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Con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, Teatro Asioli di Correggio, ASD Progetto Danza – Reggio EmiliaPartner tecnico: Pro MusicLO SPETTACOLO SI TERRA’ A PORTE CHIUSE E SARA’ VISIBILE SULLA PAGINA DEL TEATRO COMUNALE “LUCIANO PAVAROTTI” DI MODENA IN DIRETTA STREAMING La MM Contemporary Dance Company, con sede a Reggio Emilia, è una compagnia di danza contemporanea diretta dal coreografo Michele Merola, nata nel 1999 come centro di produzione di eventi e spettacoli e come promotrice di rassegne e workshop favorendo scambi e alleanze fra artisti italiani e internazionali di estrazione contemporanea.Nel 2010 ha vinto il prestigioso Premio Danza&Danza come migliore compagnia emergente e nel 2017 il Premio Europaindanza con lo spettacolo Bolero. Oggi è una realtà di eccellenza della danza italiana con una consolidata attività su tutto il territorio nazionale e con tournée internazionali.Love Poems presenta tre coreografie all’insegna del contemporaneo firmate da Mauro Bigonzetti, dallo spagnolo Thomas Noone e di Emanuele Soavi, autore italiano da anni attivo in Germania.Duetto Inoffensivo
Un duetto appassionato e intenso: fra le due donne in scena c’è condivisione, intesa, ma anche disaccordo, ritroviamo condensati in loro i caratteri e le storie di più personaggi femminili. Dal loro incontro, in un ripetersi e alternarsi continuo di complicità e conflitto,
ne nasce uno scambio di energie, sentimenti ed emozioni legate alle delusioni d’amore.“La conoscenza e l’amicizia che mi lega a Michele Merola da venticinque anni mi ha spinto a cedere alla MMCDC Duetto Inoffensivo. È una splendida opportunità per rivedere questo pezzo in Italia dopo più di dieci anni. Lavorare con i danzatori della MMCDC è stato molto interessante e stimolante: rimandano una grande energia.”Mauro BigonzettiEstratto da Rossini Cards
Coreografia Mauro Bigonzetti
Assistente alla coreografia Roberto Zamorano
Musica Gioachino Rossini
Luci Carlo Cerri
Costumi Helena De Medeiros
Interpreti Emiliana Campo, Fabiana LonardoBrutal Love Poems
“Ti amo così tanto da star male. Spero che anche tu soffra quanto me...”
Crudo e dinamico, esplora il lato “selvaggio” che nascondiamo dentro di noi e che si rivela solo nei momenti più intimi. In qualche modo questa rivelazione, del nostro essere più primordiale, terribile e brutale, si manifesta forse sempre e solo davanti a chi è più vicino a noi, alla persona che amiamo. Un’opera astratta, non narrativa, in cui la risonanza dei movimenti echeggia e si combina per formare un tutto, cercando di intrattenere, provocare e sedurre.“Love Poems è un’opera che non tenta di raccontare una storia e dove non ci sono personaggi concreti. Quando ho spiegato questo ad un amico ho usato l’analogia del tentativo di scrivere una poesia piuttosto che un racconto: la risonanza dei movimenti nell’occhio degli spettatori contribuisce a tutto il senso, proprio come il peso, il suono e il posizionamento delle parole in una poesia potrebbe trasmettere sensazioni
oltre il loro semplice significato.”Coreografia e luci Thomas Noone
Musica Jim Pinchen
Costumi Enrico Morelli
Interpreti Dylan Di Nola, Lorenzo Fiorito, Matilde Gherardi, Federica LamonacaSwans_Cigni
È un lavoro che, pur ispirandosi alla versione romantica del balletto di Pëtr Il’ič Ciaikovskij, vuole essere libero da ogni suo tratto narrativo, mettendo volutamente al centro della ricerca coreografica temi universali come l’integrazione, la diversità, la trasformazione, l’accettazione della propria natura e la comprensione dell’altro. In questa rilettura
astratta, la figura dei cigni è mutevole e in continua trasformazione. Una trasformazione che, catturata nella sua intimità, mantiene, come nella tradizione del balletto, l’atto di riprodurre e rendere in maniera di performance la capacità degli interpreti di essere
sia uccelli che esseri umani. I cigni sono ritratti come esseri androgini: sono i corpi
