma si cercherà di sfruttare le potenzialità del mezzo che permette per esempio di godere al meglio delle sonorità spesso complesse delle musiche proposte, attraverso un impianto di ascolto di qualità oppure semplicemente collegando una buona cuffia al dispositivo di ricezione, tablet o PC che sia. Altro aspetto che si intende valorizzare è la partecipazione del pubblico da diversi Paesi del mondo. Caratteristica di Nuova Consonanza è infatti quella di proporre sempre nuove produzioni originali e lo streaming può senz’altro facilitarne la fruizione da parte di chi risiede in luoghi lontani da Roma”.
A ispirare il Festival di quest’anno dunque è il tema labirinto: “Non come luogo nel quale perdersi nella vana ricerca di una meta – precisa Gregoretti -, ma come opportunità per lasciarsi andare e seguire più strade diverse sotto la guida delle proprie inclinazioni”. Punto di riferimento è anche Laborintus II di Luciano Berio, composto nel 1965 per celebrare il 700° anniversario della nascita di Dante, e che prende il titolo dalla raccolta poetica Laborintus di Edoardo Sanguineti (si apre così la strada anche alle celebrazioni dantesche in occasione dei settecento anni dalla morte nel 2021). Lavoro dall’eco musicale importantissima, Laborintus II si pone come un catalogo, inteso nella sua accezione medievale, un coerente e variegato innesto di linguaggi diversi, sia verbali che musicali che segnici. Così vuole essere il Festival Nuova Consonanza di quest’anno, un catalogo della creatività plurisemantica, in cui convergono prime assolute, concerti, concorsi, premi, incontri e conferenze. Rimandate invece al 2021 le nuove produzioni di spettacoli di teatro musicale inizialmente previste per l’edizione dal vivo di quest’anno.
Il 57° Festival di Nuova Consonanza è realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo – Direzione Generale Spettacolo, della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale. Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, fa parte di ROMARAMA 2020 il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale.
Ad aprire il Festival venerdì 27 novembre (ore 21) sarà Gianni Trovalusci flautista di riferimento per il repertorio della musica del Novecento e contemporanea, interprete e dedicatario di diverse prime assolute. In Musica Libera Musica, questo il titolo del concerto, si darà spazio alla libertà di azione performativa che la musica aleatoria e più in generale la musica contemporanea permette. “Scelte da compiere al momento; sentieri da inventare in un territorio dato; amplissima gamma di espressioni da sentire, vivere, condividere; piacere di rispettare e eludere le regole allo stesso tempo”, come lo stesso Trovalusci racconta. Il programma omaggia Bruno Maderna di cui quest’anno cade il centenario della nascita, e Franco Evangelisti, fra i fondatori di Nuova Consonanza, nel quarantennale della morte. A loro si affiancano autori dei giorni nostri come Nicola Sani, la finlandese Kaija Saariaho e Giorgio Nottoli, fra gli esponenti più attivi della musica elettroacustica, di cui sarà eseguita in prima assoluta Trama sospesa.
Sarà un concerto monografico quello del 28 novembre (ore 21). IN SA ZIDDHA, sotto la cenere rovente ripercorre i suoni evocativi del teatro musicale di Enrico Cocco (1953), compositore romano, sperimentatore sonoro, docente, impegnato nella ricerca e nella produzione sul teatro musicale con tecnologie elettroniche e multimediali. Ne sono interpreti la voce di Monica Colonna, i sax di Gianpaolo Antongirolami e le percussioni di Massimo Tata.
Due gli appuntamenti di domenica 29 novembre. Si inizia alle ore 11 con il concerto dell’Aequalis Trio, giovane formazione in cui troviamo Flavia Di Tomasso al violino, Livia De Romanis al violoncello, Fabio Silvestro al pianoforte, che eseguono un programma vario da Beethoven a Piazzolla, e la prima assoluta di un nuovo pezzo di Paolo Rosato.
