Proteggere e liberare le città dai danni provocati da un’epidemia – intimava Sofocle nel suo immortale Edipo – significa innanzitutto conoscere sé stessi, prima che un’intera comunità si ammali di tristezza non riuscendo più a immaginare un futuro.
Il Teatro Vascello aderisce all’iniziativa di U.N.I.T.A.
La sera del 22 febbraio 2021 (dalle 19.30 alle 21.30) il Teatro Vascello resta simbolicamente illuminato e aspetta il suo pubblico: per l’occasione e in via del tutto eccezionale Gabriele Lavia reciterà per il pubblico presente all’esterno del teatro.
Un gesto di protesta che porta in sé tutta la sofferenza per la chiusura dei teatri e per l’isolamento forzato, in questo anno di pandemia, a cui tutti gli artisti sono stati costretti.
Invitiamo tutti i cittadini ad aderire nel rispetto delle disposizioni previste per il contenimento dell’epidemia.
Il 6 marzo 2020 abbiamo dovuto sospendere il primo di una lunga serie di spettacoli – per un periodo che sembrava poter essere breve – in ottemperanza al primo provvedimento governativo che imponeva la chiusura immediata dei teatri per contenere l’emergenza sanitaria.
Ad un anno di distanza, dunque, accogliamo la chiamata di U.N.I.T.A. (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) rivolta a tutti i teatri italiani.
“Torniamo per una sera ad incontrare quella parte essenziale e indispensabile di ogni spettacolo senza la quale il teatro semplicemente non è: il pubblico.”
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