«La supremazia dell’attività legislativa, che si presenta come tecnocrazia dei numeri, prevale sull’attività politica. Ci viene imposta la prospettiva di uno sguardo incapace di valutare e favorire le buone pratiche che si sono messe in atto nel mondo del teatro. Uno sguardo incapace di una visione strategica della società e della cultura, incapace di azioni, atti particolari, che tengano conto della reale situazione dei luoghi e delle persone. Ancora una volta siamo chiamati ad affrontare la chiusura delle sale, a creare una risposta politica alla provocazione legislativa. A propugnare la vita contro il divieto.
Il festival Testimonianze ricerca azioni occuperà comunque gli spazi teatrali che avrebbero accolto gli spettacoli, e da lì verrà trasmesso in streaming un ciclo di serate con gli artisti, in collegamento da altri spazi teatrali, chiusi, sì, ma vivi. Sarà l’occasione per discutere direttamente con gli artisti del loro lavoro, di questa insopportabile crisi, dei processi di creazione di quegli spettacoli che, almeno per ora, non vedremo.
Critici e studiosi hanno accettato di partecipare a questi incontri, e di condividere con noi, e con il pubblico da noi forzosamente separato, questi momenti di arte e di politica.
Garantiremo stipendi, rimborsi e emolumenti a tutti colori che per mesi hanno lavorato (e ancora lavorano) per rendere possibile questo evento, e ovviamente gli artisti che parteciperanno alle dirette streaming riceveranno il compenso per la loro presenza.
Ribadiamo la nostra posizione riguardo l’uso del web o del video in generale per veicolare spettacoli e performance. Già a marzo di quest’anno avevamo argomentato le ragioni della scelta di non utilizzare lo streaming per una forma d’arte totalmente estranea a linguaggi di questo tipo.
La cultura e l’arte sono intrattenimento in certi casi, non sempre e comunque. E non importa un accidente che il pubblico possa intrattenersi o svagarsi assistendo a uno spettacolo o a un film. Cultura e arte sono attività di cui un Paese civile non può fare a meno per definirsi tale. Che le istituzioni la piantino di fare confusione. Che la smettano di mettere sullo stesso piano le cose in nome di una ipocrita e insopportabile sciatteria. I teatri sono luoghi d’arte. Di pensiero. Presidi, appunto, di civiltà».
———
Clemente Tafuri e David Beronio
Si svolgerà online a Genova dal 6 al 14 novembre 2020 la XI edizione di Testimonianze ricerca azioni di Teatro Akropolis, diretta da Clemente Tafuri e David Beronio, in ottemperanza ai provvedimenti presi nell’ultimo DPCM del 25 ottobre.
Negli spazi teatrali che avrebbero dovuto accogliere gli spettacoli verrà trasmesso in streaming un ciclo di serate con gli artisti, in collegamento da altri spazi teatrali chiusi ma vivi.
Il Festival sarà l’occasione per discutere direttamente con gli artisti del loro lavoro e dei processi di creazione artistica dei loro spettacoli che per il momento non sarà possibile vedere.
Momenti di arte e politica che saranno condivisi con critici e studiosi e con il pubblico, caratteristica questa da sempre del Festival, nel suo essere laboratorio, un luogo e un tempo di condivisione e confronto tra pubblico, artisti, studiosi e critici sui tratti distintivi e originari dei rispettivi linguaggi, processi, studi e ricerche.
Testimonianze ricerca azioni rimane anche in questa sua nuova configurazione un evento abitato e attraversato da progetti, nati anche in collaborazione con altri teatri e festival italiani, in cui teatro, performance, danza, musica, cinema ed editoria si intrecciano e si contaminano.
