Per il Piccolo Teatro di Milano, l’8 marzo ha, da sempre, un duplice significato.
Il primo, universalmente condiviso: la Giornata internazionale dei diritti della donna; il secondo, profondamente legato alla propria storia: l’anniversario della nascita di Luca Ronconi (avrebbe compiuto 88 anni), giorno nel quale, nel 2002, diciannove anni fa, debuttava anche Infinities alla Bovisa.
Il Piccolo vuole celebrare le due ricorrenze.
Lunedì 8 marzo 2021, sui canali social del teatro, viene pubblicato un podcast di poesie di Alda Merini, interpretate da Franca Nuti, Laura Marinoni, Marina Occhionero e Anna Manella.
Nello stesso giorno, alle ore 18.30, contemporaneamente sulla pagina Facebook del Piccolo e del Politecnico di Milano, viene trasmessa, dal Teatro Studio Melato, la diretta streaming di una conversazione intorno a Infinities, dal titolo “Uno spettacolo in fuga: note sull’esperienza di Infinities di J.D. Barrow e Luca Ronconi”, con la partecipazione di Claudio Longhi, Anna Maria Paganoni, Pino Donghi (introdotti da Federico Bucci).
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Poesie in podcast: Alda Merini
Quattro attrici, quattro voci di donna, quattro generazioni diverse, per far risuonare, come omaggio all’universo femminile nel giorno della Festa della Donna, i versi di Alda Merini, che allo splendore e all’oscurità della vita seppe dare accenti di straordinaria intensità.
Le poesie, scelte da Davide Gasparro e interpretate da Franca Nuti, Laura Marinoni, Marina Occhionero e Anna Manella, vengono trasmesse sulla piattaforma Spreaker del Piccolo e rimandate dai suoi canali social, a partire da lunedì 8 marzo.
Franca Nuti legge La Terra Santa (poesia che dà il titolo alla raccolta pubblicata da Scheiwiller nel 1984) meditazione lirica sulla sconvolgente esperienza manicomiale.
A Laura Marinoni è affidata Paura dei tuoi occhi (pubblicata da Einaudi nella raccolta Vuoto d’amore, 1991) nella quale il tema dell’amore e della passione si accompagna a quello della follia e dell’incomunicabilità.
Sempre dalla raccolta Vuoto d’amore è Canto alla luna, recitata da Marina Occhionero: una poesia che fonde la realtà visionaria e angosciosa alla dolcezza della luna, presenza discreta che per un attimo dà sollievo al suo animo tormentato.
Infine, Anna Manella, allieva della Scuola di Teatro del Piccolo, legge Il nulla poesia inserita da Alda Merini nella raccolta Ipotenusa d’amore, pubblicata in proprio dall’autrice.
Le letture sono intervallate da brani musicali di Clara Schumann.
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Il Piccolo e il Politecnico per Infinities
Lunedì 8 marzo 2021 sono diciannove anni da quando, in un deposito dismesso di scenografie e costumi nel quartiere milanese della Bovisa, debuttava Infinities, uno degli spettacoli più originali, innovativi e visionari immaginati da Luca Ronconi nel periodo trascorso alla guida artistica del Piccolo Teatro di Milano. Da sempre attratto dalla sfida di allestire testi non espressamente nati per il palcoscenico in luoghi altri dal teatro, Ronconi trovò la sintesi di questa aspirazione nel progetto concepito con il matematico inglese John D. Barrow: cinque paradossi, ambientati in altrettanti ambienti tra loro comunicanti, per trasmettere al pubblico la vertigine dell’uomo di fronte al concetto di infinito. Spostandosi a piccoli gruppi da una stanza all’altra di un magazzino semi abbandonato, il pubblico assisteva, in sequenza, agli episodi Benvenuti all’Albergo Infinito, Vivere in eterno, Il paradosso della replicazione infinita, L’infinito non è un grande numero, Da dove viene questa commedia? interpretati da una compagnia nella quale, accanto ad attori professionisti, recitavano allievi della Scuola di Teatro del Piccolo, studenti e ricercatori del Politecnico di Milano.
Nel giorno in cui Luca Ronconi avrebbe compiuto 88 anni, a pochi mesi dalla prematura scomparsa di John D. Barrow, il Piccolo e il Politecnico vogliono ricordare Infinities con il contributo di chi partecipò alla creazione e alla realizzazione dello spettacolo: Claudio Longhi, oggi direttore del Piccolo, all’epoca regista assistente di Ronconi; Anna Maria Paganoni, docente di statistica del Politecnico di Milano, allora tra gli “interpreti” di Infinities; Pino Donghi, esperto di comunicazione della scienza, che, in quel periodo, come Segretario Generale di Fondazione Sigma-Tau, si occupava dell’organizzazione di SpoletoScienza e fu direttamente coinvolto nell’organizzazione del progetto.
Introdotto da Federico Bucci, delegato del Rettore per le Politiche Culturali del Politecnico di Milano, e con un contributo del Professor Alan Short, Presidente Clare Hall Cambridge, l’incontro – che si tiene al Teatro Studio Melato alle 18.30 – viene trasmesso in streaming gratuito sulle pagine Facebook del Piccolo Teatro e del Politecnico di Milano.