Quando cadi dalla bicicletta, l’unico modo per superare lo shock è risalire sul sellino e, ferite permettendo, riprendere a pedalare il prima possibile. Questo principio pedalatorio (e un mio trauma cranico con frattura scomposta al polso lo attestano) l’ho applicato istintivamente nella vita e anche nella mia attività. Sappiamo benissimo che presentare la prossima parte della nostra stagione con il teatro ancora chiuso può sembrare folle, ma vogliamo farlo per dare un segno di speranza, a metà tra la lotta contro i mulini a vento e il lancio della stampella di Enrico Toti. Con questo gesto vogliamo anche esprimere una profonda gratitudine agli artisti che hanno deciso di venire a debuttare (cinque prime nazionali, due prime milanesi) o di portare i loro spettacoli nel nostro teatro.
Ci siamo rimasti parecchio male per la chiusura dei teatri stabilita nel DPCM del 24 ottobre, dopo tutta la fatica profusa per mettere in completa sicurezza il teatro e per far incastrare impegni, ospitalità, tournée e produzioni. Delusione che non sminuisce la seria preoccupazione provata per le sorti non solo del teatro: due sentimenti che si sono ancor più accentuati dopo le decisioni comunicate nel DPCM del 3 novembre.
Bisogna sapere che un nuovo cartellone (un puzzle che sembra non quadrare mai, anche se poi alla fine tutto miracolosamente si compone) costa tanto lavoro e tanto impegno. Ci siamo rimasti male anche perché, con tutto il più sincero rispetto per chi trova conforto nel nobile sentimento della Fede, crediamo anche che ognuno sia libero di trovare nutrimento per il proprio spirito e per la propria mente a modo suo. Chiudere i teatri e lasciare aperte le chiese è stato uno schiaffo ingiusto, che dice molto più di quanto possa sembrare sul nostro Paese e sull’importanza che viene attribuita alla cultura. Una penalizzazione non meritata, un discrimine odioso con un’ulteriore aggravante: dal punto di vista sanitario i teatri sono tra i luoghi più sicuri, dove alla possibilità di portare avanti un tracciamento preciso (grazie ai biglietti e alle relative anagrafiche) si sono aggiunte tutte le misure necessarie (mascherine, gel, plexiglass, distanziamenti, sanificazioni…). Un insieme di interventi attuati, per far sì che il pubblico potesse vivere senza preoccupazione una stagione di primo piano che siamo orgogliosi di essere riusciti a mettere in piedi.
Stagione di cui abbiamo fatto appena in tempo ad inaugurare la prima parte, chiamata non a caso En attendant (titolo provvisorio, che abbiamo ora deciso di sostituire con il detto veneziano Duri ai banchi: un grido con cui i comandanti delle galee incitavano i rematori a resistere durante gli attacchi nemici) quando siamo stati costretti ad interromperci. Ma noi teatranti abbiamo la pelle (e la testa!) dura e non ci siamo fermati, continuando a lavorare per pianificare i mesi che ci aspettano, nella speranza di poter realizzare i nostri progetti. Abbiamo voluto creare un cartellone che, in occasione del bicentenario della scomparsa del Porta (el Dante milanes) e dopo l’esperienza tragica della prima ondata di Covid-19, celebrasse il carattere e la tenacia di Milano con opere che, in modi diversi, parlassero della città: uno spettacolo sui Gufi (19/31 gennaio), Nino el cata (4/9 maggio) di Marino Zerbin, uno dei pochi cantori autenticamente meneghini. Siamo felici di annunciare anche che ospiteremo due iniziative organizzate dalla Fondazione Gaber all’interno dell’edizione 2021 di Milano per Gaber (date in via di definizione).
A questi spettacoli abbiamo affiancato una serie di lavori che virano più sul comico, perché mai come in questo periodo riteniamo ci sia bisogno di riflettere sulla realtà che ci circonda con la lievità che solo la risata può creare per – usando un termine attuale – ristorare l’animo: Coppia aperta, quasi spalancata (9/20 dicembre) che sarà sul palco del Piccolo Teatro Grassi, La giovinezza è sopravvalutata (4/14 marzo) con Paolo Hendel, La scuola non serve a nulla 2.0 (9/18 aprile) di Antonello Taurino.
Tutto questo accompagnato da ospitalità e produzioni che affrontano i temi dell’attualità e della memoria storica, da sempre filoni principali delle nostre stagioni: Massimiliano Loizzi e Il Matto 4 (16/28 marzo), Sospetti (S.U.S.) (27 aprile/2 maggio) con Tommaso Amadio del Teatro Filodrammatici, Virus (2/14 febbraio), un mio nuovo testo sul dramma che stiamo vivendo, Aquile Randagie (17/28 febbraio) di Alex Cendron con la regia di Massimiliano Cividati sull’impegno degli scout durante la Resistenza. Non mancheranno appuntamenti Fuori Niguarda, con Mai Morti (20/25 aprile), che celebrerà il suo ventennale al Teatro Filodrammatici, e Il rumore del silenzio (11/16 maggio), con Laura Curino, che sarà al Teatro Elfo Puccini. Nel periodo che precede il Giorno della Memoria Andrea Pennacchi, in una veste diversa da quella che il grande pubblico conosce grazie a Propaganda Live, porterà Mio padre-appunti sulla guerra civile (15/17 gennaio), un testo in cui racconta con toccante ironia il suo tentativo di ricostruire, a ritroso, l’esperienza vissuta da suo padre, internato giovanissimo in un lager nazista.