Il Festival è realizzato grazie al sostegno di MiBACT – Direzione generale Spettacolo, Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito dell’edizione 2020 del bando “Performing Arts”. Con Testimonianze ricerca azioni, Teatro Akropolis è entrato a far parte di PERFORMING +, un progetto per il triennio 2018-2020 lanciato dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo con la collaborazione dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, che ha l’obiettivo di rafforzare le competenze della comunità di soggetti non profit operanti nello spettacolo dal vivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Il Festival è inoltre sostenuto da Regione Liguria, Comune di Genova, Società per Cornigliano, Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura e la collaborazione di Goethe – Institut Genua, Museo Biblioteca dell’Attore, CELSO – Istituto di Studi Orientali, Anticorpi XL, Consolato generale del Giappone a Milano, Istituto giapponese di Cultura in Roma, Associazione Sarabanda, Officine Papage, Centro Studi Alessandro Fersen, L’Oca – Osservatorio Critico Autogestito, Fattiditeatro, GenovAteatro e in collaborazione con Liceo Artistico Statale Klee Barabino, Fondazione Alessandro Fersen, Ats-TEGRAS.
———-
IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI ONLINE
Il Festival si aprirà venerdì 6 novembre alle ore 21.00 con l’incontro in diretta streaming (durata 45′) con Claudio Angelini, direttore artistico di Città di Ebla e regista, in collegamento dallo spazio EXATR di Forlì, e Bernardo Casertano, attore e regista, che converseranno con Clemente Tafuri e David Beronio, direttori artistici di Teatro Akropolis, in collegamento dalla Sala Mercato del Teatro Nazionale di Genova.
L’incontro è innanzitutto tra due autori, due artisti che hanno declinato in modi diversi le loro ispirazioni più profonde rivolgendosi al teatro come luogo dove fosse possibile dare corpo ad un precipitato delle loro traiettorie poetiche. Ma è anche l’incontro tra un regista e un attore. Claudio Angelini ha saputo dare una progettualità radicale ed inedita alle tematiche inerenti alla scena come luogo di conoscenza e di prassi politica. Bernardo Casertano ha percorso itinerari teatrali spesso diversi tra loro, sia come interprete sia dedicandosi a lavori propri. All’incontro parteciperà anche Enrico Piergiacomi dell’Università di Trento portando al dialogo il contributo dei temi che da anni affronta nell’ambito del suo lavoro sulla teatrosofia.
Dal 2018 il Festival dedica un’intera giornata di approfondimento alla danza Butoh che in questa edizione si svolgerà sabato 7 novembre dalle ore 14.00 alle 19.00 con un incontro internazionale in diretta streaming, in collaborazione con Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura e altre istituzioni locali e nazionali, intitolato Immagini e immaginari del butō. Il corpo tra cinema, fotografia, politica, performatività ideato da Clemente Tafuri e David Beronio, a cura di Katja Centonze (Università Ca’ Foscari, Venezia) e Samantha Marenzi (Università di Roma). L’incontro sarà introdotto da David Beronio (condirettore di Teatro Akropolis), in collegamento da Palazzo Ducale di Genova e avrà gli interventi di Katja Centonze, Raimondo Guarino (Università Roma Tre), Samantha Marenzi, Bruce Baird (University of Massachusetts Amherst), Stephen Barber (Kingston University, Londra), Peter Eckersall (City University of New York), Takashi Morishita (Hijikata Tatsumi archives, Tokyo).
In questa edizione Teatro Akropolis inaugura un’importante collaborazione con il festival Teatri di Vetro di Roma diretto da Roberta Nicolai, con la sezione di Oscillazioni, uno dei progetti sulla performing art più significativi realizzati in Italia negli ultimi anni, concepito per “esporre” i processi sottesi alla creazione facendone emergere i molteplici livelli. Lunedì 9 novembre alle ore 21.00 si svolgerà l’incontro in streaming (durata 60′) Oscillazioni: un progetto di Roberta Nicolai sulle arti performative, con Roberta Nicolai, direttrice artistica del festival Teatri di Vetro di Roma, Clemente Tafuri e David Beronio, direttori artistici di Teatro Akropolis, in collegamento da Villa Durazzo Bombrini di Genova, Alessandra Cristiani, danzatrice e coreografa, Samantha Marenzi, Università Roma Tre, in collegamento dallo spazio scenico La Lupa (Tuscania), Paola Bianchi, danzatrice e coreografa.
