Scrittrice prolifica che fa della vita un poema, ricorrendo ad ogni momento dei suoi palpiti esistenziali. Ha pubblicato le raccolte di poesie Gocce di poesia (2008), Finestra sulla vita (2010), Memorie (2011), Nel labirinto della vita (2015), Sottovoce (2014, pubblicata in a.a.v.v. Favognano), Sacro e Profano. Emozioni e riflessioni (2015, pubblicata in Lando – Miroddi, Magnolia), In itinere (2019). Partire dalle raccolte In itinere, Finestra sulla vita e Nel labirinto della vita significa affondare la lama nella polpa del canto, dove i titoli stessi ci fanno da prodromico avvio al mare magnum della poetica. La vita. E qui la vita c’è tutta con le sue molteplici caratteristiche epigrammatiche di cui l’autrice si fa carico: la fugacità del tempo, lo sfiorire della giovinezza, la coscienza del breve soggiorno, il tempo di vivere e di morire. Tutte tematiche che fanno da supporto ad una versificazione asciutta e apodittica con cui la Nostra concretizza appieno i suoi elans meditativi: “Arrivare… correre… partire. / Tre atti del corso della vita. // Arrivo, chissà da dove, / comunque frutto d’amore, / naturale o artificiale, / atteso con gioia e trepidazione…” (Actio vitae da In itinere). Un inizio secco e definitivo; tre verbi all’infinito che condensano nella loro pienezza il succo di una storia. Il fatto di esistere è affrontato con profonda empatia, che, nutrito da un sentire morbido e malinconico, si fa agilmente ispirazione fattiva di un verbo ontico e ontologico: il dubbio, l’inquietudine, il malum vitae, lo splenetico compagno di un viaggio, sono tutti elementi che rendono questa poesia vitale e umanamente trasversale.
Si ricorre anche alla metapoesia nel testo Finestra sulla vita, per evidenziare il grande fascino che questa antica arte suscita nell’animo della scrittrice, affidandole il compito di rispecchiare l’inquietudine umana: “… Solacium – conforto / Inquietudine e angoscia, / da sereni versi cacciate via, / querule raminghe vanno in cerca / di un rifugio più sicuro…” (Poesia da Finestra sulla vita). Tanti titoli che reificano gli stati emotivi, traducendosi in tatuaggi di un epistemologico viaggio verso un improbabile ancoraggio. Poesia, Serenità, Visita, Amore immenso, Naufragio: “… Profumi esalano d’intorno / tra girandole di fumo saporoso // Il tempo scivola / dolcemente / Le voci tacciono // Silenzio / Serenità fugace…” (Serenità da Finestra sulla vita); “… Viaggio della speranza / approdo insicuro / naufragio di terrore. // Quale futuro? / Partire è morire…” (Naufragio da Finestra sulla vita) […].
Nazario Pardini
Nuccia (Nunziata) Miroddi è nata a S. Filippo del Mela (ME) dove attualmente risiede. Si è laureata in lettere classiche all’Università degli Studi di Messina nel 1972 con una tesi in papirologia sul poeta greco Mimnermo, riportando il massimo dei voti con lode. Ha insegnato italiano e latino in diverse scuole della provincia e per oltre un trentennio presso il Liceo classico “G. B. Impallomeni” di Milazzo. Ha pubblicato le raccolte di poesie: Gocce di poesia (2008), Finestra sulla vita (2010), Memorie (2011), Sottovoce (2014, in a.a.v.v. Favognano), Nel labirinto della vita (2015), Sacro e profano. Emozioni e riflessioni (2015, in Lando – Miroddi, Magnolia), In itinere (2019). Ha ottenuto vari riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali di poesia. L’attività letteraria di Nuccia Miroddi è trattata nell’opera pubblicata da questa Casa Editrice: Contributi per la Storia della Letteratura Italiana. Dal secondo Novecento ai giorni nostri, IV volume, terza edizione (2020).