L’amministrazione Comunale di Scandicci – dopo l’esperienza estiva di Open City 2020 durante la quale è riuscita a proporre oltre 120 eventi culturali a più di 14.000 spettatori nel pieno rispetto delle misure di sicurezza – continua a sostenere il protagonismo culturale espresso dal proprio territorio. A partire da mercoledì 25 novembre prende infatti il via la prima edizione di “Scandicci Open City Winter – la cultura si fa rete”. Per 40 giorni sui canali online del Comune e delle 21 associazioni culturali coinvolte, ben 32 eventi tra laboratori, web series, teatro, musica, danza, performance, presentazioni, letture, incontri e arte. L’obiettivo è continuare, anche negli ultimi mesi dell’anno, a curare e alimentare un dialogo attivo tra la città, le persone e gli artisti, per farsi poi trovare pronti nel momento della ripartenza, augurandoci che sia prossima.
La proposta è frutto di un secondo bando pubblico che porta i finanziamenti di Scandicci Open City 2020 – in sostegno alle associazioni coinvolte fra l’estate e l’inverno – a raggiungere quota 200 mila euro. Il bando invernale ha previsto due sezioni: una per i sussidi alle associazioni con difficoltà di bilancio (riservata a chi ha sede a Scandicci) e una per la realizzazione di progetti culturali (aperta a tutti). Oltre l’80% delle richieste sono arrivate per la progettazione, ciò evidenzia una grande vivacità del settore nonostante il drammatico blocco delle attività culturali e la grande necessità di occasioni per continuare a lavorare e a relazionarsi con il pubblico.
“Le recenti chiusure che impediscono lo svolgimento degli spettacoli dal vivo hanno visto impegnati il Comune di Scandicci e gli operatori nel definire e sperimentare nuove forme di fruizione, in grado di mantenere attiva la produzione culturale che consideriamo un’attività primaria per il benessere delle persone. Si è configurato così un vero e proprio palinsesto digitale, ricco e diversificato che ci auguriamo possa andare incontro alla forte richiesta di contenuti culturali che emerge dal nostro pubblico, eterogeneo per gusti ed età, in attesa della riapertura degli spazi sociali e culturali – afferma l’Assessora alla Cultura del Comune di Scandicci Claudia Sereni -. Sarà un programma vario, inedito, sperimentale, che non dimentica i bambini e le famiglie, di arte, musica, teatro, performance, distribuito gratuitamente online, passando per temi importanti come la giornata contro la violenza sulle donne, le questioni e le storie sulla biodiversità, il centenario della nascita di Rodari e molto altro“.
Il calendario degli appuntamenti
Il programma della rassegna, già disponibile sul sito ufficiale di Scandicci Open City https://www.scandicciopencity.it, prende il via mercoledì 25 novembre (ore 13) con RespirArea / Incursioni Artistiche nei Luoghi Comuni, che Teatro Studio Krypton ha prodotto in ottobre grazie anche al contributo della Città Metropolitana di Firenze. Con la performance “Dove sono finiti tutti?” Marina Arienzale ha tracciato i segni del passaggio delle persone durante un’intera giornata grazie a una vernice che di giorno è trasparente e che di notte – dopo essersi caricata attraverso i raggi del sole – si illumina restituendo così le tracce della presenza del giorno. I segni documentano la necessità di vivere liberamente uno spazio comune.
Teatro Studio Krypton sarà di nuovo protagonista venerdì 27 novembre (ore 13) con il video di Cesare Baccheschi “Dove i turisti non vanno”: quattro azioni realizzate per il progetto Respirarea a cura di Pietro Gaglianò. Protagonisti 4 giovani artisti e performer appartenenti all’area metropolitana fiorentina – tra cui Albien Alushaj, Marina Arienzale, Anna Capolupo e Gioia Di Biagio – guidati nella creazione di altrettante opere video ispirate alla difficile situazione della pandemia.
Sabato 28 novembre (ore 16) la Proloco Piana di Settimo presenta Gino Terreni “L’artista toscano della Memoria”. Gino Terreni (Empoli 1925-2015) è stato un artista ed un docente italiano legato alla corrente Espressionista. Dal 2019 presso il Centro Civico “Ofelia Mangini” a Badia a Settimo è presente l’esposizione permanente delle opere del “Fondo Donativo Gino Terreni”. In occasione del quinto anniversario della scomparsa, durante la commemorazione, verrà presentato il suo autoritratto “Ricordo da partigiano”, che entrerà a far parte del Fondo.
