Johannes Brahms Sinfonia n. 1 in Do minore op. 68
Un poco sostenuto – Allegro – Meno Allegro
Andante sostenuto
Un poco Allegretto e grazioso
Adagio – Più Andante – Allegro, ma con brio – Più Allegro
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Claus Peter Flor Direttore
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Una volta il grande Hans von Bülow, parlando della Sinfonia n.1 in do minore op.68 di Johannes Brahms, osò definirla “la decima sinfonia di Beethoven”, sottolineando il valore del sinfonismo brahmsiano come degno erede del sinfonismo del genio di Bonn. E non fu il solo: fu anche Eduard Hanslick a delineare un rigoroso parallelismo tra il linguaggio sinfonico dei due compositori.
Questa grandiosa sinfonia, forse la più mastodontica tra quelle di Brahms, arriva online sul portale streaming dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi venerdì 26 febbraio alle ore 21, nell’interpretazione del Direttore Musicale Claus Peter Flor. Dopo la “Patetica” di Cajkovskij, il Concerto per Violino di Britten e il Terzo Concerto per Pianoforte di Beethoven, Il maestro Flor prosegue la sua intensa attività concertistica del suo inverno all’Auditorium di Milano, e lo fa con un lavoro orchestrale che, forse più di ogni altro nella carriera compositiva brahmsiana, è ricordato nella storia della musica per il suo lunghissimo tempo di gestazione.
Un Brahms non ancora trentenne, infatti, completava il primo movimento (Un poco sostenuto – Allegro – Meno Allegro), ma sarebbero dovuti passare altri quattordici anni prima che la Sinfonia fosse definitivamente ultimata. Tra timore reverenziale e profondo rispetto per il sinfonismo beethoveniano, Brahms realizza con la Prima Sinfonia un lavoro cesellato fin dalle prime battute del primo movimento, scandite dai battiti del timpano e connotati da archi e fiati che procedono per moto contrario, gli uni ascendendo, gli altri discendendo. Se il primo tempo è nella tonalità d’impianto di Do minore, il secondo tempo, l’Andante sostenuto, si dipana nella tonalità di Mi maggiore. Un parallelismo armonico con i primi due movimenti del Terzo Concerto per pianoforte di Beethoven, da poco presente sul portale streaming de laVerdi nell’interpretazione di Alexandre Tharaud insieme allo stesso Flor.
Segue il terzo tempo (Un poco allegretto e grazioso), una splendida introduzione al cuore della sinfonia, l’ultimo movimento, capolavoro assoluto del linguaggio sinfonico, di cui rimane impresso il meraviglioso tema dei corni che, accompagnati dai tromboni, scandiscono una nobile melodia da cui, con estrema naturalezza, scaturisce un tema popolaresco eseguito dall’intera orchestra. Un dialogo tra più anime, quello che si sviluppa nell’ultimo tempo, che coesistono, si sovrappongono, si succedono, e che culminano quasi a una sintesi dialettica (proprio à la Beethoven) nel Più Allegro, in cui trionfa, in fortissimo, lo stesso nobile tema enunciato dagli ottoni in precedenza.
Claus Peter Flor, insieme all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, si misura con un gioiello del repertorio in cui, forse più che in ogni altro suo lavoro, è ben identificabile la genialità sinfonica di Brahms, che egli stesso solo raramente supererà nelle successive sinfonie.
In Streaming sul portale web dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (streaming.laverdi.org)
Esattamente come accade per i concerti dal vivo, laVerdi non rinuncia agli approfondimenti. Ed è così che, insieme ai concerti, anche i programmi di sala approdano online, e diventano consultabili sul portale online de laVerdi. Un ulteriore modo di rendere la fruizione musicale ancor più completa e consapevole, una strategia per avvicinare ancor di più la modalità di ascolto online a quella dei concerti dal vivo.
