Sarà un Capodanno diverso, in casa e con festeggiamenti più intimi, animati dal grande desiderio di andare avanti e guardare verso il 2021, sperando in un anno migliore. A Bergamo ancora di più. Anche per questo la Fondazione Teatro Donizetti con il Comune di Bergamo hanno pensato di offrire a tutti la possibilità di trascorrere insieme – seppur virtualmente – il 31 dicembre e l’1 gennaio nel segno del Teatro Donizetti e della musica del compositore bergamasco.
Dalle ore 8 del 31 dicembre alle ore 20 dell’1 gennaio, sulla Donizetti webTV (donizetti.org/tv) sarà disponibile gratuitamente “Donizetti ON. Riaccendi le luci del teatro”, visita virtuale in tre parti del Teatro Donizetti restaurato, ideata da Francesco Venturi con la collaborazione di Francesco Micheli.
Quindi alle ore 22 del 31 dicembre, sempre sulla webTV, sarà visibile gratuitamente – grazie alla collaborazione con l’etichetta Dynamic che ha realizzato il dvd in vendita da alcune settimane – la ripresa video dell’opera L’ange de Nisida di Gaetano Donizetti, titolo che fino a qualche anno fa che si credeva perduto e che nel 2019 è stato messo in scena da Francesco Micheli nel cantiere del teatro conquistando anche il Premio Abbiati dell’Associazione Nazionale Critici Musicali come miglior progetto speciale 2019.
La visita virtuale “Donizetti ON. Riaccendi le luci del teatro” nasce dalla volontà della Fondazione Teatro Donizetti di far scoprire al pubblico il restaurato Teatro Donizetti attraverso una modalità immersiva e coinvolgente che poi diventerà, grazie anche a UniAcque, un’esperienza dal vivo non appena sarà possibile visitare il teatro. Non si tratta di un tradizionale percorso guidato all’interno del monumento, ma di un racconto teatralizzato in tre episodi, un viaggio nel tempo dal Settecento a oggi in cui la voce di Maurizio Donadoni (nella versione in inglese la voce è di Claire Dowie), guida lo spettatore alla scoperta del suo presente, passato e futuro, offrendo informazioni e aneddoti sulla sua storia e i suoi protagonisti, nozioni di lessico teatrale e spunti di riflessione sulla relazione tra il teatro e il pubblico. Un percorso rivolto a tutti, dalle famiglie al pubblico specializzato, che è anche il primo progetto del Donizetti Opera ad alta accessibilità: ogni puntata è infatti disponibile anche per i non udenti tramite una guida LIS, la lingua dei segni italiana.
Una occasione musicale per tutti gli appassionati da non perdere nella notte di San Silvestro giovedì 31 dicembre alle ore 22 con il video dell’Ange de Nisida. Com’è noto, l’opera donizettiana messa in scena in prima mondiale a Bergamo dopo la ricostruzione musicologica curata da Candida Mantica, narra la vicenda della giovanissima Sylvia, nobile orfana affidata al Re Ferdinando perché questi le trovasse una nuova famiglia; il Re è invece ossessionato dal desiderio di possederla, la prende per sé e la rinchiude nella prigione dorata dell’isola di Nisida, facendone un personale oggetto di piacere. Sylvia, innamorata del giovane Leone, ignaro della condizione della ragazza, morirà straziata dal dolore.
L’allestimento – con le scene di Angelo Sala proiettate sul pavimento che diventava poi uno specchio, i colorati costumi di carta di Margherita Baldoni e le luci di Alessandro Andreoli – prevedeva un assetto divenuto nel 2020 familiare per le normative anti-Covid con lo svolgimento dello spettacolo nello spazio della platea, l’orchestra in buca ma rivolta verso i palchi e il pubblico disposto nei palchi e su una tribuna costruita per l’occasione in palcoscenico. Interpreti vocali erano il baritono Florian Sempey nel ruolo di Don Fernand d’Aragon, Federico Benetti come Le Moine, il tenore Konu Kim come Leone de Casaldi, il soprano russo Lidia Fridman vestiva i panni di Sylvia de Linarès. L’Orchestra Donizetti Opera era diretta da Jean-Luc Tingaud; il Coro Donizetti Opera da Fabio Tartari. In scena agivano anche quattro mimi: Enrico Buongrazio, Luca Maniglio, Emanuele Marchetti, Michele Onori. L’Associazione Nazionale Critici Musicali che ha assegnato il Premio Abbiati all’Ange de Nisida nella categoria “Premio speciale” con la seguente motivazione: «Per il progetto di restituzione al pubblico dell’opera mai rappresentata e allestita nella platea del Teatro Donizetti in ristrutturazione convertita in cantiere-isola-mondo-palcoscenico. Per l’idea scenica del regista-direttore artistico Francesco Micheli, instradato da Angelo Sala e coadiuvato dal gruppo di lavoro che ha pensato, realizzato e vestito i costumi di carta (Margherita Baldoni, Valentina Volpi, Silvia Pasta, Cinzia Mascheroni, Francesco Tagliarini, Celeste Rattazzi, Daniela Cannella e Stefania Meo); condensando l’emozione per la rinascita di una musica ritenuta persa e lo svolgimento in uno spazio teatrale irripetibile, dal forte senso spettacolare e dall’assertivo significato civile».
———
DONIZETTI WEB TV
La programmazione musicale sulla web tv è stata apprezzata da oltre ottanta critici musicali italiani e stranieri accreditati sulla piattaforma, dai principali TG, quotidiani, siti, radio e specializzati nazionali alle riviste di settore internazionali, a quotidiani stranieri come la “Welt” o il “Washington Post”. Inoltre il sito “Bachtrack” ha segnalato il festival nella propria “guide to best online practice” proprio per i contenuti aggiuntivi forniti nella webtv.