Nella stessa giornata, ma alle 18, Mascarà Teatro Popolare d’arte presenta “Rodari! Rodari! Un signore di Scandicci …” – favole, filastrocche e canzoni da Gianni Rodari. Prima puntata con Francesco Giorgi, Marco Natalucci e Roberto Caccavo. Quattro appuntamenti dove musica e teatro si uniranno per dar vita alle storie e ai personaggi tratti da Il libro degli errori, Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono, Nella pancia della balena gialla. L’appuntamento sarà replicato – sempre alle 18 – domenica 29 novembre e domenica 6 dicembre è avrà come protagonisti Gaia Nanni e Francesco Giorgi. Sabato 5 dicembre invece, Francesco Giorgi sarà nuovamente accompagnato da Marco Natalucci e Roberto Caccavo.
Mercoledì 2 dicembre (ore 21) Artemia presenta “Due voci per il Castello dell’Acciaiolo”, Visita guidata con monologo teatrale. Un luogo simbolo che ha costruito la storia e la fisionomia del territorio esplorato da due punti di vista diversi: un racconto, una visita guidata alla scoperta del Castello dell’Acciaiolo e poi, in conclusione, la storia e l’arte di questo edificio, raccontata da un’altra voce, quella di un personaggio che, nei secoli, lo ha “abitato”.
Giovedì 3 dicembre (ore 20.45) Teatro D’Almaviva presenta il primo studio di “Basta Barbablù”, performance di teatro – danza ideata e diretta da Duccio Barlucchi con Sabina Cesaroni e Isabella Quaia, in occasione della Giornata Mondiale contro il femminicidio. Lo spettacolo si snoda fra la narrazione della favola di Perrault, le testimonianze di donne vittime di violenza e gli intensi fraseggi tra recitazione e danza contemporanea. “Basta Barbablù” vuole evadere i consueti cliché legati alla tematica del femminicidio per evocare, con il linguaggio dell’arte, storture, derive ed abissi provocati dal retaggio patriarcale nelle relazioni di genere e nell’identità stessa di maschile e femminile, per fare spazio ad una coscienza più vera e ad un’altra cultura, per donne e uomini.
Venerdì 4 dicembre (ore 21) Avatar presenta “L’Impollinatore” – atto unico drammaturgia e regia Giovanni Guidelli con Giovanni Guidelli e Francesco Grifoni. I temi dei mutamenti climatici, dell’ecatombe degli insetti impollinatori, la scomparsa delle api, i futuri scenari di un’umanità alla ricerca di cibo e di acqua potabile, irrompono in questo testo teatrale, premiato all’Earthink Festival di Torino. Un duello psicologico che si sviluppa in una sorta di conto alla rovescia, di gioco delle parti, di poker face, andando a indagare sulle nostre reali priorità, sulla nostra percezione del rischio e del pericolo a cui stiamo andando incontro, fino al colpo di scena finale.
Domenica 6 dicembre (ore 15) Lo stanzone delle apparizioni presenta “Bread and Roses”, storie straordinarie di ordinaria discriminazione. Incontro con Daniela Morozzi, l’Avvocata Marina Capponi e alcune esperte e operatrici del settore. Musiche di Chiara Riondino. “Bread and Roses” sono 10 storie giudiziarie di violenza e discriminazione ai danni delle donne in ambito lavorativo. Tutte ispirate a fatti realmente accaduti, hanno come comune denominatore il fatto di avere avuto un esito giudiziario positivo. Una contro-narrazione importante oggi, a dimostrazione di come sia possibile, seppur in mezzo a mille difficoltà, dare risposte certe e giuste a tutte coloro che coraggiosamente hanno deciso di denunciare violenze e discriminazioni.
