Ludwig van Beethoven Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra in Do minore op.37
Allegro con brio
Largo
Rondò: Allegro
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Alexandre Tharaud Pianoforte
Claus Peter Flor Direttore
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Alexandre Tharaud, pianista di assoluto talento classe 1968, che con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ha già collaborato, mostrando la sua enorme versatilità artistica ed eseguendo in maniera egualmente eccellente pagine di Mozart e di Ravel, torna all’Auditorium di Milano per offrire al nuovo portale streaming de laVerdi la sua peculiare e raffinata interpretazione del Concerto n.3 per pianoforte e orchestra in Do minore op.37 di Ludwig van Beethoven, insieme alla sapiente bacchetta del Direttore Musicale dell’Orchestra di Largo Mahler, Claus Peter Flor. Accade venerdì 19 febbraio alle ore 21, data in cui Tharaud tornerà sul palco virtuale dell’Auditorium di Milano per eseguire questo concerto di Beethoven, una composizione del tutto particolare del Maestro di Bonn, la cui prima esecuzione risale al 1803. Forse il primo lavoro per solista e orchestra che lascia trasparire con tinte forti la personalità del compositore. Articolato nei canonici tre movimenti che questa forma richiede (Allegro con Brio – Largo – Rondò:Allegro), il Terzo Concerto è connotato da una scrittura in cui il pianoforte acquista un ruolo che si oppone dialetticamente alla massa orchestrale, acquisendo quella fisionomia che connoterà il pianoforte romantico, capace di guizzi di intensissimo senso lirico e drammatico. Dopo l’Allegro con Brio in do minore, il Largo centrale modula alla remota tonalità di Mi maggiore, terreno su cui pianoforte e orchestra trovano un dialogo più sereno di rara bellezza. Nel Rondò finale trionfano gioia e ironia, in particolare dopo la meravigliosa cadenza, che lascia il passo alla tonalità di Do maggiore della Coda. E’ interessante notare come la cadenza costituisca un assoluto momento di novità in questa forma, e la sua drammaticità culmini con un silenzio. E’ difficile anche solo immaginare la reazione che suscitò nel pubblico la prima volta che fu eseguita.
Torna Alexandre Tharaud all’Auditorium di Milano, un pianista che, dopo aver percorso in lungo e in largo i percorsi e i templi musicali di mezzo mondo, torna in Largo Mahler per interpretare questo gioiello del repertorio per solista e orchestra insieme a laVerdi e a Claus Peter Flor.
In Streaming sul portale web dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (streaming.laverdi.org)
Esattamente come accade per i concerti dal vivo, laVerdi non rinuncia agli approfondimenti. Ed è così che, insieme ai concerti, anche i programmi di sala approdano online, e diventano consultabili sul portale online de laVerdi. Un ulteriore modo di rendere la fruizione musicale ancor più completa e consapevole, una strategia per avvicinare ancor di più la modalità di ascolto online a quella dei concerti dal vivo.
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Biografie
Alexandre Tharaud pianoforte
Salutato dalla critica mondiale come il “nuovo” grande pianista francese, Alexandre Tharaud è in Francia un personaggio pubblico di enorme spessore, oltre ad essere considerato senza dubbio il massimo pianista vivente francese. Per dare un esempio, è spesso ospite di trasmissioni radiofoniche e televisive, ed ha suonato all’Eliseo alla cerimonia in ricordo delle vittime degli attentati di Parigi. Tharaud ha inciso oltre 25 album per Harmonia Mundi e per Virgin Classics che hanno vinto i più importanti premi internazionali. Tra i tanti ricordiamo un doppio cd dedicato a Erik Satie che è stato per molto tempo nella top ten delle vendita di musica leggera in Francia, i cd dedicati al repertorio cembalistico eseguito al pianoforte di Bach, interpretazioni di D.Scarlatti, Couperin e Rameau ed ovviamente l’integrale pianistica di Maurice Ravel di cui è interprete di riferimento, ha inciso poi musiche di Chopin, un meraviglioso album dedicato a “Le Boeuf sur le Toit”, concerti di Mozart, Secondo concerto di Rachmaninov unito ad altre pagine pianistiche del compositore russo, un doppio cd dedicato alla grande cantautrice francese Barbara, le Variazioni Goldberg che hanno ricevuto un enorme successo di pubblico e di critica e recentemente un album dedicato alle ultime tre Sonate di Beethoven ed uno, “Versailles”, che sta riscuotendo un incredibile successo. Di prossima pubblicazione due cd: uno dedicato a mélodies francesi con il soprano Sabine Devielhe, che hanno appena presentato in concerto al Teatro alla Scala ed un album celebrativo con una raccolta delle sue composizioni preferite. Ogni stagione la Philharmonie di Parigi/Citè de la Musique, dedica a Tharaud un weekend “carte-blanche” nel quale l’artista ha mano libera per organizzare concerti secondo il suo raffinatissimo gusto musicale. In Italia è stato spesso ospite dell’Accademia di Santa Cecilia ed ha suonato per le principali associazioni concertistiche, tornando quest’anno a tra l’altro a Firenze ed a Milano. Molto attento alla musica di oggi, ha recentemente a battesimo un nuovo concerto per la mano sinistra composto per lui da Hans Abrahamsen. Alexandre Tharaud ha recitato nel film “Amour” del celebre regista austriaco Michael Haneke, e spesso partecipa a spettacoli di teatro o di circo. Il suo libro “Montrez-moi vos mains” ha ricevuto un grandissimo successo ed è stato tradotto in diversi paesi.