Martedì 10 novembre alle ore 21.00 si svolgerà Un’esplorazione sonora e socioecologica sulle Isole Svalbard (durata 60′): sarà trasmesso in streaming il documentario La parte che avanza / Still Lingering con le musiche originali di Fabrizio Modonese Palumbo e Paul Beauchamp, e la versione video dell’album The Svalbard Suite dei Blind Cave Salamander, ovvero Palumbo e Beauchamp, realizzata appositamente per il festival con le immagini che proiettano durante il concerto e proposta in prima visione assoluta. Entrambi sono firmati da Omar Bovenzi e fanno parte del progetto Svalbard, the land where nobody dies realizzato da Il Mutamento e Blind Cave Salamander, di cui fa parte l’album The Svalbard Suite, sesto album uscito nel 2019 per Hypershape Records. Un’esplorazione sonora e socioecologica, parte di un progetto realizzato in collaborazione con la compagnia teatrale Il Mutamento Zona Castalia, il videomaker Omar Bovenzi e l’artista Gianni Colosimo, che comprende anche un documentario, un cortometraggio e un’opera teatrale ispirati alla geografia straordinaria di un territorio «a 12 gradi di latitudine dal Polo Nord, dove gli uomini sono meno degli orsi polari, i semi provenienti da tutto il mondo sono conservati sotto il permafrost, non ci sono eserciti e non puoi essere seppellito. Uno dei posti sulla Terra più colpiti dal riscaldamento globale». L’album, progettato e mixato da Paul Beauchamp e masterizzato da James Plotkin, si basa su registrazioni realizzate sul campo, arricchite dalle trame musicali di Paul Beauchamp e Fabrizio Modonese Palumbo e dai contributi del gruppo sperimentale americano Xiu Xiu, del coro di minatori di Longyearbyen Store Norske Mandskor, della violoncellista e compositrice Julia Kent. La rivista «A Closer Listen» ha inserito The Svalbard Suite tra i 10 migliori album di “soundscape” del 2019 e Alias de “Il manifesto” lo ha segnalato come uno dei migliori 5 album del 2019.
Mercoledì 11 novembre alle ore 21.00 avrà luogo l’incontro in diretta streaming (durata 45′) con Riccardo Guratti, danzatore e coreografo, e Greta Francolini, danzatrice e coreografa, con Clemente Tafuri e David Beronio, direttori artistici di Teatro Akorpolis, in collegamento dalla Sala Mercato del Teatro Nazionale di Genova. Parteciperà anche Fabio Acca, docente dall’Università di Bologna, uno degli studiosi più attenti alla scena della nuova danza in Italia.
L’incontro fra Greta Francolini e Riccardo Guratti, con Clemente Tafuri e David Beronio, porta a confronto fra loro due esperienze – coreografiche che rappresentano uno scarto molto netto rispetto al gusto e agli stilemi della danza d’autore, sia pure considerata nei suoi esponenti più giovani. L’incontro sarà un’occasione importante per esplorare e conoscere gli immaginari che danno vita a queste due esperienze eccentriche, per conoscere le pratiche e le poetiche che ispirano il lavoro quasi alchemico di questi artisti.
Giovedì 12 novembre alle ore 21.00 David Beronio, condirettore di Teatro Akropolis, in collegamento dalla Sala Mercato del Teatro Nazionale di Genova, converserà in diretta streaming (durata 45′) con l’attore e regista Andrea Cosentino, occasione per conoscere meglio, nei suoi aspetti meno noti, il lavoro e l’arte di uno degli attori e autori teatrali più interessanti degli ultimi anni. Non solo, è anche l’occasione per incontrare un pensiero, una riflessione sulla scena come luogo dove sia possibile affermare una performatività che vada oltre le funzioni di intrattenimento che abitualmente vengono attribuite al linguaggio comico. Questo itinerario sarà affiancato da Giulio Sonno, critico teatrale, che proporrà ulteriori momenti di riflessione sul tema del comico, con itinerari di pensiero che prenderanno le mosse dalla proposta di alcune immagini.
Venerdì 13 novembre 2020 dalle ore 14.30 alle 16.30 si svolgerà il seminario in diretta streaming “Il Gran Teatro della Pandemia” condotto da Marco De Marinis (Università di Bologna).