davanti a noi che diventano i protagonisti. Corpi che si dispiegano, che agiscono e si danno, sinuosi e contorti, plastici e fragili, sottilmente discreti e delicati. Ognuno di questi esseri cerca di convivere, di accettarsi, di unirsi in “stormo”, ma è anche proteso a raccontarci la propria storia individuale, ad accettare il fatto di essere diverso dagli altri, a svelarci universi segreti e a voler credere in sogni da raggiungere in un prossimo futuro. Ognuno di loro ha ragioni, un vivere e sentire la vita, comunque degni di rispetto, qualunque sia la sua natura. Tra utopia e realtà, poesia e razionalità, i protagonisti si confrontano dunque con alcuni dei temi portanti del nostro tempo. E la scrittura coreografica trasmette una
precisa visione, piena di speranza: vedere nel diverso una possibilità di arricchimento, non una minaccia, vedere nella tolleranza e nel rispetto una via da percorrere, vedere nel confronto, nell’accettazione degli altri e nell’integrazione una nuova dimensione di vita,
al passo con la vera natura dell’uomo.“Il momento della trasformazione, la transizione indefinita di un corpo che diventa un altro, le tracce che questo lascia nello spazio: questi sono alcuni dei motivi ispiratori di questa coreografia. Con questa creazione, omaggio al balletto classico per eccellenza Il lago
dei cigni, sono alla scoperta del mito, per ricreare un atto bianco-nero, per cercare come in ognuno di noi ci sia un lato chiaro e uno oscuro. Conscio e inconscio. Non un buono e un cattivo, non un essere maschile o femminile, ma il senso di apparire, sparire, di essere
inafferrabili e capaci di trasformarci da un essere all’altro.”Emanuele SoaviCoreografia, ideazione costumi e scene Emanuele Soavi
Assistente alla coreografia Federico Casadei
Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij
Luci Cristina Spelti
Realizzazione costumi Nuvia Valestri
Interpreti Emiliana Campo, Dylan Di Nola,
Lorenzo Fiorito, Matilde Gherardi, Federica Lamonaca,
Fabiana Lonardo, Annalisa Perricone, Nicola Stasi,
Giuseppe Villarosa
Con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, Teatro Asioli di Correggio, ASD Progetto Danza – Reggio Emilia
Partner tecnico: Pro Music
LO SPETTACOLO SI TERRA’ A PORTE CHIUSE E SARA’ VISIBILE SULLA PAGINA DEL TEATRO COMUNALE “LUCIANO PAVAROTTI” DI MODENA IN DIRETTA STREAMING
La MM Contemporary Dance Company, con sede a Reggio Emilia, è una compagnia di danza contemporanea diretta dal coreografo Michele Merola, nata nel 1999 come centro di produzione di eventi e spettacoli e come promotrice di rassegne e workshop favorendo scambi e alleanze fra artisti italiani e internazionali di estrazione contemporanea.
Nel 2010 ha vinto il prestigioso Premio Danza&Danza come migliore compagnia emergente e nel 2017 il Premio Europaindanza con lo spettacolo Bolero. Oggi è una realtà di eccellenza della danza italiana con una consolidata attività su tutto il territorio nazionale e con tournée internazionali.
Love Poems presenta tre coreografie all’insegna del contemporaneo firmate da Mauro Bigonzetti, dallo spagnolo Thomas Noone e di Emanuele Soavi, autore italiano da anni attivo in Germania.
Duetto Inoffensivo
Un duetto appassionato e intenso: fra le due donne in scena c’è condivisione, intesa, ma anche disaccordo, ritroviamo condensati in loro i caratteri e le storie di più personaggi femminili. Dal loro incontro, in un ripetersi e alternarsi continuo di complicità e conflitto,
ne nasce uno scambio di energie, sentimenti ed emozioni legate alle delusioni d’amore.
Un duetto appassionato e intenso: fra le due donne in scena c’è condivisione, intesa, ma anche disaccordo, ritroviamo condensati in loro i caratteri e le storie di più personaggi femminili. Dal loro incontro, in un ripetersi e alternarsi continuo di complicità e conflitto,
ne nasce uno scambio di energie, sentimenti ed emozioni legate alle delusioni d’amore.