Quest’anno, poi, aggiungeremo una freccia al nostro arco, andando a recuperare un’arte un po’ trascurata e sottovalutata, il teatro dei burattini, che tanto successo ha raccolto l’estate scorsa nei cortili di Niguarda, di cui programmeremo diversi appuntamenti per non dimenticarci dei più piccoli.
Un cartellone compatto e diversificato, che non vediamo l’ora di vedere diventare realtà sul palco di via Hermada, che dal 2002 è casa nostra. Quindi, nella speranza che si possa riprendere a pedalare il prima possibile, abbiamo deciso di presentarvi quello che abbiamo preparato per voi spettatori, che non avete mai mancato di dimostrarci affetto e vicinanza.
Vi aspettiamo in teatro, che è un po’ la nostra chiesa!
Renato Sarti
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CALENDARIO SPETTACOLI
FUORI NIGUARDA
9 | 20 dicembre
COPPIA APERTA, QUASI SPALANCATA
di Dario Fo, Franca Rame
con Alessandra Faiella, Valerio Bongiorno
produzione Teatro della Cooperativa
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EVENTO SPECIALE
15 | 17 gennaio
MIO PADRE – appunti sulla guerra civile
prima milanese
un racconto di e con Andrea Pennacchi
musiche Giorgio Gobbo
produzione Teatro Boxer / Pantakin
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19 |31 gennaio
GUFI
prima nazionale
con Roberto Brivio, Flavio Oreglio, Alberto Patrucco, David Riondino
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2 | 14 febbraio
VIRUS
prima nazionale
uno spettacolo di e con Renato Sarti
scritto in collaborazione con Andrea Di Stefano e Vittorio Agnoletto
produzione Teatro della Cooperativa
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17 | 28 febbraio
AQUILE RANDAGIE – credere, disobbedire, resistere
prima nazionale
di e con Alex Cendron
regia Massimiliano Cividati
produzione Arca Azzurra Produzioni
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4 | 14 marzo
LA GIOVINEZZA È SOPRAVVALUTATA
prima milanese
di Paolo Hendel, Marco Vicari
con Paolo Hendel
regia Gioele Dix
produzione AGIDI
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16 | 28 marzo
IL MATTO 4
prima nazionale
scritto, diretto e interpretato da Massimiliano Loizzi
produzione Teatro della Cooperativa
in collaborazione con Mercanti di Storie
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9 | 18 aprile
LA SCUOLA NON SERVE A NULLA 2.0
di e con Antonello Taurino
scritto con Carlo Turati
produzione Teatro della Cooperativa
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FUORI NIGUARDA
Teatro Filodrammatici
20 | 25 aprile
MAI MORTI
testo e regia Renato Sarti
con Renato Sarti
produzione Teatro della Cooperativa
in collaborazione con Teatro dell’Elfo, Teatri 90 Progetti / Maratona di Milano
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27 aprile | 2 maggio
SOSPETTI (S.U.S.)
di Barrie Keeffe – traduzione Bruno Fornasari
con Tommaso Amadio, Emanuele Arrigazzi, Umberto Terruso
regia Bruno Fornasari
produzione Teatro Filodrammatici di Milano
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4 | 9 maggio
NINO EL CATA
prima nazionale
testo e regia Piero Lenardon
con Marino Zerbin
produzione Teatro della Cooperativa
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FUORI NIGUARDA
Teatro Elfo Puccini
11 | 16 maggio
IL RUMORE DEL SILENZIO
testo e regia Renato Sarti
con Laura Curino e Renato Sarti
musiche Carlo Boccadoro
produzione Teatro della Cooperativa
CON IL PATROCINIO DI ASSOCIAZIONE FAMILIARI STRAGE DI PIAZZA FONTANA,
ANED NAZIONALE e ANPI DI MILANO
SI RINGRAZIANO LICIA, CLAUDIA, SILVIA PINELLI e PIERO SCARAMUCCI, autore di “Una storia quasi soltanto mia”
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STAGIONE 2020|21
seconda parte
DURI AI BANCHI
TEATRO DELLA COOPERATIVA
via privata Hermada 8, Milano
Tel. 02 6420761
info@teatrodellacooperativa.it
www.teatrodellacooperativa.it
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BIGLIETTERIA
(aperta dal 3 dicembre, salvo diverse comunicazioni)
martedì | venerdì:
dalle 17:30 alle 19:00; dalle 19:00 attività di botteghino.
possibilità per il pubblico di entrare in sala a partire dalle 20:00.
giovedì:
dalle 18:00 alle 18:30; dalle 18:30 attività di botteghino.
possibilità per il pubblico di entrare in sala a partire dalle 19:00.
sabato:
dalle 18:00 alle 20:00; dalle 20:00 attività di botteghino.
possibilità per il pubblico di entrare in sala a partire dalle 20:00.
domenica:
dalle 15:30 alle 16:30; dalle 16:30 attività di botteghino.
Possibilità per il pubblico di entrare in sala a partire dalle 16:30.
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ORARI SPETTACOLI
(salvo diverse indicazioni)
martedì, mercoledì, venerdì e sabato 20:30
giovedì 19:30
domenica 17:00
lunedì riposo
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BIGLIETTI
intero – 18€; convenzionati – 15€; under 27 – 10€; over 65 – 9€
giovedì biglietto unico – 10€