Patrocinato dal Comune di Jesi, l’evento è organizzato in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini e l’assessorato alle Pari Opportunità, per celebrare la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, nell’ambito della campagna, promossa dalle Nazioni Unite, Orange the World (#decidoio #orangetheworldecidoio).
Gli ultimi dati Istat disponibili, d’altronde, restituiscono il quadro di quella che può considerarsi un’autentica piaga sociale: nel 2018, per esempio, sono state 49.394 le donne che si sono rivolte ad uno dei 302 Centri antiviolenza sparsi in tutta l’Italia, vale a dire il 13,6% in più rispetto all’anno precedente, e 30.056 hanno avviato un percorso di uscita dalla violenza. Di queste il 28% sono straniere residenti nel nostro Paese ed il 63% hanno figli.
Innanzi ad un siffatto quadro ed in un periodo come quello che stiamo vivendo, in cui le maestranze di alcuni settori della cultura sono costrette a fermarsi, il Soroptimist dà voce alle donne che vi lavorano, nella convinzione dell’importanza della cultura per la promozione del rispetto e della dignità, quali basi imprescindibili per lo sradicamento del seme della violenza sulle donne.
Un problema sociale e la violazione di un diritto umano che, tra l’altro, la pandemia ha contribuito ad acuire, soprattutto in concomitanza con il confinamento, quando proprio le donne, già vittime di soprusi entro l’ambito delle mura domestiche, si sono ritrovate forzatamente rinchiuse accanto ai loro aguzzini.
È evidente, insomma, come la cultura non possa e non debba fermarsi, perché solo per il suo tramite possono porsi le condizioni per dare vita ad una società più giusta ed equa, in cui la violenza, figlia dell’ignoranza, possa essere sradicata e vinta.
Il convegno promosso dal Soroptimist di Jesi, cui parteciperà anche la vicepresidente del Soroptimist International Barbara Newman, assumerà la forma di un canto polifonico, composto dalle voci e dalle testimonianze di ben 15 donne, impegnate professionalmente e socialmente, nonché esponenti del mondo della cultura in molte delle sue declinazioni: dalla presidente del Soroptimist Club di Crosby Liverpool, gemellato con quello jesino, Chris Chua-Short, all’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Jesi Marisa Campanelli, dal direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini Lucia Chiatti, alla giornalista televisiva Patrizia Ginobili, dall’attrice e ballerina Alice Bellagamba al direttore d’orchestra Beatrice Venezi. Accanto a loro, varie altre esponenti del mondo della cultura: dall’arte all’editoria, dalla fotografia alla didattica.
Questa maratona della cultura, 150 minuti di interventi, scanditi da voci di donne, si tingerà di arancione, grazie all’azione svolta dall’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Jesi, che ha coinvolto le scuole cittadine superiori di I e II grado, invitando studentesse e docenti a inviare le loro foto ai profili social del Comune di Jesi e del Soroptimist, mentre indossano un accessorio arancione nel corso delle lezioni a distanza.
Dal linguaggio della parola a quello del corpo, con la proiezione della esibizione di Alice Bellagamba, realizzata grazie alla Fondazione Pergolesi Spontini, che prenderà forma e verrà trasmessa in un video, girato nella suggestiva cornice del teatro Moriconi con il coinvolgimento delle maestranze tecniche e dello staff della stessa Fondazione. Un omaggio alla creatività, alla passione e alla professionalità di tutte le donne che lavorano nel settore culturale.
Aperto anche agli altri Club del Soroptimist, l’evento è pubblico e si potrà prendervi parte, inviando una mail a soroptimistjesi@gmail.com o collegandosi alla diretta streaming, trasmessa sulla pagina Facebook del Club jesino.