Apre la serata il programma “Visioni” che offre una panoramica sulle esibizioni andate in scena quest’anno, attraverso il racconto di Fabrizio Grifasi, Direttore generale e artistico della Fondazione Romaeuropa, e le voci dei più importanti artisti in scena. “Visioni” introduce lo spettacolo a seguire “Dialoge Roma 2020 – Terra Sacra” di Sasha Waltz, che con la sua straordinaria compagnia ha aperto l’ultima edizione del Festival alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica: una creazione site-specific, ideata per l’occasione. Sull’orma dei suoi celebri “Dialoge” e confrontandosi artisticamente con le misure di sicurezza ancora in atto per fermare la pandemia, la coreografa tedesca dà vita a una performance rigorosa ma con una forte componente d’improvvisazione, a un dialogo tra il corpo, lo spazio, e questo nostro paradossale presente. La regia televisiva è di Claudia De Toma, il progetto editoriale di Felice Cappa.
A precedere “Dialoge”, lo Speciale “Romaeuropa Festival. Contatto” – curato per “Visioni” da Alessandra Greca, Emanuela Avallone, Andrea Di Consoli, Paola Mordiglia per la regia di Roberto Valdata – che ripercorre i momenti salienti dell’edizione 2020. Dopo l’inaugurazione affidata a una creazione speciale di Sasha Waltz, si succedono i grandi nomi del panorama musicale internazionale e italiano, dal concerto monografico di Bryce Dessner ai “Talismani per tempi incerti” di Vasco Brondi, progetto nato come risposta alla pandemia, e la messa in scena di “Pierino e il Lupo” di Prokof’eve e “Pulcinella” di Igor Stravinskij, realizzata da Tonino Battista e Ascanio Celestini con il Parco della Musica Contemporanea Ensemble. Tutti e tre i progetti sono stati realizzati in coproduzione con Fondazione Musica per Roma.
Tra le novità dell’edizione 2020 anche i “Sulla paura”, programma di Lectures curato da Francesco Siciliano con Francesca D’Aloja, e – a confermare l’interesse del Festival verso il panorama internazionale – le esibizioni di Bashar Murkus e il duo Azkona & Toloza.
Tra gli artisti italiani degni di nota, invece, Virgilio Sieni in dialogo con il musicista Andrea Rabaudengo nel suo “Solo Goldberg Variations” ed Enzo Cosimi che con la prima assoluta di “Coefore Rock & Roll” trasforma in una debordante visione glam rock il mito di Oreste e gli spazi del Mattatoio di Roma.