Una cosa è l’umanità minuscola e anonima che il dublinese Conor McPherson instilla nel 1997, a ventisei anni, nei racconti più o meno astratti e fantasmatici cui ricorrono coloro che s’incontrano in un pub, dentro “The Weir” (La chiusa), che m’è familiare perché l’ho messo in scena, e un’altra cosa è il lato oscuro di un critico di teatro, il confine tra il naturale e il soprannaturale, che McPherson conia nel corso dello stesso anno, scrivendo il monologo “St. Nicholas”. Il testo che ho già diretto apparteneva al genere dei Winter’s Tales, questo cui do personalmente voce oggi discende, per le parti fantastiche, da Poe, da Coleridge, da Le Fanu. Non mi dispiace calarmi nei panni di un recensore che, munito di immaginazione e affabulazione, incline alle ossessioni, è pronto a esaltare o distruggere l’opera che vede. Una figura di padre di famiglia che a Dublino si scopre infatuato di un’attrice, l’accompagna a casa «con Chaucer e Milton seduti dietro, nella macchina, che si divertivano un mondo», disposto poi a seguirla nella tournée londinese della compagnia di cui la ragazza fa parte, per trovarsi avventurosamente nelle mani, lì, di una congrega di strani e mimetizzati vampiri, in un’altalena di realtà e irrealtà, sottoposto ai traffici notturni del dandystico e succhiasangue William. Sensibilità, fascinazione, allucinazione, sudditanza, repulsione. Ne deve aver saputo bene qualcosa Bram Stoker, inventore di “Dracula”, anche impresario teatrale, anche critico. Conor McPherson scelse di dirigere lui stesso “St. Nicholas” nell’intimo spazio del Bush Theatre, a Londra. E ora, qui, ho scelto io di imprestare le voci a questo testo, davanti a voi.
Valerio Binasco
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Conor McPherson
Drammaturgo e regista irlandese. Nato e cresciuto a Dublino, ha studiato allo University College, dove ha iniziato a scrivere le sue prime commedie come membro della UCD Dramsoc, la compagnia amatoriale dell’Università. È considerato uno dei migliori drammaturghi irlandesi contemporanei; le sue opere hanno ricevuto ottime critiche e sono state rappresentate in vari paesi. L’opera The Weir ha vinto il Laurence Olivier Award nel 1999. Nel Settembre 2006, a grande acclamazione di critica, McPherson debutta al National Theatre come autore e regista con The Seafarer, con cui ha ottenuto due nomination come autore per la Migliore Opera sia all’Olivier Awards, sia all’Evening Standard Awards. Dopo aver sbancato i botteghini di Londra sta riscuotendo grande successo anche a New York.
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ST.NICHOLAS
di Conor McPherson
traduzione Anna Ashton Parnanzini
reading agìto e a cura di Valerio Binasco
Trilly Produzioni
spettacoli ore 21,00 in streaming – biglietto unico 3 €