Era la primavera del 1971, quando a Torino nasce il primo movimento per i diritti degli omosessuali d’Italia il FUORI! – che darà il nome all’omonima rivista – fondata da Angelo Pezzana che concretizza insieme ai suoi collaboratori l’idea di creare la Fondazione Sandro Penna/FUORI!, centro di divulgazione e archivio sulla memoria del movimento omosessuale in Italia.
Oggi, il ricco complesso archivistico della Fondazione diventa consultabile online grazie alla collaborazione con il centro culturale Polo del ’900 di Torino che si appresta ad accogliere sull’hub 9CentRo, piattaforma che integra fonti e archivi sulla storia del Novecento: libri, riviste, articoli di giornale, fotografie, video, audio, manifesti, gadget, opere originali di artisti, lettere autografe, donazioni e altri documenti che ricostruiscono la storia dell’Italia arcobaleno.
A partire da dicembre, il materiale documentario della Fondazione Penna/Fuori! ha cominciato a popolare 9CentRo, operazione di migrazione e digitalizzazione che si concluderà nel corso del 2021. Sull’hub del Polo è già possibile consultare una prima parte significativa dell’archivio: l’intera collezione digitalizzata di Fuori!, prima testata LGBT+ in Italia, pubblicata dal 1971 al 1982. Tra le pagine di Fuori!: voci, testimonianze, opinioni, lotte e conquiste di chi, tra i primi, ha cercato di dare un volto nuovo sul tema diritti all’Italia degli anni Settanta. Tra i membri del comitato di redazione: Angelo Pezzana, Mariasilvia Spolato, Mario Mieli, Alfredo Cohen, Marco Silombria e Enzo Francone.
L’integrazione degli archivi della Fondazione Sandro Penna/FUORI! rappresenta il primo passo di un percorso di ricerca, valorizzazione e divulgazione più allargato che terminerà con la mostra 50 anni del Fuori! realizzata in collaborazione con il Museo diffuso della Resistenza e ospitata al Polo del ‘900 nell’autunno 2021.
Molto significativa la collaborazione con l’Università di Torino, con il proprio CUG – Comitato Unico di Garanzia da anni attenta alle tematiche LGBTQ+ e promotrice del primo corso di Storia dell’omosessualità, con la quale si potranno sviluppare inediti percorsi di studio e valorizzazione coinvolgendo studenti e ricercatori a partire dai materiali di archivio della Fondazione su 9centRo.
Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900:
Con gli archivi della Fondazione Sandro Penna/FUORI!, 9CentRo si arricchisce di documenti e testimonianze uniche e di grande valore storico e documentale. 9CentRo è un hub che valorizza gli archivi degli Enti partner del Polo e progressivamente sta includendo nuove realtà esterne interessate a raccontare il Novecento e i suoi protagonisti. In un unico luogo virtuale sono così riuniti fonti di inestimabile valore, disponibili non solo per addetti ai lavori ma anche per studenti, insegnanti, curiosi, artisti. In più, attraverso i fondi della Fondazione Penna/Fuori! il Polo ha l’opportunità di rinvigorire e rendere più autorevole il dibattito sul tema dei diritti LGBT+ contro violenze e discriminazioni, purtroppo ancora attuali.
Angelo Pezzana, presidente della Fondazione Sandro Penna/Fuori! :
Cinquant’anni fa era un altro mondo. La parola omosessuale non era mai stata scritta da nessuna parte e meno che mai sui quotidiani. Le parole che venivano usate nei nostri confronti erano espressioni spesso dialettali, tutte negative e comunque offensive. Di fatto eravamo presenti solo nelle pagine di cronaca nera. La maggior parte degli omosessuali era velata, dalle vite clandestine, e libera di essere se stessa solo nei luoghi cosi detti malfamati. La paura e il – mi faccio i fatti miei – erano le linee guida di chi non riusciva a immaginare una vita diversa. Per bene che andasse eravamo dei malati, con un senso dell’amore e della sessualità “rimasto a livelli infantili”, come scrisse nel recensire un libro su un quotidiano il primario neurologo dell’Ospedale Mauriziano di Torino con il titolo L’infelice che ama la propria immagine. Sottoscritta da molti amici inviai una lettera al quotidiano chiedendo un dibattito. Ci venne risposto “di questo argomento se ne parla già sin troppo”. La goccia che fece traboccare il vaso. Quel giorno stesso prendeva corpo la volontà di dare vita a un movimento che avremmo chiamato FUORI! (come si può vedere dalla copertina nr.0 del dicembre 1971.
Antonio Pizzo, professore associato dell’Università di Torino:
L’Università di Torino ribadisce il suo impegno a valorizzare la storia delle persone e delle culture LGBTQ+, in una prospettiva di ricerca che metta al centro le questioni di identità di genere e orientamento sessuale. In particolare, nei prossimi anni vogliamo lavorare sulla memoria LGBTQ+ dando specifica attenzione allo studio e alla conservazione degli archivi sul territorio piemontese. Crediamo che la convenzione recentemente siglata tra UniTo e Polo del 900, proprio su questi temi, rappresenti un importante passo in questa direzione.