Alle ore 21 la giornata si completa con la prima assoluta di Francisca di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo. Si tratta di un’opera (eseguita in forma di concerto) che affronta la tematica dell’identità di genere, oggi quanto mai controversa e discussa. Ispirato alla storia di Francisca ‘Huomo-Fimina’, realmente accaduta a Caltagirone, in Sicilia, nel XVII secolo, il nuovo lavoro viene affidato a un originale organico, un quartetto di soli sassofoni, cui si affiancano un baritono (L’Inquisitore) interpretato da Roberto Abbondanza fra i più stimati interpreti di musica contemporanea, un soprano (Francisca) Patrizia Zanardi e la voce recitante di Massimo Venturiello.
Il 30 novembre (ore 21) un altro giovane talento, quello del fisarmonicista Fabrizio Causio, che spazierà fra secoli di storia della musica con Bach, Shostakovich, Piazzolla e la Gubaidulina.
Il 2 dicembre (ore 21) Il Filo di Arianna è il titolo del concerto che omaggia Francesco Pennisi, compositore raffinato e tra i fondatori di Nuova Consonanza, del quale ricorre il ventesimo anniversario dalla scomparsa. In programma alcuni dei brani più significativi del musicista siciliano, cui si affiancano brani di Goffredo Petrassi che fu il riferimento per molti compositori del dopoguerra, e un nuovo lavoro in prima assoluta di Marcello Panni, di cui quest’anno si festeggiano gli ottant’anni. Lo esegue Roma Tre Orchestra diretta da Gabriele Bonolis con le voci soliste di Sabrina Cortese e Chiara Osella. Il concerto sarà preceduto (ore 20.45) da una intervista a Marcello Panni, a cura di Francesco Antonioni.
Il 4 dicembre (ore 21) in programma Electronic Claps, serata che vede protagonista Eleonora Claps, versatile musicista, soprano che si è specializzato negli anni nel repertorio del Novecento e contemporaneo, soprattutto elettronico, con diverse prime assolute di lavori di cui è dedicataria.
La musica per i ragazzi segna la giornata del 6 dicembre, con Storie di fantasmi, letture concertanti per voci, pianoforte a quattro mani e live painting, con musica e testi di Carlo Galante e live painting di Cecilia Viganò. Ne sono interpreti l’attore Sergio Stefini e al pianoforte Antonella Moretti e Mauro Ravelli.
L’8 dicembre (ore 21) troviamo Fabrizio de Rossi Re nella veste di compositore, pianista e voce in Canto del rauco mendicante. Un viaggio nelle musiche della tradizione popolare italiana. Il progetto ruota intorno alle musiche di tradizione orale e realizza un percorso che tende a trasfigurare, reinventare e deformare le ragioni profonde del canto popolare originale, partendo dalla drammaturgia e dai testi che questi canti raccontano (storie d’amore, di vendetta, della fatica del lavoro, di disuguaglianze sociali, etc). Suoni di un linguaggio antico immersi in una moderna e sperimentale costruzione narrativa, trasfigurata e ricomposta musicalmente.
È tedesco l’ensemble BRuCH che raccoglie quattro giovani musiciste (Sally Beck flauto, Ella Rohwer violoncello, Claudia Chan pianoforte e Marie Heeschen soprano) che si sono incontrate alla Hochschule für Musik und Tanz di Colonia dando vita nel 2013 a questa insolita formazione dedita esclusivamente alla nuova musica. Il 10 dicembre, dalla loro città in live streaming (ore 21), eseguono un programma di diversi autori che vede anche la prima assoluta di due lavori di Feliz Macahis e Davide Remigio.
Il 12 dicembre (ore 16.30) la tavola rotonda in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma approfondisce temi e spunti che nascono dall’edizione di quest’anno del Festival, sul tema “Laborintus 2.0”. Vi parteciperanno compositori, musicisti e musicologi.
Doppio appuntamento il 13 dicembre. Si torna a suonare musica con il Kvadrat Percussion Ensemble, giovane formazione che incentra il proprio lavoro sull’esecuzione del repertorio contemporaneo, sulla creazione di performance in campo audio-visivo e sulla ricerca musicale. In programma musica di John Cage, Christian Wolff, Yannis Xenakis, John Luther Adams e Walter Branchi.