“La conoscenza e l’amicizia che mi lega a Michele Merola da venticinque anni mi ha spinto a cedere alla MMCDC Duetto Inoffensivo. È una splendida opportunità per rivedere questo pezzo in Italia dopo più di dieci anni. Lavorare con i danzatori della MMCDC è stato molto interessante e stimolante: rimandano una grande energia.”
Mauro Bigonzetti
Estratto da Rossini Cards
Coreografia Mauro Bigonzetti
Assistente alla coreografia Roberto Zamorano
Musica Gioachino Rossini
Luci Carlo Cerri
Costumi Helena De Medeiros
Interpreti Emiliana Campo, Fabiana Lonardo
Coreografia Mauro Bigonzetti
Assistente alla coreografia Roberto Zamorano
Musica Gioachino Rossini
Luci Carlo Cerri
Costumi Helena De Medeiros
Interpreti Emiliana Campo, Fabiana Lonardo
Brutal Love Poems
“Ti amo così tanto da star male. Spero che anche tu soffra quanto me...”
Crudo e dinamico, esplora il lato “selvaggio” che nascondiamo dentro di noi e che si rivela solo nei momenti più intimi. In qualche modo questa rivelazione, del nostro essere più primordiale, terribile e brutale, si manifesta forse sempre e solo davanti a chi è più vicino a noi, alla persona che amiamo. Un’opera astratta, non narrativa, in cui la risonanza dei movimenti echeggia e si combina per formare un tutto, cercando di intrattenere, provocare e sedurre.
“Ti amo così tanto da star male. Spero che anche tu soffra quanto me...”
Crudo e dinamico, esplora il lato “selvaggio” che nascondiamo dentro di noi e che si rivela solo nei momenti più intimi. In qualche modo questa rivelazione, del nostro essere più primordiale, terribile e brutale, si manifesta forse sempre e solo davanti a chi è più vicino a noi, alla persona che amiamo. Un’opera astratta, non narrativa, in cui la risonanza dei movimenti echeggia e si combina per formare un tutto, cercando di intrattenere, provocare e sedurre.
“Love Poems è un’opera che non tenta di raccontare una storia e dove non ci sono personaggi concreti. Quando ho spiegato questo ad un amico ho usato l’analogia del tentativo di scrivere una poesia piuttosto che un racconto: la risonanza dei movimenti nell’occhio degli spettatori contribuisce a tutto il senso, proprio come il peso, il suono e il posizionamento delle parole in una poesia potrebbe trasmettere sensazioni
oltre il loro semplice significato.”
oltre il loro semplice significato.”
Thomas Noone
Coreografia e luci Thomas Noone
Musica Jim Pinchen
Costumi Enrico Morelli
Interpreti Dylan Di Nola, Lorenzo Fiorito, Matilde Gherardi, Federica Lamonaca
Musica Jim Pinchen
Costumi Enrico Morelli
Interpreti Dylan Di Nola, Lorenzo Fiorito, Matilde Gherardi, Federica Lamonaca
Swans_Cigni
È un lavoro che, pur ispirandosi alla versione romantica del balletto di Pëtr Il’ič Ciaikovskij, vuole essere libero da ogni suo tratto narrativo, mettendo volutamente al centro della ricerca coreografica temi universali come l’integrazione, la diversità, la trasformazione, l’accettazione della propria natura e la comprensione dell’altro. In questa rilettura
astratta, la figura dei cigni è mutevole e in continua trasformazione. Una trasformazione che, catturata nella sua intimità, mantiene, come nella tradizione del balletto, l’atto di riprodurre e rendere in maniera di performance la capacità degli interpreti di essere
sia uccelli che esseri umani. I cigni sono ritratti come esseri androgini: sono i corpi
davanti a noi che diventano i protagonisti. Corpi che si dispiegano, che agiscono e si danno, sinuosi e contorti, plastici e fragili, sottilmente discreti e delicati. Ognuno di questi esseri cerca di convivere, di accettarsi, di unirsi in “stormo”, ma è anche proteso a raccontarci la propria storia individuale, ad accettare il fatto di essere diverso dagli altri, a svelarci universi segreti e a voler credere in sogni da raggiungere in un prossimo futuro. Ognuno di loro ha ragioni, un vivere e sentire la vita, comunque degni di rispetto, qualunque sia la sua natura. Tra utopia e realtà, poesia e razionalità, i protagonisti si confrontano dunque con alcuni dei temi portanti del nostro tempo. E la scrittura coreografica trasmette una
precisa visione, piena di speranza: vedere nel diverso una possibilità di arricchimento, non una minaccia, vedere nella tolleranza e nel rispetto una via da percorrere, vedere nel confronto, nell’accettazione degli altri e nell’integrazione una nuova dimensione di vita,
al passo con la vera natura dell’uomo.