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Biografia
Claus Peter Flor direttore
Rispettato in tutto il mondo come direttore d’orchestra con una musicalità istintiva e incisiva, Claus Peter Flor mantiene una prestigiosa carriera internazionale, rinomata in particolare per la sua competenza e per l’interpretazione del repertorio austro-germanico, tra cui Bruckner, Mahler, Strauss, Brahms e Schumann. Il Maestro Flor ha anche una grande affinità con le opere di Shostakovich, così come con il repertorio ceco di Dvorak e Suk, avendo registrato molti dei loro lavori durante il suo mandato come direttore principale della Malaysian Philharmonic. Nato a Lipsia nel 1953, il Maestro Flor ha iniziato la sua carriera musicale studiando violino a Weimar e Lipsia, prima di dedicarsi alla direzione d’orchestra con Rolf Reuter e successivamente con Rafael Kubelik e Kurt Sanderling. Nel 1984 è stato nominato General Music Director della Konzerthausorchester di Berlino, attivando allo stesso tempo regolari collaborazioni con le altre principali orchestre tedesche: la Gewandhaus di Lipsia e la Staatskapelle di Dresda. Nel 1988 ha debuttato con la Filarmonica di Berlino, dove è poi tornato in altre due occasioni. Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi presso un gran numero di importanti orchestre, tra cui la Philharmonia Orchestra di Londra, la Dallas Symphony Orchestra, la Tonhalle Orchester Zürich e la Malaysian Philharmonic Orchestra. Prima di ricoprire la carica di Direttore Musicale della Malaysian Philharmonica dal 2008 al 2014, il Maestro Flor ha ricoperto la carica di Direttore Ospite Principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (2003-08) su invito personale del loro Direttore Musicale Riccardo Chailly, dove è stato successivamente nominato Direttore Musicale dalla stagione 2017/2018, con il compito di sviluppare il lavoro dell’orchestra nel repertorio mitteleuropeo. Nella stagione 2018/2019, il Maestro Flor è nominato Direttore Ospite dell’Het Gelders Orkest. Nelle ultime stagioni, ha diretto con successo di pubblico e di critica concerti con la London Symphony Orchestra (la Sinfonia n. 3 di Bruckner) e l’Orchestra Santa Cecilia di Roma in un programma interamente dedicato a Mozart. Tra i recenti e i prossimi impegni di rilievo la collaborazione con la Het Gelders Orkest così come il ritorno alla South Netherlands Philharmonic, alla Dallas Symphony Orchestra, allo Hyogo Performing Arts Centre Orchestra in Giappone e il debutto con la Philharmonic Orchestra di Sofia. La sua grande esperienza in ambito lirico lo ha portato a instaurare una lunga collaborazione con il Théâtre du Capitôle di Tolosa, dirigendo celebri produzioni di Le Prophète di Meyerbeer, Tiefland di d’Albert e Die Walküre di Wagner. Tra le produzioni passate si ricordano Faust di Gounod, Tristan und Isolde di Wagner, Madama Butterfly di Puccini, Die Zauberflöte di Mozart, Hänsel und Gretel di Humperdinck. Per queste produzioni il Maestro Flor ha collaborato con diversi registi, fra i quali Götz Friedrich, Joachim Herz, Harry Kupfer, Nicolas Joël, Mariame Clément e Walter Suttcliffe. Altri impegni lirici includono una produzione di Siegfried di Wagner, diretto da David McVicar, con l’Opéra National du Rhin a Strasburgo, Le Nozze di Figaro e Die Meistersinger alla Monnaie di Bruxelles, quest’ultimo anche in tournée a Tokyo, Die Zauberflöte di Mozart per la Houston Grand Opera, Euryanthe di Weber per la Netherlands Opera con la Royal Concertgebouw Orchestra, e La Bohème per la Dallas Opera. Ha anche diretto una pletora di altri titoli con la Staatsoper di Berlino, la Deutsche Oper e i teatri lirici di Monaco, Dresda, Amburgo e Colonia. Il Maestro Flor ha una discografia ampia e diversificata, che include una serie di registrazioni di Mendelssohn con la Bamberg Symphony, recentemente ristampata dalla Sony/BMG. Il suo rapporto di lunga data con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ha anche portato l’orchestra a diventare la prima orchestra italiana a registrare tutte le Sinfonie di Mahler come produzioni concertistiche dal vivo per Idagio. Il Maestro Flor ha registrato anche l’Asrael Symphony di Suk (2009) e le Sinfonie n.7 e 8 di Dvorak (2012) con la Malaysian Philharmonic per l’etichetta BIS