FONDAZIONE POLO DEL ‘900
Il Polo del ’900 è un centro culturale aperto alla cittadinanza e rivolto soprattutto alle giovani generazioni e ai nuovi cittadini. A Torino, ospitato nel complesso juvarriano dei Quartieri Militari, il Polo del ‘900 si articola nei palazzi di San Daniele e di San Celso che, in più di 8.000 mq. accolgono un museo, spazi per eventi, mostre e performance, una biblioteca, aule per la didattica, un’area bimbi, sale conferenze, un cinema all’aperto e un mini cinema. Il Polo del ‘900 è stato fondato nell’aprile 2016, progettato e sostenuto da Compagnia di San Paolo, Comune di Torino, Regione Piemonte. Attualmente è composto da 22 Enti Culturali che rappresentano un punto di riferimento nella ricerca storica, sociale, economica e culturale del Novecento e nella salvaguardia dei valori della resistenza, della democrazia e delle libertà. In un unico luogo il Polo accoglie e racconta il ’900 grazie a 9 chilometri di archivi e ad una biblioteca sempre aperta, propone molteplici occasioni di confronto e approfondimento, e offre consulenze specialistiche per esplorare 300.000 libri, 200 periodici correnti, un’emeroteca storica, 130.000 fotografie, 21.000 manifesti, 53.000 audiovisivi. La concentrazione e l’integrazione degli archivi e delle biblioteche, la pluralità delle esperienze e delle competenze degli enti coinvolti nel progetto, la volontà di mettere in connessione memoria e presente, la storia con i grandi temi della contemporaneità, rendono il Polo un soggetto innovativo, rivolto non soltanto a un’utenza tradizionale, ma anche a nuovi pubblici e utenti potenziali, che hanno la possibilità di avvicinarsi ai grandi temi del ’900 e dell’attualità, attraverso nuovi strumenti e linguaggi.
HUB 9CENTRO
Attraverso la piattaforma digitale 9CentRo, il patrimonio culturale del Polo del ‘900 è accessibile online. 9CentRo è un aggregatore di archivi e un hub che intende includere progressivamente tutte le realtà interessate a raccontare il ‘900 e i suoi protagonisti, diventando sempre più un punto di riferimento per la ricerca, per la didattica, e le nuove modalità di fruizione creativa delle fonti. Nata nel 2018, con 90mila contenuti, oggi 9CentRo conta più di 400mila tra fonti archivistiche e bibliografiche, con 142mila risorse digitali tra manifesti, fotografie, stampe, audiovisivi e oggetti, testimoni della storia del Novecento. In più, la piattaforma dispone di percorsi tematici e multimediali per facilitare la fruizione dei contenuti. Attualmente 9centRo valorizza gli archivi dell’ANCR, del Centro Studi Piero Gobetti, della Fondazione Donat Cattin, della Fondazione Gramsci, della Fondazione Goria, della Fondazione Vera Nocentini, dell’ISMEL, dell’Istituto Salvemini, dell’Unione Culturale Antonicelli, del Centro Primo Levi, dell’IStoreto e delle Rete di Cultura Popolare. Dal 2019 è in dialogo con banche dati esterne come Fondazione 1563 della Compagnia di San Paolo, Archos metarchivi, ILSREC e la Fondazione Penna/Fuori! Nel 2020, 9CentRo è stato premiato dal Politenico di Milano con il Premio Gianluca Spina per l’Innovazione digitale nei Beni e Attività Culturali.
FONDAZIONE SANDRO PENNA
La Fondazione Sandro Penna/FUORI! nasce a Torino nel luglio 1980 su iniziativa di Angelo Pezzana, Enzo Cucco, Enzo Francone e Marco Silombria. La Fondazione ha la finalità principale di conservare, valorizzare, arricchire e diffondere materiali, pubblicazioni e contenuti video relativi all’esperienza del “Fuori!” e del movimento nazionale e internazionale. Organizza attività culturali, iniziative di informazione, ricerche rivolte al pubblico LGBT+ e alla cittadinanza, con l’obiettivo di far conoscere l’importanza di quanto realizzato in ambito gay e lesbico. Nella sede della Fondazione è presente una biblioteca che raccoglie testi di letteratura, saggistica, storia, critica in italiano, inglese, francese e tedesco; la biblioteca si compone anche di opere donate privatamente. E’ possibile consultare un vasto archivio di pubblicazioni e riviste del movimento LGBT*: non solo numeri di “Fuori!”, ma anche periodici europei e statunitensi come The Body Politic, Arcadie, The Advocate e molti altri. I suoi fondi hanno ottenuto la dichiarazione di particolare interesse storico dalla Sovrintendenza per i beni archivistici del Piemonte ai sensi dell’art. 24 dek Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2014. La Fondazione è oggi presieduta dal suo fondatore Angelo Pezzana insieme a Maurizio Gelatti.