Che cosa rimarrà dell’anno che si sta avviando alla conclusione? Non sappiamo ancora quel che ci riserveranno i due mesi abbondanti che restano ma sicuramente sarà la pandemia da Covid-19 il dato che lo farà ricordare a lungo, un dato talmente imponente e condizionante da far passare in secondo piano ogni altro evento pur importante. Chi oggi si arrischi a parlare di politica, società, cultura o arte senza tenerne conto, anzi non partendo da esso, compirebbe una rimozione inutile e pericolosa, la quale in ogni caso andrebbe a invalidare a priori la correttezza o anche soltanto la plausibilità dell’analisi. Ecco perché nel seminario De Marinis non parlerà di teatro, almeno non direttamente, anche se non potrà non riflettere sulle difficoltà presenti e future di un’arte e di una pratica ovviamente minacciate più di altre dal persistere dell’emergenza pandemica.
Fra le sue principali novità, Il Festival vede l’apertura di Teatro Akropolis alla produzione cinematografica grazie al progetto La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro che consiste in un ciclo di documentari diretti da Clemente Tafuri e David Beronio realizzati da Teatro Akropolis per AkropolisLibri che sarà presentato sabato 14 novembre alle ore 21 (durata 60′): un ciclo di film, una serie di ritratti d’autore dedicati ad alcuni degli artisti che, negli ultimi dieci anni, hanno condiviso con Teatro Akropolis, le loro poetiche, estetiche, ossessioni. Non opere focalizzate sulla biografia ma a se stanti in cui il linguaggio del video, già frequentato da Teatro Akropolis in diverse occasioni creative, e in particolare con il video di montaggio Ludi, trova uno spazio specifico nella produzione della compagnia.
Il progetto nasce da una lunga riflessione e sperimentazione sul linguaggio cinematografico, e prende forma proprio in questo momento in cui il teatro è chiamato a proporre una prospettiva di lavoro parallela (ma non alternativa) alla produzione di lavori dal vivo. La proposta è quella di un’alternativa alla ripresa video della performance, è un progetto che raccoglie tutte ramificazioni letterarie, poetiche e di immagini che procedono dall’ispirazione di un artista della scena, viste attraverso l’occhio di un altro artista. In prima assoluta, vengono presentati i primi due film della serie, dedicati alla danzatrice e coreografa Paola Bianchi (45’) e al regista Massimiliano Civica (16’), proseguendo nelle successive edizioni con altri artisti.
———-
Testimonianze ricerca azioni XI è realizzato con il sostegno di:
MiBACT – Direzione generale Spettacolo
Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito dell’edizione 2020 del bando “Performing Arts”. Con Testimonianze ricerca azioni, Teatro Akropolis è entrato a far parte di PERFORMING +, un progetto per il triennio 2018-2020 lanciato dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo con la collaborazione dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, che ha l’obiettivo di rafforzare le competenze della comunità di soggetti non profit operanti nello spettacolo dal vivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
Regione Liguria
Comune di Genova
Società per Cornigliano
Palazzo Ducale – Fondazione per la Cultura
e la collaborazione di: Goethe – Institut Genua, Museo Biblioteca dell’Attore, CELSO – Istituto di Studi Orientali, Anticorpi XL, Consolato generale del Giappone a Milano, Istituto giapponese di Cultura in Roma, Associazione Sarabanda, Officine Papage, Centro Studi Alessandro Fersen, L’Oca – Osservatorio Critico Autogestito, Fattiditeatro, GenovAteatro
e con: Liceo Artistico Statale Klee Barabino, Fondazione Alessandro Fersen, Ats-TEGRAS.
INFO
Tutti gli eventi dell’undicesima edizione di Testimonianze ricerca azioni si svolgono online e sono fruibili gratuitamente. I canali da cui è possibile seguire le dirette streaming o vedere i film sono: Canale You Tube di Teatro Akropolis, Pagina Facebook di Teatro Akropolis, Canale Vimeo di Berenice Film.
Link programma: https://www.teatroakropolis.com/testimonianze-ricerca-azioni/