La parola sharing è diventata molto popolare e diffusa negli ultimi anni, in svariati ambiti. Per Attivisti della Danza, un gruppo aperto di danzatori e coreografi indipendenti con base a Firenze, l’etica della condivisione è ciò che dal 2012 ha definito il desiderio e la necessità di mettere in comune percorsi, risorse e conoscenze attraverso lo scambio di pratiche di movimento e di ricerca legate alla danza. Nasce così l’attività di Sharing Training, condivisione orizzontale di pratiche del corpo volta a garantire una continuità di incontri per danzatori professionisti, condotti a rotazione dai partecipanti grazie a un’economia dello scambio.
Attivisti della Danza è una comunità formatasi in maniera spontanea per tentare di rispondere insieme alle esigenze di una professione, quella del lavoratore della danza, che in Italia ancora fatica a essere presa sul serio.
SHARING VISIONS è un mini documentario che lunedì 21 dicembre dalle ore 11.00 verrà lanciato sulle pagine Facebook e Instagram di Attivisti della Danza Firenze. Racconta cosa significa fare il danzatore e il coreografo, prova a dire cos’è la danza oggi (al di là dei paludati stereotipi) e quali sono le concrete esigenze dei professionisti dello spettacolo che devono confrontarsi quotidianamente con la percezione che la danza non possa essere un vero lavoro.
L’intento di questo corto, ideato e realizzato nella seconda quarantena dai membri di Attivisti della Danza, è quello di rispondere a tale percezione aprendo un discorso sulla danza e intorno alla danza non solo poetico e creativo, ma anche articolato e puntuale, e di avvicinare amatori, pubblico e neofiti a un mondo che troppo poco, paradossalmente, è stato davvero sotto i riflettori.
Attivisti della Danza ha intervistato per il documentario SHARING VISIONS alcune realtà internazionali che rappresentano un modello o che stanno tracciando traiettorie comuni, da Independent dance di Londra a Tanz Netz di Friburgo, passando per Reykjavík, Amsterdam e Marsiglia, fino a tornare nei nostri confini con Altofest di Napoli, Eugenia Coscarella di Rinascita digitale, Charlotte Zerbey e Alessandro Certini di Company Blu. Conversazioni che aiutano a delineare meglio, offrendo sguardi diversi, il fare danza nel panorama locale, nazionale e internazionale e a tracciare le coordinate, presenti e future, del progetto DANCE FOR DANCE.
Al corto SHARING VISIONS seguirà, a partire dal mese di gennaio, l’uscita a cadenza settimanale di tutta la serie di interviste complete, a disposizione di chi avesse voglia di approfondire e condividere visioni. Tutti i contenuti rimarranno disponibili sul sito www.dancefordance.net.
Contestualmente al video uscirà una serie limitata di opere grafiche, curate da Neo Studio (https://www.neo-studio.it/), piccoli quaderni contenenti un glossario che esplora parole come danza, spazio, ricerca, pubblico, da portare sempre con sé per orientarsi nella vita culturale contemporanea. Un segno tangibile, fisico che si accompagna a un racconto in forma digitale dell’esperienza di Attivisti della Danza, concentrandosi in particolare sull’ultimo progetto, DANCE FOR DANCE, realizzato con il sostegno di Regione Toscana e in collaborazione con l’associazione culturale Fosca che, grazie all’operato e alla capacità relazionale della sua fondatrice Caterina Poggesi, continua a costruire in stretta relazione con il territorio progetti ibridi tra performance, formazione e arte partecipata che vedono il loro fondamento metodologico sul principio di condivisione e costruzione di reti.
DANCE FOR DANCE nasce da danzatori per danzatori con l’obiettivo di interfacciare le esigenze concrete del settore.
Dance for Dance si articola su due binari paralleli: da una parte le attività di scambio pratiche tra professionisti, i momenti di incontro con amatori e pubblico, la creazione di eventi speciali per i principali Festival del territorio; dall’altra, la costruzione e implementazione del portale web WWW.DANCEFORDANCE.NET che fornisce un calendario di attività e azioni di Attivisti, informa sulle opportunità e gli eventi più rilevanti del territorio, raccoglie un archivio di contenuti audio e video a cui attingere liberamente (per esempio i Dialoghi realizzati in collaborazione con Fango Radio: https://www.fangoradio.com/shows/dancefordance-dialoghi/), mette a disposizione una sezione lavoro per offrire sostegno e consulenza sulle questioni pratiche, legislative e burocratiche della professione. Una risorsa non legata a un particolare soggetto o istituzione che vuole coprire esigenze trasversali e condivise nel mondo della danza e che serva da guida per la comunità di artisti locali ma anche nazionali e internazionali.
In questi anni Attivisti della Danza è diventato un punto di riferimento importante per la danza indipendente in Toscana e non solo. Ispirate dall’esperienza di Sharing Training Firenze sono nate in altre città italiane realtà simili: Shared Training Torino, Sharing in Roma, Sharing Project Napoli, Sharing Training Perugia, Sharing Training Milano, GRAP Marche Sharing Training, Share & Train Bologna, Sharing Training Bassano. Dal 2018 questi gruppi hanno cominciato a dialogare attraverso incontri e tavoli di discussione, riflettendo attivamente sulle questioni legate alla mancanza a livello nazionale di una progettazione istituzionale stabile su vari aspetti: la formazione professionale e continua nel settore danza, il networking, il supporto agli artisti, la mancanza di spazi di lavoro a basso costo.
Lo scorso settembre, per il Festival organizzato da Fosca nel giardino dell’Orticoltura, Dance for Dance ha dedicato un focus alla costruzione di questa rete, dal titolo SHARING-IT, proponendo sia pratiche di movimento che un incontro di discussione aperto al pubblico con la partecipazione, fisica o digitale, degli altri gruppi di Sharing training italiani. Inoltre, subito dopo, come ulteriore volontà di consolidare e rafforzare visione e obiettivi comuni, Attivisti della Danza ha collaborato con il Festival di arti performative Happening! realizzando una delle partiture coreografiche della pioniera della post-modern dance Simone Forti, una semplice azione (score) chiamata Scramble, eseguita nello stesso momento da tutte le esperienze di sharing training in diverse città d’Italia come forma di condivisione di pratiche a distanza. Attivisti della Danza ha allacciato un rapporto speciale con la poetica di Simone Forti: un’altra sua performance, Huddle, fu portata in alcuni luoghi simbolo del centro storico fiorentino già nel 2014.
Questo desiderio di riappropriarsi di una dimensione collettiva secondo forme proprie – tipico della post-modern dance degli anni ‘70 – caratterizza fortemente anche le attuali esperienze di sharing training che dialogano anche con gli spazi e le istituzioni del territorio. Dance for Dance incrocia, infatti, le proprie attività con molti soggetti legati all’arte performativa, tra cui Manifattura Tabacchi, Cango Cantieri Goldonetta/Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, Mad-Murate Art District, PARC Performing Arts Research Centre/Fabbrica Europa, Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino/Company Blu.
Direttivo Attivisti della Danza Firenze: Sara Campinoti, Nicola Simone Cisternino, Maria Vittoria Feltre, Martina Francone, Jacopo Jenna, Lucrezia Palandri, Mosè Risaliti, Sara Sguotti
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