Venerdì 11 dicembre (ore 21) Sta Spazio Teatrale Allincontro presenta “Ritrovarci” in collaborazione con Circolo Arci Badia a Settimo. In scena il soliloquio a 2 voci per cinquant’anni di cultura popolare “Gobbo a mattoni” di Riccardo Goretti con Riccardo Goretti e Massimo Bonechi. Regia Massimo Bonechi. Il 18 dicembre – sempre alle 21 – STA Spazio Teatrale Allincontro torna in scena con “Io Sono Partito- Una storia di parte, una storia di tutti” di e con Riccardo Goretti e Massimo Bonechi. In questo spettacolo si narra la storia di un uomo, Partito Mannelli Braccini, nato nel 1921 nello stesso giorno in cui nasceva il Partito Comunista e che per tutta la vita ha visto intrecciare le sue vicende umane e personali a quelle della più grande forza politica di sinistra del nostro Paese. Si attraversa così una serie di vicende che segnano l’esistenza di un uomo che come molti altri ha seguito un’ideale e quelle del Partito che hanno caratterizzato la vita politica, sociale e culturale dell’Italia.
Sabato 12 dicembre (ore 16) Stazione Utopia presenta “Binoculus”, video conversazioni di storia dell’arte Badia a Settimo, l’abbazia che creò Firenze – a cura di Elena Cardinale. Una serie di video conversazioni on line, su storia e storia dell’arte, condotte da ricercatori, guide turistiche, storiche dell’arte. Un modo per continuare a conoscere il territorio e il patrimonio culturale e ambientale di prossimità, anche a distanza. Badia a Settimo è stata definitiva come l’origine della Firenze medievale. Parleremo della storia millenaria di questo luogo, della funzione civile che ha rivestito per secoli, dello sviluppo architettonico e agricolo promosso dall’ordine dei monaci Cistercensi a cui si deve la realizzazione del grande complesso e del potente sistema economico che da esso dipendeva.
“Binoculus” sarà riproposto anche sabato 19 dicembre – sempre alle 16 – con una conversazione in cui si cercherà di capire come funzionava l’organizzazione territoriale nel contado fiorentino nel Medioevo, auale era il ruolo giocato dalle pievi e dai pivieri nello sviluppo dei borghi satelliti di Firenze, e quale la loro importanza strategica nella politica della città gigliata. Attraverso le pievi di Scandicci capiremo i rapporti tra contado e città e approfondiremo come la nuova e innovativa arte nata a Firenze si andava diffondendo anche nelle campagne scontrandosi però con un ben saldo amore per la tradizione. Il programma di “Binoculus” si chiude domenica 27 dicembre sempre nello stesso orario. Protagonista dell’ultimo incontro curato da Rubina Tuliozi, sarà il Il Mulinaccio di Scandicci, un luogo quasi sconosciuto, un mulino idraulico costruito nel ‘600, che nelle mappe catastali ottocentesche viene già indicato come mulino rovinato, raccontando la storia di una famiglia, dell’economia di questo territorio e dei resti di un’architettura di grande fascino artistico e ambientale.
Nel programma di Scandicci Open City Winter spazio anche all’associazione Rete Semi Rurali che lunedì 14 dicembre (ore 20.30) presenta La Casa Dell’agrobiodiversità. In streaming verrà proposta la presentazione del libro “Oltre il biologico” di Matteo Mancini. Le idee, gli strumenti e le pratiche per un’agricoltura di qualità. Con un linguaggio accessibile a tutti, vengono presentati i preparati organici, minerali e microbiologici più importanti e le innovazioni tecniche di rilievo applicate nelle realtà produttive di tutto il paese Matteo Mancini ha lavorato in progetti agricoli e forestali in Messico, Mozambico, Brasile, Angola, Inghilterra, Libano e Palestina. Dal 2009 è coordinatore tecnico dell’Ong Deafal.
Rete Semi Rurali torna online lunedì 21 dicembre (20.30) con il laboratorio di tradizioni popolari toscane “La sera de’ canti” con le Comari Sull’Uscio. L’evento vuole essere un viaggio sonoro alla (ri)scoperta delle tradizioni della nostra terra, un tuffo in un mondo che sta scomparendo e di cui è importante conservarne memoria per proteggere le nostre radici storiche e culturali. La musica sarà la protagonista ed il filo conduttore di questo percorso fatto di storie ed immagini: custode per eccellenza del sapere popolare, nei suoi luoghi e nei suoi canti è possibile incontrare gli aspetti quotidiani di un passato che appartiene a tutti noi. Ad accompagnare questo itinerario sarà il duo di cultura e musica popolare toscana de “Le Comari sull’Uscio” composto da Elisabetta Cioni e Chiara Degl’Innocenti.
