“Mirella Freni è stata, assieme a Luciano Pavarotti, un’ambasciatrice di Modena nel mondo. Co-intitolandole il Teatro Comunale vogliamo onorarla”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli intervenendo nella seduta di martedì 9 febbraio del Consiglio comunale di Modena, in cui l’Assemblea ha votato all’unanimità la mozione che avvia il percorso finalizzato a dedicare anche al soprano il teatro cittadino. Convocata a un anno dalla scomparsa dell’artista, alla seduta di commemorazione sono intervenuti, oltre al sindaco e al presidente del Consiglio Fabio Poggi, la figlia di Mirella, Micaela Magiera, il direttore del Teatro Aldo Sisillo e il giornalista Alberto Mattioli, modenese ed esperto del belcanto. È stato inoltre proiettato un video con immagini storiche sulla vita e i successi di Mirella Freni scelte dai familiari; in particolare, in aula erano presenti anche l’ex marito Leone Magiera, i nipoti Mattia e Gaia Previdi e la sorella Marta Freni.
Nel suo intervento, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha spiegato che “attraverso l’intitolazione del Comunale a Luciano Pavarotti e a Mirella Freni accomuniamo nella storia della città due artisti straordinari, uniti anche da un profondo legame di amicizia e da un autentico rapporto d’amore con Modena”. Ricordando Mirella Freni, Muzzarelli ha citato l’entusiasmo “che esprimeva nel far conoscere nel mondo il suo amore per Modena e nel passare alle giovani generazioni la passione per il belcanto. Ogni volta mi ricordava l’importanza di trasmettere il talento”.
Esprimendo “un ringraziamento per questo regalo e riconoscimento che la città ha reso a mia madre con la co-intitolazione”, Micaela Magiera ha definito “meraviglioso il fatto che il nome di Mirella Freni sia legato per sempre al monumento cittadino assieme a quello del suo grande amico Luciano”. Il soprano, ha aggiunto Magiera, “nel corso della sua carriera ha lavorato con tenacia e impegno, come una vera modenese, per raggiungere i traguardi a cui è arrivata e in questo senso incardinare il suo nome nel Teatro Comunale rappresenta anche un esempio per le giovani generazioni”.
Anche Aldo Sisillo ha parlato del grande impegno del soprano a favore dei giovani: “Mirella Freni è stata un punto di riferimento per le qualità vocali e la scelta del repertorio; la sua carriera si è distinta sempre per un senso di concretezza, creatività e rigore, sul palcoscenico, nello studio e nell’insegnamento”. In oltre mezzo secolo di successi, ha rilevato il direttore del Teatro, Freni “ha saputo sempre crescere artisticamente attraverso un instancabile ampliamento del repertorio”.
Il rapporto dell’artista col territorio è stato al centro dell’intervento di Alberto Mattioli: “È giusto co-dedicarle il Teatro comunale, perché questo è un luogo della comunità modenese, di cui Mirella è stata una figura di spicco”. Il giornalista ha ricordato che la cantante “era affezionatissima al Teatro non solo perché aveva debuttato il 3 gennaio 1955 nella “Carmen” di Bizet nel ruolo di Micaela, il nome poi dato alla figlia. Lo considerava “suo” e tornava sempre quando doveva celebrare un traguardo o un anniversario”.
Al termine del momento commemorativo l’Assemblea ha votato l’ordine del giorno che, sostenuto dal sindaco e sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, propone di co-intitolare il Teatro: dopo un passaggio in commissione Toponomastica, la modifica sarà oggetto di una delibera della Giunta comunale. La Prefettura dovrà quindi confermare il provvedimento, dando il via libera al cambio formale del nome del Comunale che potrà essere effettivo a partire dalla prossima stagione teatrale.
La votazione è stata introdotta dal presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi. “Quando nella seduta del 13 febbraio 2020 abbiamo salutato Mirella – ha detto Poggi – sottolineavo come da tanti fosse definita la “voce perfetta”, un talento naturale, curato e valorizzato con lo studio e la ricerca approfondita della tecnica. Non solo: come nessun altro riusciva a semplificare le cose più difficili, sia quando cantava sia quando insegnava”. Per questo motivo, ha proseguito, “Mirella, modenese autentica, ha incarnato il motto cittadino “Avia Pervia”. Attraverso la co-intitolazione intendiamo far continuare il suo insegnamento nel presente e nel futuro”.
Nel testo della mozione si ricorda la biografia della cantante, a partire dal debutto fino ai successi internazionali, sottolineando poi come l’artista si sia dedicata all’insegnamento con generosità “mettendo a disposizione dei giovani talento ed esperienza”, pure nell’ambito dell’attività formativa sviluppata nel progetto Modena città del belcanto. L’intitolazione del Comunale a Pavarotti e Freni tiene inoltre conto del “forte legame artistico e personale” tra i cantanti, legatissimi a Modena, a cui hanno dato prestigio portando orgogliosamente il nome della città nel mondo. Il documento cita infine alcuni dei riconoscimenti attribuiti a Mirella Freni: dalla Legion d’onore del presidente francese alle onorificenze dei governi d’Austria, di Germania e di Spagna, fino alle chiavi della città di New York e, nel 1990, al Cavalierato di Gran croce attribuitele dal presidente della Repubblica italiana.