Venerdì 4 dicembre 2020 alle ore 17.00 l’artista Namsal Siedlecki terrà un artist talk online sulla piattaforma zoom in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma.
La conversazione, introdotta da Cecilia Casorati, Direttrice Prof.ssa Accademia di Belle Arti di Roma, sarà moderata da Marta Silvi, docente Accademia di Belle Arti di Roma e curatrice indipendente con il coordinamento di Nicoletta Agostini, docente Accademia di Belle Arti di Roma.
L’incontro presenterà i risultati del progetto Crisalidi, realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (6. Edizione, 2019), il programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato sarà il destinatario finale delle opere realizzate.
Cinque grandi sculture in bronzo, dal titolo Mvah? Cha¯ (Crisalidi), sono state realizzate da Siedlecki nel 2019 durante diversi periodi di residenza a Kathmandu, dove ha avuto modo di sperimentare e approfondire la tecnica della fusione a cera persa nepalese in alcune delle più importanti fonderie locali, dedite alla produzione di sculture sacre. In particolare, l’artista e` rimasto affascinato dai passaggi che precedono la fusione: mentre in Occidente il modello in cera viene ricoperto da mattone triturato e gesso, in Nepal si utilizza un composto chiamato “Mva? Cha”, una malta che si ottiene impastando argilla, sterco di vacca e pula, ossia l’involucro dei chicchi di riso.
Il titolo delle sculture deriva quindi dalla pratica quotidiana delle botteghe, da quel momento in cui il modello in cera viene ricoperto da strati di “Mva? Cha”, formando un involucro così spesso da nascondere la forma originale. Siedlecki scegliendo tali forme, ha eletto ad opere questi manufatti intermedi che, seppur necessari alla realizzazione delle sculture, non lo sarebbero mai diventati in quanto solitamente distrutti per portare a termine il processo di fusione.
Il risultato di questo insolito processo sono un insieme di sculture dalle masse indeterminate, dei non finiti, forme dotate di un’espressività forte e primitiva, libere da canoni proporzionali e da precisi riferimenti anatomici, che tuttavia conservano una sottile relazione con l’iconografia religiosa induista e buddista, ricordando allo stesso tempo l’estetica arcaicista della scultura del primo Novecento.
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Biografia di Namsal Siedlecki
Namsal Siedlecki e` nato a Greenfield (USA) nel 1986. Vive e lavora a Seggiano (GR). Nel 2015 ha vinto la quarta edizione del Premio Moroso e il Cy Twombly Italian Affiliated Fellow in Visual Arts presso l’American Academy in Rome; nel 2019 vince il Club Gamec Prize e il Premio Cairo. Negli ultimi anni ha esposto il proprio lavoro presso numerose istituzioni nazionali ed internazionali tra cui: In extenso, Clermont-Ferrand; MAXXI, Roma; Villa Medici, Roma; Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; Galeria Boavista, Lisbona; Villa Romana, Firenze; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; 6 Moscow International Biennale for Young Art, Mosca; Chertludde, Berlino; Magazzino, Roma; American Academy in Rome; Museo Apparente, Napoli; Fondazione Pastificio Cerere, Roma; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Antinori Art Project, Bargino; Galeria Madragoa, Lisbona; Frankfurt am Main, Berlino; Cripta747, Torino. Dal 2008 al 2013 ha gestito lo spazio indipendente GUM studio, prima a Carrara e poi a Torino.