Sabato 19 dicembre (ore 18) Officina dei Sogni presenta “Stretta la foglia larga la via”, una performance teatrale trae ispirazione dal libro omonimo di S. G. Lombardini, ex insegnante che durante l’estate 2019 ha intrattenuto i bambini con la lettura di racconti, filastrocche e storie successivamente riscritte e reinterpretate dai bambini. Lo spettacolo, proposto attraverso un progetto video, è il racconto di queste storie raccontate da tre voci adulte e da quelle dei bambini.
Domenica 20 dicembre (ore 15) Amat propone “ce LA FA RE mo” a cura della Unconventional Orchestra, ensemble musicale che si presenta al pubblico con una web serie. Qui spiegherà perché la sua scelta è “non convenzionale”, presenterà i musicisti, gli strumenti, il repertorio, e vi farà dare una sbirciatina nel backstage, raccontando qualche curiosità. La web serie sarà riproposta – sempre nello stesso orario – il 23, il 24, il 26 e il 29 dicembre.
L’Unconventional Orchestra tornerà infine online mercoledì 30 dicembre alle 17 con un concerto per flauto e orchestra op.283 di Carl Reinecke e la Sinfonia n.4 op. 90 di F. Mendelsohn, in streaming dall’Auditorium del Centro Rogers di Scandicci.
Domenica 20 dicembre (ore 18) ART-U presenta “Chi ha paura del temporale?”, spettacolo per bambini dai 6 ai 13 anni. Che cosa succede se due “nemici” giurati, diversi e antagonisti, si incontrano al buio e in difficoltà? L’archetipo della pecora e del lupo a confronto: questi gli ingredienti di “Chi ha paura del temporale”, uno spettacolo per tutti i target di età che affronta il tema del pregiudizio e della rivalità.
Nel programma della rassegna spazio anche a tre appuntamenti proposti da Nem – Nuovi Eventi Musicali, che porta in calendario il progetto in prima assoluta “Mente d’artista”. Tre artisti, provenienti da tre ambiti diversi delle arti performative (jazz, classica, danza) rappresenteranno tre momenti diversi che intervengono nella mente dell’artista: comporre, interpretare, improvvisare. In tutto questo saranno utilizzati video e immagini oltre ad una parte performativa dell’artista stesso.
Il primo incontro si terrà giovedì 31 dicembre (ore 17) e avrà come protagonista Patrizio Fariselli: fondatore e animatore degli Area (uno dei gruppi che hanno fatto la storia della musica nel secondo Novecento nel nostro Paese), musicista sopraffino, grande comunicatore, uno dei più grandi artisti italiani attivi. Venerdì 1 gennaio (ore 17) incontro con Cristina Bozzolini: “la” danza in Italia. Fondatrice e direttrice del Balletto di Toscana, direttrice di Aterballetto, due delle realtà più importanti della danza internazionale. Il suo nome è presente in tutti i libri di storia della danza, ha lavorato con tutti ai massimi livelli. Il suo incontro vedrà la presentazione in prima assoluta del libro della sua vita che uscirà per l’editore Nardini, il prodotto audiovisivo vedrà la registrazione di una performance del balletto di toscana, vedrà l’utilizzo di video ed immagini di repertorio direttamente dai suoi archivi: per chi ama la danza e l’arte sarà un documento imperdibile.
Sabato 2 gennaio (ore 17) ultimo incontro dedicato alla classica con Alexander Lonquich: di recente eletto direttore artistico della Scuola di Musica di Fiesole, uno dei massimi pianisti al mondo, uomo di cultura immensa potrà guidarci all’interno della mente dei grandi compositori del passato, con riferimenti all’arte figurativa, alla storia dell’interpretazione e dell’arte in generale.
A dicembre (data da definire) Zaches Teatro presenta “Racconti dal bosco”: uno spettacolo immersivo in streaming e live streaming per bambini e adulti legato al motivo del bosco come luogo entro cui ci si smarrisce impauriti e si va coraggiosamente alla ricerca di se stessi.
Al programma hanno già preso parte – nel mese di ottobre – Amf Accademia Musicale di Firenze con Young Rock Scandicci – contest di band under 35 e Arca Azzurra con “Uomini e No”, lettura – spettacolo liberamente tratta dall’omonimo testo di Elio Vittorini.
Informazioni e aggiornamenti sul programma: www.scandicciopencity.it. Tutto il programma è presentato online su facebook.com/ScandicciOpenCity