Il teatro in digitale? Noooo, non è possibile, il teatro si fa solo in presenza e anche i laboratori e i corsi non si possono fare che dal vivo perché il teatro è esperienza diretta nello stesso tempo e nello stesso luogo! Sì, è verissimo, sono d’accordo, il teatro si fa solo in presenza è nella sua natura…ma…c’è un ma! Questo ma si spiega con una parola: necessità. Il teatro per me è un incontro, viviamo tempi in cui siamo privati di questo importante momento di condivisione sociale ma ne sentiamo la necessità e a questa vorrei rilanciare con una proposta che non vuole sostituirsi all’esperienza teatrale ma rispondere a questa necessità. In questi tempi di distanza sociale sento il bisogno di mantenere un contatto con le persone che amano partecipare ai laboratori utilizzando anche mezzi tecnologici, se sono le uniche possibilità di incontrarsi. I laboratori che ho condotto in questi anni sono sempre stati un’occasione per trasmettere la mia esperienza, giocando con i partecipanti a costruire personaggi teatrali, studiando la natura umana della quale sono profondamente innamorata. Vorrei continuare a farlo anche con questi nuovi strumenti online. L’incontro digitale ha caratteristiche particolari e uniche che permetteranno approfondimenti diversi da quello in presenza, cercheremo di valorizzare queste possibilità, non fingendo che sia la stessa cosa. Autenticità, autorialità, onestà intellettuale sono fondamenti che stanno alla base del mio lavoro di attrice, saranno le linee guida del laboratorio.
Gli incontri saranno suddivisi in tre appuntamenti, venerdì, sabato e domenica, dove si intervalleranno momenti di analisi, riflessione, racconto a momenti pratici dove ognuno di noi, me compresa, elaborerà gli stimoli dati con un lavoro artigianale nella propria dimora.
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Finalità e materiale.
Costruzione di un personaggio e del suo contropersonaggio. Utilizzo di un monologo a memoria per improvvisazione con il personaggio. Il testo può essere tratto da un copione teatrale ma anche da un romanzo o un saggio di vostra preferenza.
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Arianna Scommegna
Nata a Milano il 15 novembre 1973 si diploma come attrice nel 1996 presso la “Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi”, appena diplomata vince il Premio Lina Volonghi. Premio della Critica 2010, Premio Hystrio 2011, Premio Ubu 2014.
Dal 1996 è socia fondatrice della compagnia teatrale A.T.I.R. Teatro Ringhiera di Milano, con la quale realizza oltre a numerosi spettacoli anche progetti di carattere sociale, diretta da Serena Sinigaglia.
Dal debutto di Romeo e Giulietta nel 1996 è diretta da Sinigaglia in decine di lavori su testi sia contemporanei che della tradizione classica, da Macbeth nel ruolo di Lady Macbeth a Utoya di Edoardo Erba, Potevo essere io, monologo di Renata Ciaravino, Di A Da In Con Su Per Tra Fra Shakespeare della stessa Sinigaglia, Qui città di m., monologo di Piero Colaprico. Partecipa come attrice, in molte occasioni in ruoli da protagonista, a numerosi allestimenti di registi di primo piano della scena nazionale. Tra gli spettacoli si segnala Misery, regia di Filippo Dini Teatro Due, Matilde e il tram per San Vittore, regia di Renato Sarti, Piccolo Teatro di Milano; L’Intervista di Natalia Ginzburg regia di Valerio Binasco; …E bastava un’inutile carezza a capovolgere il mondo recital da testi di Piero Ciampi, regia di Massimo Luconi Festival di Radicondoli; Antigone di Sofocle, diretta da Gigi Dall’Aglio con la cui regia l’attrice si era già confrontata per Cleopatràs e Mater Strangosciàs di Testori, grazie ai quali riceve prestigiosi riconoscimenti come il Premio Nazionale dei Critici 2010 e il Premio Hystrio 2011. Ritorno a casa di H. Pinter, con la regia di Peter Stein, interpreta il ruolo di “Ruth” per il quale riceve il premio Ubu 2014 come miglior attrice protagonista. La Molli, divertimento alle spalle di Joyce, con la regia di Gabriele Vacis; Madre Coraggio di Brecht, nel ruolo di “Yvette” per la regia di Cristina Pezzoli.
All’attività teatrale Scommegna affianca la partecipazione a produzioni cinematografiche: 2020 Tolo Tolo di Checco Zalone, 2017 Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini, 2016 Fai bei sogni di Marco Bellocchio, 2013 La variabile umana di Bruno Oliviero, 2011 Scialla! di Francesco Bruni, 1999 Il dolce rumore della vita di Giuseppe Bertolucci.