È un lavoro che, pur ispirandosi alla versione romantica del balletto di Pëtr Il’ič Ciaikovskij, vuole essere libero da ogni suo tratto narrativo, mettendo volutamente al centro della ricerca coreografica temi universali come l’integrazione, la diversità, la trasformazione, l’accettazione della propria natura e la comprensione dell’altro. In questa rilettura
astratta, la figura dei cigni è mutevole e in continua trasformazione. Una trasformazione che, catturata nella sua intimità, mantiene, come nella tradizione del balletto, l’atto di riprodurre e rendere in maniera di performance la capacità degli interpreti di essere
sia uccelli che esseri umani. I cigni sono ritratti come esseri androgini: sono i corpi
davanti a noi che diventano i protagonisti. Corpi che si dispiegano, che agiscono e si danno, sinuosi e contorti, plastici e fragili, sottilmente discreti e delicati. Ognuno di questi esseri cerca di convivere, di accettarsi, di unirsi in “stormo”, ma è anche proteso a raccontarci la propria storia individuale, ad accettare il fatto di essere diverso dagli altri, a svelarci universi segreti e a voler credere in sogni da raggiungere in un prossimo futuro. Ognuno di loro ha ragioni, un vivere e sentire la vita, comunque degni di rispetto, qualunque sia la sua natura. Tra utopia e realtà, poesia e razionalità, i protagonisti si confrontano dunque con alcuni dei temi portanti del nostro tempo. E la scrittura coreografica trasmette una
precisa visione, piena di speranza: vedere nel diverso una possibilità di arricchimento, non una minaccia, vedere nella tolleranza e nel rispetto una via da percorrere, vedere nel confronto, nell’accettazione degli altri e nell’integrazione una nuova dimensione di vita,
al passo con la vera natura dell’uomo.
“Il momento della trasformazione, la transizione indefinita di un corpo che diventa un altro, le tracce che questo lascia nello spazio: questi sono alcuni dei motivi ispiratori di questa coreografia. Con questa creazione, omaggio al balletto classico per eccellenza Il lago
dei cigni, sono alla scoperta del mito, per ricreare un atto bianco-nero, per cercare come in ognuno di noi ci sia un lato chiaro e uno oscuro. Conscio e inconscio. Non un buono e un cattivo, non un essere maschile o femminile, ma il senso di apparire, sparire, di essere
inafferrabili e capaci di trasformarci da un essere all’altro.”
dei cigni, sono alla scoperta del mito, per ricreare un atto bianco-nero, per cercare come in ognuno di noi ci sia un lato chiaro e uno oscuro. Conscio e inconscio. Non un buono e un cattivo, non un essere maschile o femminile, ma il senso di apparire, sparire, di essere
inafferrabili e capaci di trasformarci da un essere all’altro.”
Emanuele Soavi
Coreografia, ideazione costumi e scene Emanuele Soavi
Assistente alla coreografia Federico Casadei
Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij
Luci Cristina Spelti
Realizzazione costumi Nuvia Valestri
Interpreti Emiliana Campo, Dylan Di Nola,
Lorenzo Fiorito, Matilde Gherardi, Federica Lamonaca,
Fabiana Lonardo, Annalisa Perricone, Nicola Stasi,
Giuseppe Villarosa
Assistente alla coreografia Federico Casadei
Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij
Luci Cristina Spelti
Realizzazione costumi Nuvia Valestri
Interpreti Emiliana Campo, Dylan Di Nola,
Lorenzo Fiorito, Matilde Gherardi, Federica Lamonaca,
Fabiana Lonardo, Annalisa Perricone, Nicola Stasi,
Giuseppe Villarosa