Ed è giovane e ben avviato anche il duo Rocchi-Vincenti per il secondo concerto live streaming della giornata. Classe 1990, Matteo Rocchi è la viola del Quartetto Guadagnini, fra le più importanti nuove formazioni da camera in Italia, mentre la pianista Ludovica Vincenti con riconoscimenti e premi internazionali, spazia dal repertorio antico al contemporaneo. Il concerto sarà con la musica d Debussy e Hindemith, sui si affiancano due prime assolute di Andrea Noce e Giorgio Astrei.
Il 14 dicembre (ore 21) toccherà al Sonar Trio, formazione salentina dall’organico insolito costituito da Marco Delisi (flauto), Fernando De Cesario (clarinetti) e Vanessa Sotgiu (pianoforte). Il programma di vari autori spazia dal secondo Novecento ai giorni nostri, con le prime assolute di Daniele Carnini, Admir Shkurtaj e Roberto Vetrano.
E sul tema del labirinto si confronterà anche il Duo Alterno (Tiziana Scandaletti soprano e Riccardo Piacentini pianoforte) nel concerto Labirintica-mente in labirintici sensi il 15 dicembre (ore 21). Musica di autori tutti italiani, da Ennio Morricone, da cui si ascolteranno alcuni brani di Epitaffi sparsi (1992-93) a Carla Rebora con le sue Quattro coreografie, brevi studi sulle possibilità gestuali e timbriche del pianoforte, con improvvisazioni. Nella stessa giornata alle ore 19 la presentazione del libro Nuovo Teatro Musicale fra Roma e Palermo, 1961-1973 (LIM 2020) a cura di Alessandro Mastropietro.
Si rinnova l’annuale collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura con il concerto del 16 dicembre in diretta streaming da Vienna (ore 21) che vede un ensemble di area internazionale, formatosi in Austria, il Pneuma Ensemble, chiamato a confrontarsi sulla musica in prima assoluta dell’austriaco Robert Pockfußm.
Nel centenario della nascita, si ricorda la figura di Bruno Maderna, compositore fra i più significativi del Novecento, il 17 dicembre (ore 21) live streaming dal Conservatorio di Fermo, con il concerto dal titolo Il giardino dei sentieri che si biforcano del Bruno Maderna Ensemble diretto da Gabriele Bonolis che ripercorrerà il percorso creativo del musicista veneziano.
Fra le voci più applaudite dei principali teatri lirici del mondo, il tenore inglese Mark Milhofer sarà protagonista insieme al pianista Marco Scolastra il 19 dicembre (ore 21) con i celeberrimi Folksongs di Benjamin Britten (di cui Milhofer è interprete di riferimento) e una Suite su temi popolari italiani in prima esecuzione assoluta, commissionata a quattro compositori viventi (Mauro Montalbetti, Lorenzo Ferrero, Sara Caneva, Marcello panni, Fabio Cifariello Ciardi). Il concerto sarà preceduto alle 20.45 dalla presentazione del CD recentemente uscito Britten, Complete Folk Songs for voice and piano (Brilliant Classic, 2020) di cui sono interpreti gli stessi Scolastra e Milhofer.
Come ormai tradizione il Festival si conclude con il concerto (il 20 dicembre live streaming da Palermo ore 21) dei finalisti del Concorso internazionale di composizione Franco Evangelisti giunto alla XXII edizione, quest’anno dedicato a partiture dalla forma di “opere aperte”, di natura riconducibile al vasto territorio della musica aleatoria e legandosi all’idea del labirinto tema del festival di quest’anno. A interpretare le partiture finaliste (cui si aggiungono lavori di Panni ed Evangelisti) la Sicilian Improvisers Orchestra. Alle ore 18 in programma l’incontro “Alea e improvvisazione” con la partecipazione di compositori e musicisti; coordina l’incontro Gianni Trovalusci.
———–
Tutto il Festival sarà trasmesso live streaming sul canale youtube dell’Associazione Nuova Consonanza al seguente link