La Danza ha un potere intrinseco, più di ogni altra Arte, capace di una comunicazione non verbale sottile attraverso il nostro corpo, di cui Tersichore, una delle nove Muse della mitologia greca, custodisce il significato principe di “rallegrare”, dare piacere con la danza, chi ne fruisce e coloro che la praticano.
La tecnologia al servizio della danza. Droni, grafica virtuale per ambientare la storia di Snow Maiden, visibile in rete a questo sito: www.etoileballettheatre.com
La Vergine delle Nevi, o meglio la Fanciulla di Neve, apre il nuovo anno 2021 all’insegna della tradizione e innovazione per la Compagnia Étoile Ballet Theatre di Walter Angelini e Ines Albertini, direttori e coreografi di questo progetto artistico, in residenza presso Piacenza Art Ballet.
Aperta a settembre 2020 con ballerini provenienti da tutto il mondo, l’Étoile Ballet Theatre offre un repertorio dei più grandi balletti classici, oltre a nuove creazioni coreografiche di stili neoclassico e contemporaneo, esibendosi principalmente in Italia e in Europa.
Affianca la Compagnia un Progetto per tirocinanti, il Programma Trainee, con il quale i ballerini vengono selezionati in base al loro talento e al loro potenziale, seguendo un’intensa preparazione di tecnica classica, punte, variazioni, partnering, tecnica contemporanea, body conditioning, musica e storia della danza.
Almeno fino a quando il buio della nuvola pandemica non si sarà dipanata e debellata in tutto il mondo, e sarà possibile tornare a respirare la magia del teatro, può rivelarsi un valido esperimento produrre e confezionare scritture narrative coreografiche da presentare in rete, sui media, nel web, mantenendo alto il valore qualitativo dei contenuti tecnici da proporre al pubblico di neofiti e fedeli fruitori della danza.
La Danza con la D maiuscola, e il balletto classico, a maggior ragione può giocare la carta vincente, nel terzo millennio, di potersi rappresentare ed arrivare alla moltitudine, sfruttando i canali media. Come l’étoile dei Due Mondi, Roberto Bolle, ha intuito nel promuovere il suo format Danza con Me coinvolgendo oltre cinque milioni di telespettatori.
Si può danzare, condividere e produrre un buon prodotto artistico da esibire e vendere in rete a costi contenuti, al pubblico, senza snaturarne l’essenza della tradizione del balletto classico, come in questo caso.
….“Cantare e ballare bene, significa essere ben educati” – Platone 428 a.C.
Come in una favola musicale d’altri tempi, dalle sfumature hollywoodiane, l’Étoile Ballet Theatre presenta la versione della Fanciulla di Neve, liberamente ispirata alla leggenda russa “Snegurocka”, rispettando le regole del DPCM, indossando le mascherine, divenendo esse stesse parte integrante nella funzione narrativa della storia, nella mimesi dei fiocchi di neve.
Nel segno di una nuova rinascita di Primavera, metafora quanto mai appropriata per il periodo attuale e l’azione spazio temporale in cui si svolge la trama di Snegurocka, è un’opera in quattro atti e un prologo di N. Rimskij Korsakov, basata sull’omonimo dramma di A. Ostrovskij, rappresentato per la prima volta nel 1873 con musica di P.Cajkowskij, opera prediletta da Korsakov.
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Trama
Snegurochka, la fanciulla di Neve, figlia di Nonno Gelo e della Fata Primavera, vive felicemente nel Regno d’Inverno. A farle compagnia sono i suoi amici fiocchi di neve e lo spirito delle nevi con i quali danza allegramente. Un giorno, Snegurochka, udendo la struggente melodia di un flauto, suonata da un pastore di nome Lel, proveniente da un villaggio vicino, supplica i genitori di uscire dal suo Regno di Neve ed unirsi agli abitanti del luogo. La madre preoccupata per la richiesta, in quanto, all’atto della sua nascita, per proteggerla, decise di interrompere le fasi delle stagioni, facendo regnare sovrano l’Inverno. Yorilo, Dio del Sole, infuriato, fece una profezia: il giorno in cui Snegurochka si fosse innamorata, sarebbe morta. Il padre, Nonno Gelo, per difenderla le regala un cuore di ghiaccio, e chiede a Leshy, spirito del bosco di vegliare su di lei. Quando la Fanciulla di Neve arriva nel villaggio, tutti restano folgorati, dalla sua bellezza. Anche il giovane mercante Mizgir, promesso sposo di Kupava, figlia di un ricco colono. Se ne innamora perdutamente, mentre Kupava adirata si consola ben presto con il pastore Lel, corteggiato da tutte le ragazze. La Fanciulla di Neve scopre per la prima volta il sentimento dell’amore e la madre Primavera è costretta a metterla in guardia dalla profezia di morte che l’aspetta, evitando di esporsi alla luce del Sole. Quando Mizgir le dichiara il suo amore, lei si abbandona con un bacio tra le sue braccia, restando trafitta da un raggio di sole. Il dramma, porta il giovane a gettarsi da una rupe, mentre il loro amore rimane scolpito per l’eternità.
Interpeti
Snegurocka-Fanciulla di Neve-Ines Albertini, Mizgir-Walter Angelini, Spirito della Neve-Amelia Ward, Nonno Gelo- Francesco Capuano, Fata Primavera-Giulia Schenato, Leshy-Filippo Sartorelli, Lel-Alessandro Bonavita, Kupava-Valerie Ferazzino, Le Innamorate-Lidia Arena, Marina Baldan, Triana Botaya, Giulia Orofino, Amelia Ward; Paesani e Fiocchi di Neve-Alessandro Bonavita, Filippo Sartorelli, Giulia Orofino, Giulia Schenato, Patrick Gill, Triana Botaya, Amelia Ward, Elisabetta Moramarco, Giorgia Trabattoni, Lidia Arena, Marina Baldan, Molly Riordan, Valerie Ferazzino
Musica di- P.Cajcowskij, Operatore camera e drone-Tony Vise, Testi-Clelia Palombo