La possibilità di abbonarsi o acquistare i singoli titoli rimane attiva e costituisce un ulteriore prolungamento del festival che così può aumentare il proprio bacino di spettatori.
L’accesso alla “Donizetti web tv” è gratuito e dà la possibilità di visionare contenuti varie proposte d’archivio, mentre tutti i programmi dedicati al Festival 2020, come lo streaming delle opere (ad eccezione di Marino Faliero), sono accessibili a chi si abbona all’offerta web. L’abbonamento alla “Donizetti web tv” (che comprende la visione delle opere 2020 e i contenuti originali) ha un costo di 59 euro e ha una durata di tre mesi; l’accesso a ogni singola opera ha invece un costo di 30 euro. Il pagamento può avvenire direttamente online tramite carta di credito o PayPal. Il festival è impegnato a fornire telefonicamente supporto per i non nativi digitali, sia per l’attivazione dell’abbonamento che per il pagamento (T. 035 4160601/602/603). La realizzazione della nuova web tv del festival Donizetti Opera è stata possibile grazie alla Fondazione TIM che, con il suo fondamentale contributo, ha deciso di sostenere la diffusione della cultura della musica classica e della figura di Gaetano Donizetti dalla sua città natale alla platea senza confini del web, con l’obiettivo di favorire la più larga partecipazione alla vita culturale e musicale del nostro Paese.
Il festival Donizetti Opera 2020 non si è fermato anche grazie al sostegno del main partner Allianz e del contributo di AB Energie, Curnis – Rolex, Terna, Uniacque oltre che di UBI Banca e degli Ambasciatori di Donizetti di cui fanno parte oltre 25 realtà imprenditoriali del territorio vicine al teatro. A tutti va il ringraziamento più sincero.
———-
L’ANGE DE NISIDA
Opera in quattro atti di Alphonse Royer e Gustave Vaëz
Musica di Gaetano Donizetti
Prima esecuzione: Londra, Covent Garden, 18 luglio 2018
Edizione a cura di Candida Mantica © OperaRara / Peters, Lipsia; rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano
Direttore Jean-Luc Tingaud
Regia Francesco Micheli
Scene Angelo Sala
Costumi Margherita Baldoni
Lighting design Alessandro Andreoli
Assistenti alla regia Davide Gasparro e Erika Natati
Assistenti ai costumi Silvia Pasta e Valentina Volpi
Orchestra Donizetti Opera
Coro Donizetti Opera
Maestro del Coro Fabio Tartari
Don Fernand d’Aragon Florian Sempey
Don Gaspar Roberto Lorenzi
Leone de Casaldi Konu Kim
La comtesse Sylvia de Linarès Lidia Fridman
Le Moine Federico Benetti
Nuovo allestimento e produzione della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo
——-
ARGOMENTO DELL’OPERA
PRIMA PARTE
Leone, soldato di ventura, ferisce un gentiluomo e, per sfuggire alla pena capitale, scappa a Nisida, dove s’innamora di Sylvia, nobile fanciulla ingannata dal Re Ferdinando con una falsa promessa di matrimonio e che invece ne fa la sua amante. Gli ignari abitanti dell’isola, soggiogati dal suo fascino, la chiamano invece l’Angelo di Nisida. Don Gaspar, faccendiere del Re, aspetta che arrivi il sovrano per l’abituale incontro con la fanciulla, quando s’imbatte in Leone e gli offre la sua “protezione”. Sylvia, inquieta per la presenza del giovane in quel frangente, gli dichiara che il loro sentimento è impossibile; Leone è determinato a insistere, mentre arriva il Re, che riconosce in lui il condannato e ne ordina l’arresto. Sylvia ottiene la grazia per Leone, quando sopraggiunge un monaco, il Padre Superiore, mandato dalla Santa Sede a denunciare la scandalosa relazione: il Re viene minacciato di scomunica, per Sylvia invece si profila il convento se non lascerà la corte. Don Gaspar tenta di calmare il Re: bisogna trovare qualcuno disposto a sposare la donna, in cambio di una allettante ricompensa. Leone venuto a sapere di questo progetto si offre egli stesso come sposo. Il Re, dapprima riluttante, accetta credendo che la soluzione lo favorisca nel continuare la relazione.
SECONDA PARTE
Don Gaspar ha capito che Leone ama Sylvia e cerca invano di dissuadere il Re. Sylvia vorrebbe dimenticare Leone che crede voglia sposarla solo per interesse. Nei pressi della cerimonia i cortigiani deridono il giovane per aver preso in moglie l’amante del Re. Irrompe quindi il padre Superiore, sconvolto dal coinvolgimento di Leone in simili macchinazioni. Leone tuttavia rifiuta le profferte del sovrano e Sylvia comprende allora la purezza dei suoi sentimenti. Il giovane risolve di prendere i voti: il Padre Superiore lo accompagna e accoglie in monastero; la straziata Sylvia, travestita da novizio, lo raggiunge per chiedergli perdono; il giovane inizialmente la respinge, poi cede al suo amore, ma la fanciulla si accascia e muore. Il Monaco, turbato dalla presenza del cadavere di Sylvia nel convento dei monaci, ne cela l’identità. Leone sconvolto da tanta ipocrisia annuncia la propria morte.
www.gaetanodonizetti.org / info@fondazioneteatrodonizetti.org