Recentemente, a conferma del suo enorme prestigio, la casa editrice Bärenreiter gli ha chiesto di iniziare la revisione di tutte le musiche pianistiche di Maurice Ravel per una nuova edizione critica.
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Claus Peter Flor direttore
Rispettato in tutto il mondo come direttore d’orchestra con una musicalità istintiva e incisiva, Claus Peter Flor mantiene una prestigiosa carriera internazionale, rinomata in particolare per la sua competenza e per l’interpretazione del repertorio austro-germanico, tra cui Bruckner, Mahler, Strauss, Brahms e Schumann. Il Maestro Flor ha anche una grande affinità con le opere di Shostakovich, così come con il repertorio ceco di Dvorak e Suk, avendo registrato molti dei loro lavori durante il suo mandato come direttore principale della Malaysian Philharmonic. Nato a Lipsia nel 1953, il Maestro Flor ha iniziato la sua carriera musicale studiando violino a Weimar e Lipsia, prima di dedicarsi alla direzione d’orchestra con Rolf Reuter e successivamente con Rafael Kubelik e Kurt Sanderling. Nel 1984 è stato nominato General Music Director della Konzerthausorchester di Berlino, attivando allo stesso tempo regolari collaborazioni con le altre principali orchestre tedesche: la Gewandhaus di Lipsia e la Staatskapelle di Dresda. Nel 1988 ha debuttato con la Filarmonica di Berlino, dove è poi tornato in altre due occasioni. Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi presso un gran numero di importanti orchestre, tra cui la Philharmonia Orchestra di Londra, la Dallas Symphony Orchestra, la Tonhalle Orchester Zürich e la Malaysian Philharmonic Orchestra. Prima di ricoprire la carica di Direttore Musicale della Malaysian Philharmonica dal 2008 al 2014, il Maestro Flor ha ricoperto la carica di Direttore Ospite Principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (2003-08) su invito personale del loro Direttore Musicale Riccardo Chailly, dove è stato successivamente nominato Direttore Musicale dalla stagione 2017/2018, con il compito di sviluppare il lavoro dell’orchestra nel repertorio mitteleuropeo. Nella stagione 2018/2019, il Maestro Flor è nominato Direttore Ospite dell’Het Gelders Orkest. Nelle ultime stagioni, ha diretto con successo di pubblico e di critica concerti con la London Symphony Orchestra (la Sinfonia n. 3 di Bruckner) e l’Orchestra Santa Cecilia di Roma in un programma interamente dedicato a Mozart. Tra i recenti e i prossimi impegni di rilievo la collaborazione con la Het Gelders Orkest così come il ritorno alla South Netherlands Philharmonic, alla Dallas Symphony Orchestra, allo Hyogo Performing Arts Centre Orchestra in Giappone e il debutto con la Philharmonic Orchestra di Sofia. La sua grande esperienza in ambito lirico lo ha portato a instaurare una lunga collaborazione con il Théâtre du Capitôle di Tolosa, dirigendo celebri produzioni di Le Prophète di Meyerbeer, Tiefland di d’Albert e Die Walküre di Wagner. Tra le produzioni passate si ricordano Faust di Gounod, Tristan und Isolde di Wagner, Madama Butterfly di Puccini, Die Zauberflöte di Mozart, Hänsel und Gretel di Humperdinck. Per queste produzioni il Maestro Flor ha collaborato con diversi registi, fra i quali Götz Friedrich, Joachim Herz, Harry Kupfer, Nicolas Joël, Mariame Clément e Walter Suttcliffe. Altri impegni lirici includono una produzione di Siegfried di Wagner, diretto da David McVicar, con l’Opéra National du Rhin a Strasburgo, Le Nozze di Figaro e Die Meistersinger alla Monnaie di Bruxelles, quest’ultimo anche in tournée a Tokyo, Die Zauberflöte di Mozart per la Houston Grand Opera, Euryanthe di Weber per la Netherlands Opera con la Royal Concertgebouw Orchestra, e La Bohème per la Dallas Opera. Ha anche diretto una pletora di altri titoli con la Staatsoper di Berlino, la Deutsche Oper e i teatri lirici di Monaco, Dresda, Amburgo e Colonia. Il Maestro Flor ha una discografia ampia e diversificata, che include una serie di registrazioni di Mendelssohn con la Bamberg Symphony, recentemente ristampata dalla Sony/BMG. Il suo rapporto di lunga data con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ha anche portato l’orchestra a diventare la prima orchestra italiana a registrare tutte le Sinfonie di Mahler come produzioni concertistiche dal vivo per Idagio. Il Maestro Flor ha registrato anche l’Asrael Symphony di Suk (2009) e le Sinfonie n.7 e 8 di Dvorak (2012) con la Malaysian Philharmonic per l’etichetta BIS.